Conferme.

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“O Marco, tu che ascolti quel casino infernale che chiami rap, lo conosci uno che si chiama FEDEZ?” gli scrivo in un messaggio.

“Scherzi!? È un rapper bravissimo! Ma perche?”

“Oh niente, l’ho conosciuto oggi, abito accanto a casa sua.” Lo stuzzico io.

“MI PRENDI PER IL CULO?! Ma ha tipo tutte le braccia e il collo tatuato e 2 piercing uno sul naso e l’altro suo sopracciglio?” mi dice incuriosito.

“Ora che mi ci fai pensare sisi, ha proprio tutto quello che dici!”

“Ommioddio, me lo devi presentare quando ti vengo a trovare” chiude lui.

“OK” faccio fredda io.

Non capisco cosa ci sia de così elettrizzante, in fondo Fede è solo un ragazzo; un bellissimo ragazzo certo ma pur sempre un ragazzo.

Come di consueto preparo la mia tisana e mi siedo sulle scale. Vedo Fede che anche lui è seduto sul bordo della piscina come ieri sera. Ormai questo è il nostro appuntamento quotidiano.

Lo chiamo un paio di volta prima che mi senta e esclami. “Chi è, Dio?” guardandosi attorno senza vedere nessuno.

Io rido e gli faccio “Guarda su!”

Lui alza lo sguardo e mi sorride. Entra in casa senza neanche salutarmi e ci rimango un po’ male ma dopo un po’ ritorna fuori con un blocchetto di fogli bianchi e un pennarello nero.

VUOI VENIRE A VEDERTI UN FILM CON ME? Mi scrive.

Entro in casa anche io e prendo un foglio e ci scrivo sopra: PERCHE’ NON VIENI TU DA ME INVECE? HO DEL GELATO IN FRIGO. Esco sulle scale e glielo sventolo. Lui tira su il pollice e torna in casa.

Squilla il citofono dopo 2 minuti.

“Si?” dico.

“Noe sono Fede.” Mi fa.

“Mi dispiace, non parlo con i testimoni di Geova” rido io.

“Daii, che devo fare per entrare?” chiede.

“Entra pagliaccio, terzo piano, appartamento b.”

Stammi vicina ma a distanza di sicurezza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora