Memorie impresse sotto la pelle.

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Entra e mi bacia sulla guancia.

“Che casa allegra e piena di colore” esclama lui sarcastico.

“Sono qui da un giorno neanche se permetti!” dico piuttosto irritata.

Sorride (amo quando sorride, vorrei mordergli le labbra) e ci mettiamo sul divano con i gelato e due cucchiai.

Parliamo un po’, ridiamo come due pazzi e ci raccontiamo la nostra vita fin ora. Caspita forse ci potrei credere davvero che lui fa il rapper. Prendo il pc e metto su un film che ha scelto lui. All’inizio non è niente di che quindi mi distraggo facilemente.

“E questi?” dico piano tracciando con un dito i contorni dei tatuaggi del suo braccio sinistro.

“Sono storie, promemoria che mi ricordano chi sono stato e chi vorrei essere, memorie impresse nella mente e sotto la pelle.” Mi fa lui.

Continuo a sfiorargli i tatuaggi del braccio, sento che ha i brividi, salgo sempre di più fino a toccare quelli del collo. Li guardo. Lui si gira, mi guarda e a sua volta mi mette una mano sul collo, appoggia la sua fronte sulla mia e rimaniamo così per un pò, respirandoci uno sull’altro.

Mi sveglio, guardo l’orologio e…MERDA! Non posso permettermi di fare tardi il primo giorno di lavoro, mi spoglio velocemente in camera mia, Fede dorme ancora sul divano, apro la porta a metà per non fargli vedere che non ho i pantaloni e gli tiro un cuscino in faccia, poi richiudo subito la porta. Lui si sveglia di soprassalto ed esclama: “No mamma!” Io scoppio a ridere e lui mi sente dalla mia camera, ma smetto di ridere quando sento la porta spalancarsi, mi giro e lui è li che mi fissa. Piano piano lo guardo, sorrido ma poi comincio di nuovo a ridere di gusto e lui ridendo si avventa su di me e inizia a farmi il solletico, io senza fiato per le risate mi accascio sul letto, ma contrattacco facendo il solletico anche a lui e così continuiamo a farci il solletico e ridere finchè stremati non ci stendiamo uno accanto all’altro sul mio letto. Sento la sua mano chiudersi sulla mia.

“Devo andare” sussurro con un sorriso stampato sulla faccia.

Apre la sua mano e sciolgo l’intreccio delle nostre mani mi dirigo verso il bagno, quando esco Fede è vicino alla porta che giocherella con le chiavi, prendo le chiavi e la borsa e usciamo insieme.

“Ci vediamo quando torni?” mi chiede speranzoso.

“Non so a che ora torno Fede, ma ti prometto che appena parcheggio la macchina nel vialetto vengo a romperti le scatole!” Lo saluto, mi bacia a stampo sulle labbra e le nostre strade si dividono.

Entro in macchina, inserisco le chiavi e mi blocco un attimo: lui mi ha baciata. Che sensazione magnifica. Mi sento bene, mi sento felice!

Stammi vicina ma a distanza di sicurezza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora