Le mie giornate procedono secondo la solita routine, lavoro lavoro lavoro e Federico. Devo iniziare a frequentare qualche ragazzo ora che Fede sta uscendo con la tipa dell’incidente, si chiama Giulia, me l’ha presentata, tipa carina, socievole, alta, magra e mora.
A lavoro c’è questo ragazzo che non è per niente male, si chiama Filippo e ha un sorriso magnifico! Ogni volta che mi guarda con i suoi occhi azzurri e mi sorride mi si scioglie il cuore, ma non do a vedere niente, mica che qualcuno si accorga di qualcosa.
Ho voglia di uscire oggi, ma non ho voglia di sorbirmi il caos della vita di città, quindi prendo la macchina e dopo un po’ mi fermo davanti a un cancello. Scendo, chiudo la macchina e mi avvio verso il citofono. Suono, mi aprono, entro e a un certo punto una fiumana di gente mi viene incontro e mi abbraccia tutta felice. Prima la nonna, Marco, il Papà e infine la mamma. Tutti felici di vedermi, mi chiedo che espressione ho in faccia. Fingo di essere felice e mi sforzo di far apparire un sorriso sul mio volto. Poso la borsa e guardo il cellulare, sul display un messaggio: “dove sei finita? Sono passato da casa tua ma non c’eri, ti sto cercando.” È Federico. “Sono a casa dei miei, una visita era d’obbligo dopo mesi che non li vedevo. Torno sta sera, ceniamo insieme se ti va.” Rispondo.
Butto il cellulare in borsa e mi vado a sedere a tavola. Per quanto sia fastidioso essere tornata a casa il pranzo della mamma è sempre il migliore! Mangio con gusto primo e secondo e il dolce fatto dalla nonna. Dopo il caffè mi sistemo nella mia macchina, inserisco nello stereo il cd che Fede mi aveva regalato il giorno prima, il suo ultimo album, è molto bello, mi piace tanto! La musica parte e io seguo il suo esempio, imbocco l’autostrada e dopo un oretta arrivo a casa mia. Le imposte delle finestre della casa verde sono chiuse, cerco il cellulare nella borsa e leggo sul display :”Cena da me alle 20, porta il dolce.” Scrive lui.
Noto che sono le 16, faccio due calcoli veloci e decido che ho ancora un’ora di tempo libero prima di fare i muffin da portare a casa di Fede.
Leggo qualche rivista per impegnare il tempo, intanto metto su l’acqua per la tisana che berrò sulle scale.
Dopo la tisana mi rimbocco le maniche, indosso il grembiule e assemblo gli ingredienti seguendo passo dopo passo la ricetta. Inforno i muffin per mezz’ora e vado a farmi una doccia calda.
Dopo un po’ una piacevole fragranza di biscotto inizia a diffondersi in casa, mi asciugo i capelli e vado in camera pensando a cosa mettermi. Jeans, converse bianche e felpa grigia di Abercrombie, sforno i muffin e li sistemo in un contenitore e prendo la borsa e le chiavi ed esco.
STAI LEGGENDO
Stammi vicina ma a distanza di sicurezza.
FanficSi è una fanfiction, perchè su Fedez? Perchè l'ho imparato a conoscere da poco e già mi piace un sacco. Perchè alla fine è una ragazzo semplice con un pò più di colore addosso e le palle di dire davanti al mondo intero quello che pensa, senza vergog...