Post-it

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Scendo le scale con i capelli ancora bagnati, mi siedo sull’ultimo gradino pensando a cosa dire a Fede, a come cominciare il discorso. Lui si avvicina a me, si siede e aspetta che inizi a parlare.

“Sam dorme?” chiedo.

“Si, l’ho appena messo nella sua culla” conclude.

“Allora beh, da dove cominciare.. ti ricordi quando è venuta Giulia per la prima volta a casa tua e tu me l’hai presentata? Da subito lei non mi è mai piaciuta, ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo. Un paio di sere dopo io ero in disco e stavo ballando quando a un certo punto lei arriva e mi chiede di parlare. All’inizio era tutta amichevole poi a un certo punto è diventata cattiva e mi ha detto che se volevo essere tua amica dovevo starti lontana sennò lei me l’avrebbe fatta pagare. Quella sera sono tornata a casa un po’ ubriaca e invece di andare nel mio appartamento ho scavalcato lo staccato del tuo giardino e sono entrata dalla veranda. Mi sono spogliata e sono entrata nel tuo letto, in cerca di consolazione..lo abbiamo fatto. Mi hai chiamata Giulia per due volte. Il mattino dopo prima dell’alba ho preso la mia roba e sono tornata a casa mia. E’ stato circa una settimana prima che io andassi a letto con Christian. Non tel’ho mai detto per paura che le cose tra noi sarebbero cambiate e tu non avresti voluto più essere mio amico.” Finisco tutto d’un fiato, poi piano mi giro a osservarlo.

Sembra calmo, sul suo volto nessuna espressione. Si alza senza dire una parola ed esce in giardino.

“Perdonami” sussurro senza speranza.

Sono seduta sul divano mentre guardo un film in tv quando sento la porta aprirsi. Fede entra e si siede vicino a me, io spengo la tv e lo fisso.

“Ho deciso che mi prenderò cura di Sam perché lui è il mio bambino e non ci può fare niente se ha una madre bugiarda. Ma io mantengo le mie promesse, io e Sammy contro il mondo.”

Si alza e va di sopra.

Non avrebbe potuto trovare parole che facessero più male. Lacrima dopo lacrima, nel silenzio di quella sala enorme con solo il rumore del mio cuore che si sgretola e lascia un enorme buco nel mio petto rimango sola al buio. Sola. Completamente abbandonata. Tra le lacrime mi addormento sul divano.

La mattina dopo mi sveglio e salgo di sopra. Passo davanti allo specchio ma non lo guardo neanche. Mi dirigo verso la culla del mio bellissimo bambino. Mi inginocchio, lui dorme tranquillo, non sa che la sua mamma e il suo papà in realtà non si rivolgono neanche più la parola e che la sua mamma ha un vuoto enorme dentro.

Sono passati due mesi da quando Fede non mi parla più. Davanti a Sam facciamo i genitori perfetti ma la sera quando ognuno torna in camera sua io mi inginocchio davanti al mio letto e piango. Piango pensando che tutto poteva essere diverso ma che come al solito ho rovinato tutto; piango pensando che l’unico che quando stavo male ad accogliermi tra le sue braccia ora era colui che mi faceva stare male senza nessuno da cui io sarei potuta andare per trovare consolazione. Piango finchè non mi addormento e poi mi sveglio e piango ancora.  

Scendo a fare colazione, oggi sarei dovuta andare in università per discutere la tesi, l’esame finale era arrivato e l’ansia lo accompagnava a braccetto. Mi siedo e inizio a mangiare: latte e cereali al cioccolato. Sam è andato dalla nonna (la mamma di Fede). Fede scende dalle scale, non mi degna nemmeno di uno sguardo, si dirige al frigo e prende il succo d’arancia. Si siede accanto a me e mi versa un bicchiere di succo e me lo porge. Io lo prendo e lo bevo. Per ricambiare metto un po’ di cereali al cioccolato in un sacchettino e glielo porgo. Lui li inizia a mangiare. Mi passa una banana ma siccome mi fanno schifo gliela ripasso ma lui la butta nel cestino. Sorride, sorrido poi ci guardiamo e scoppiamo a ridere!

Prende un blocchetto di post-it e ci scrive sopra a caratteri cubitali: “Ci ho pensato tanto e ho bisogno di te come un sub ha bisogno dell’aria. Ti amo. E se non posso dirtelo te lo scrivo fino a quando non ci crederai davvero. “

Lo leggo, una lacrima mi riga il viso. Prendo un post-it e ci scrivo sopra:

“Non ho mai smesso di credere che questo giorno sarebbe arrivato. Ti amo. Ti amo. Ti amo.”

Mi guarda, mi asciuga la lacrima poi dolcemente mi attira a se e mi bacia, uno di quei baci intensi da film. 

Stammi vicina ma a distanza di sicurezza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora