Filthy ; Draco Malfoy // traduzione

M A N H O O D

ciao,

Il capitolo seguente conterrà contenuti sensibili. Continua a leggere a tuo rischio. È stato molto difficile per me scrivere, anche se è importante che lo faccia. È un flashback. È ciò che ha trasformato Draco in ciò che è in questa storia; e prefigura anche qualcosa. Puoi scegliere si saltare questo capitolo. Se inizi a sentirti a disagio, mandami un messaggio e ne possiamo parlare. Se ritenuto insopportabile, rimuoverò volentieri il capitolo. Non esistiate mai a parlare, vi ascolterò.

Hotline nazionale per aggressioni sessuali: 800-656-4673 o visita online.rainn.org

* TRIGGER WARNING | COSTRIZIONE SESSUALE *

Draco Malfoy

*flashback*

"Sbrigatevi," si precipita mio padre, mentre Lorenzo e io sfrecciamo freneticamente lungo Knockturn Alley, "Questa è un'esperienza irripetibile; voi ragazzi semplicemente non poter perdervela."

Siamo entrati in un vecchio negozio di cricket e ha un odore assolutamente putrido.

Un uomo anziano è in piedi vicino alla scrivania, con una penna in mano.

"Nome?" gracchia il vecchio idiota.

"Lucius Malfoy," risponde mio padre, mentre mi guarda e guarda Lorenzo, "E questi due sono i fortunati gentiluomini-. Oggi è il loro 14esimo compleanno."

L'uomo più anziano ci guarda mentre un sorriso strisciante appare sul viso.

"Anno?" chiede.

"Terzo anno" disse mio padre.

"Durmstrang?"

"Hogwarts."

Ci guarda ancora una volta. "Molto bene" dice mentre inizia a scrivere sulla pergamena. "Potete entrare."

Mio padre si incammina verso un arco che porta solo Merlino sa dove, e io e Lorenzo lo seguimmo.

"Puzza, cazzo" risponde Lorenzo, mentre guarda a destra e sinistra.

"Come una dannata fogna," aggiungo.

Ridiamo.

"Lucius? Dove siamo?" chiede Lorenzo a mio padre.

"Non c'e bisogno di fare domande, continua a camminare, Lorenzo." risponde.

Mentre continuiamo a camminare lungo l'inquietante corridoio, iniziamo a sentirsi dei rumori sottili.

Quasi come piagnucolii.

Come lievi gemiti provenienti dalla bocca di una donna. E ci sono più piagnucolii.

Gemiti sessuali. E grugniti.

Cominciano ad apparire molte porte. Apparendo all'infinito lungo il corridoio, mio padre ferma i suoi passi, e ci fermiamo anche noi. Si volta e ci guarda.

"Volete separarvi o restare uniti?" chiede mio padre.

"Che coda?" domanda Lorenzo.

"Non farmelo chiedere di nuovo," scatta,

Lorenzo mi guarda con occhi impauriti.

"Ci separiamo," dico senza esitazione

"Ottimo"

e così continua a camminare. E l'abbiamo seguito. siamo andati avanti per 3 minuti fino a quando non si è fermato di nuovo.

Siamo al centro del corridoio tra due porte.