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ACCADEMIA DELLE ARTI OSCURE

8 anni prima

Pov Amelia

Questa tempesta dura ormai da ben tre giorni. I lampi e i tuoni si fanno sempre più forti.

Scendo dal letto per andare da Nick non mi piace qui sola in questa stanza, preferivo ero nel dormitorio comune dove c'erano anche Prudence, Agatha e Dorcas.

Se fossi lì in quel momento ci sarebbe Prudence a tenermi compagnia ma in questo momento se andassi dalle altre il rischio di essere scoperta è più elevato, perciò decisi di andare da Nicholas, che è nella camera di fronte alla mia praticamente.

Bussai piano alla porta della sua camera per non correre il rischio di svegliare qualcuno non ci tengo a essere messa in punizione da Padre Blackwood. Visto che non ricevetti risposta da Nick entrai lo stesso nella sua stanza.

Dopo essere entrata feci attenzione a non fare rumore mentre richiedevo la porta in seguito mi diressi verso di lui che in questo momento stava dormendo a dirotto. Una volta che Nicholas si addormenta è dura farlo risvegliare è sempre stato un po' pigro per questa ragione spesso lo prendevo in giro.

Una volta che lo ho raggiunto salì sul letto facendomi strada fra le coperte non era la prima volta che noi due dormivamo insieme anzi è da quando siamo piccoli che lo facciamo è una cosa naturale per noi.

Sentì Nick sussurrare con tono assonnato "Sei tu Amy?"

"Sì, sono io perché aspettavi qualcun'altra?" Gli risposi con tono beffardo.

Lui negò con la testa "Comunque perché sei venuta qui?"

Ammisi davanti a lui che mi sentivo sola e che non riuscivo a dormire da sola con questa tempesta in atto. Lui con il volto addolcito davanti a questa dichiarazione mi fece spazio fra le sue forti braccia nelle quali mi ci tuffai.

Quando crescerò potrebbero cambiare molte cose ma per le sue braccia saranno per sempre un punto che mi da sicurezza.

Finché avrò Nick al mio fianco a tenermi la mano so che non dovrò temere nulla.

Dopo essermi sistemata fra le sue braccia lui mi strinse ancora di più a sé e mi chiese dolcemente se stavo comoda gli risposi di sì ovviamente.

Toccandomi dolcemente i capelli mi chiese "Amy posso farti una domanda?"

Gli risposi "Certo."

Notai che quando mi stava sottoponendo il suo quesito evitava il mio sguardo "Perché non vai più a visitare i tuoi genitori? Da quando sono ritornato non li hai praticamente nominati."

Quando mi fece questa domanda tremai un po', non è un argomento di cui mi piace parlare le uniche persone che sanno come sono andate realmente le cose sono Prudence e Padre Blackwood.

"Perché a loro non importa nulla di me."

Stupito per la mia risposta si voltò immediatamente verso di me e aggiunsi "Dal momento in cui mi hanno lasciata in questo posto è come se non fossi più esistita, ogni tanto li andavo a trovare durante le vacanze ma mi sentivo come un ospite indesiderato. Quindi poco prima che tu facessi ritorno presi la decisione di non fare più ritorno a casa."

Con le lacrime agli occhi lui cercò di confortarmi asciugandomi le lacrime, non sono mai stata una bambina che piangeva spesso. Le uniche volte in cui l'ho fatto oltre a questa erano perché il mio migliore amico era scomparso.

Poi Nick disse qualcosa che mi fece riscaldare il cuore come nessuno ha fatto "I tuoi genitori sono degli sciocchi non sanno cosa si sono persi, magari non avrai più i tuoi genitori ma ti prometto Amy che io ci sarò per sempre per te. Essendo entrambi privi di affetti da ora in avanti lo saremo noi due saremo come una famiglia."

Quelle parole già cariche di dolci sentimenti ad aggiungersi al bellissimo sorriso di Nicholas mi hanno fatto arrossire. "Anche io ci sarò per sempre per te. Promettiamo che nel momento del bisogno noi due ci saremo sempre nel momento del bisogno e che non permetteremo mai a nessuno di dividerci mai."

Dopo esserci stretti il mignolo lui disse "Lo prometto."

***

Attualmente

Drin, Drin, Drin

Sfortunatamente la sveglia suonò risvegliandomi da quel dolce ricordo della mia infanzia, perché le cose non posso ritornare a come erano a quei tempi?

Mi alzai nonostante il mio forte desiderio di tornare nel mio letto, iniziai a prepararmi per la giornata per poi uscire dalla stanza per andare a raggiungere la mia prima lezione in programma per la giornata.

Guardo il programma e vedendo scritta erbologia in programma per la prima ora sbuffai. 

L'unica cosa che mi sento in dovere di dire in proposito è che erbologia non è tra le mie materie preferite, arrivata quasi a destinazione vedo Nicholas appoggiato alla parete vicino alla porta dell'aula nella quale si tiene la mia prossima lezione.

Quando si accorse della mia presenza alzò immediatamente lo sguardo facendo un sorriso timido, inutile dire che sono ancora un po' arrabbiata per ieri. Risposi al suo sguardo non degnandolo di uno sguardo mi diressi verso la mia lezione facendo finta di non averlo visto.

Prima di riuscire a varcare la porta senti tirare per il braccio da qualcuno e nel giro di pochi secondi Nicholas ci teletrasporta entrambi nella vecchia aula di musica.

Un ondata di rabbia mi pervase per tutto il corpo, non credo di essere mai stata tanto arrabbiata in vita mia.

Gli diedi uno spintone e gli chiese a gran voce "Ma come ti sei permesso di prelevarmi  dalla mia lezione e teletrasportarmi dall'altra parte della scuola senza il mio consenso?"

Fu sorpreso della mia reazione.

"Mi spiace Amy. Io volevo semplicemente scusarmi con te per come mi sono comportato ieri pomeriggio."

Perciò nella sua testa lui credeva di fare pace con me prelevandomi dalla mia lezione portandomi in aula dimenticata di tutti?

Mi presi un momento per calmarmi in seguito ad essermi tranquillizzata un po' gli risposi "Accetto le tue scuse, ma una scenata come quella di ieri non deve ricapitare."

Lui annuì silenziosamente.

Si avvicinò a me e mi abbracciò, ricambiai immediatamente quel gesto di affetto. E mi sussurrò "Te lo prometto non mi comporterò mai più in quella maniera in tua presenza."

Sciolto il nostro abbraccio esclamai eccitata "Sono contenta che abbiamo fatto la pace, speravo davvero che le cose si sistemassero fra noi così mi potrai aiutare a scegliere il vestito da mettere per il mio appuntamento di stasera. Sai speravo davvero di non ridurmi a dover chiedere aiuto a Prudence."

Mentre io stavo facendo i salti di gioia notai Nicholas di certo non era contento come lo ero io. Lo capivo dalla espressione che gli si era formata in viso quando mi aveva sentita dire l'ultima parte quella sull'appartamento.

"Nick, va tutto bene?"

Fingendo indifferenza mi rispose "Va tutto bene tranquilla. Adesso abbiamo entrambi lezione perciò sarebbe bene andare ma ci vediamo più tardi."

Desiderio nascosto // Nicholas Scratch //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora