“She's all laid up in bed with a broken heart while i'm drinking Jack all alone in my local bar and we don't know how”
Sento la canzone dei the script e non riesco a capire se è il mio cellulare che squilla o sto sognando. Tutta frastornata apro gli occhi e poggio la mano sul comodino, alzo il telefono e no, non sto sognando è mia madre che mi sta chiamando.
«Ciao mamma!» rispondo con un ampio sorriso
«Ciao Summer come va? Come ti trovi li? Tutto bene?» come al suo solito mi fa troppe domande tutte insieme
«Si si mamma tutto bene, qui, che dire ci sto solo da ieri ma è fantastico, voi come state?» mi manca già
«Noi stiamo bene, ma dimmi di te cosa avete fatto ieri?»mi domanda
«Ieri siamo andate a vedere l'universitá è bellissima non vedo l'ora di iniziare e poi siamo andate a farci un giro in centro, è cosi bello qui» le dico
«Sono contenta, vedrai che ti troverai bene, mi raccomando aggiornami e quando hai voglia chiamami io sono sempre qui per te» queste parole da una parte mi rendono felice ma dall'altra so che ora per qualsiasi cosa posso solo contare su me e Cry
«Certo mamma stai tranquilla, ora vado a prepararmi ci sentiamo piú tardi, ti voglio bene»
«Ti voglio bene anche io, ricordati che sono qui» e con queste parole finisce la nostra conversazione.
Vorrei ancora starmene un pò nel letto ma preferisco alzarmi e preparare la colazione, Crystal ancora dormirà sicuramente e non voglio svegliarla. Vado in cucina e mi preparo un tea, nel mentre penso a come andrà questa giornata, alle persone che incontrerò e a come sarà l'università. Prendo il tea e mi siedo al tavolo, ci sono delle fette biscottate e ci spalmo sopra un pò di marmellata, sono molto buone anche se preferivo un bel cornetto ma ieri non li abbiamo presi. Sento dei passi, è Cry che si è appena svegliata
«Buongiorno Cry» le dico con un sorriso
«Buongiorno Sum» mi risponde con la faccia assonnata
«Vuoi che ti preparo un caffè?» le chiedo
«No no tranquilla, faccio io» mi dice
Si prepara anche lei la colazione, questa mattina non siamo di molte parole l'agitazione è nell'aria, ci prepariamo ed andiamo verso l'università. Saliamo le scale della metropolitana e Cry mi parla con un filo di voce
«Certo sarebbe meglio comprarci una biclicletta, saremo più autonome e poi guarderemo anche la città mentre veniamo che ne pensi?»
«Hai ragione, sarebbe fantastico, ci potremmo godere anche di più Londra, oggi andiamo a vedere da qualche parte».
Arriviamo davanti la struttura che ci ospiterà perni prossimi giorni
«Sono agitata Sum» mi fa notare Cry
«Ei, andrà tutto bene vedrai, poi stiamo insieme quindi niente panico» la rassicuro.
Questa università è veramente bella, c'è un prato ben curato fuori con dei vialetti fatti di ghiaia e alcune panchine all'esterno di esso, ci sono centinaia di studenti fuori che aspettano come noi di entrare, prendiamo un bel respiro e ci accingiamo ad entrare.
«Cry ci vediamo dopo, mi raccomando qualsiasi cosa scrivimi» le dico mentre mi allontano
«Ok va bene, a dopo» mi saluta con la mano.
Abbiamo scelto due facoltà diverse per cui aule diverse. Vado alla fine del corridoio dove dovrebbe esserci la mia aula. Ci sono diversi studenti, chi sta in gruppo perchè magari si conoscono già e chi è solo in cerca di un posto come me. Vedo una ragazza sola
«Scusami, posso sedermi o è occupato?» le chiedo
«No no siediti pure è libero» mi risponde in tono gentile
Entra il professore, un bell'uomo tutto d'un pezzo, e ci fà un riassunto di quello che sarà il nostro primo anno.
La mattinata passa in fretta prendo la mia borsa e esco dall'aula, prendo il telefono e mando un messaggio a Cry
«Dove sei? Io ho finito ora»
Passano alcuni minuti ma ancora nessuna risposta. Decido di uscire e vado a sedermi su una panchina, prendo una sigaretta e inizio a fumare, noto che ci sono alcuni studenti seduti sul prato a mangiarsi i panini e mi sta venendo fame, ma dove è finita Cry. Dopo due minuti mi arriva un messaggio, deve essere lei
«Sum io non ho ancora finito, se vuoi andare non ti preoccupare ci vediamo dopo a casa»
Ok andrò a farmi un giro da sola. Cammino lungo la strada che costeggia l'università e mi ritrovo davanti al British Museum, un giorno dobbiamo per forza entrarci voglio vederlo, penso tra me e me, andando avanti noto un negozio dove si può prendere al tavolo il famoso tea inglese, entro dentro
«Buonasera» saluto
«Buonasera, vuole sedersi al tavolo?» mi chiede la cameriera
«Oh si grazie» le rispondo e mi fa strada verso un tavolino che dà sulla strada e si vede il British Museum
«Ecco il suo tavolo»
«Grazie mille»
Mi giro e guardo fuori dalla finestra, una folla di persone cammina frenetica per la strada e guardando mi chiedo incuriosita dove vanno. Ci sono svariati tipi di persone eleganti, alternative, casual, punk e mi fa strano notare che ognuno qui può essere se stesso senza essere giudicato per il proprio stile differente.
«Vuole ordinare?» mi chiede la stessa cameriera di prima
«Si grazie, vorrei un semplice tea» la signorina mi guarda con aria divertita
«Se vuole posso proporle dei tea molto buoni, lei non è del posto vero?»
«No non sono di Londra, in realtà vengo dall'Italia e sono qui per studiare» le sorrido timidamente
«Bellissima l'Italia, mi piacerebbe moltissimo visitarla, comunque se vuole le consiglio il tea ai frutti rossi, è buonissimo» mi dice
«Va bene allora accetto il suo consiglio»
Mentre la cameriera si allontana noto un grande scaffale con tantissimi tipi di tea, non me ne ero accorta prima, è proprio un posto carino, ci sono dei vasi con delle piantine su delle mensole attaccate al muro, l'arredamento è di un verde chiaro il che rende l'atmosfera rilassante e tranquilla, le lampade hanno una luce fioca e anche fuori ci sono dei tavolini con delle piante molto belle.
«Ecco il suo tea con dei biscotti fatti da noi» mi mette il vassoio sul tavolino
«Uh grazie, sembrano veramente buoni» le dico
Ho fatto bene ad accettare il suo consiglio questo tea è veramente buono, finisco di mangiare vado in cassa per pagare ed esco. Mi giro a guardare le piante e noto sulla porta un foglio che dice "Cercasi personale", benissimo penso, rientro dentro
«Mi scusi se la disturbo ancora ma ho letto fuori che cercate personale» dico alla cameriera
«Si è vero stiamo cercando una cameriera che mi dia una mano»
«Bhe eccomi, devo portarle un curriculum?» le dico sorridente
«No non c'è problema mi lasci il suo numero di telefono e la ricontatto io per fare il colloquio, il curriculum me lo porta quando ci vediamo» mi dice
Le lascio il mio numero nella speranza chi mi chiami il prima possibile
«Perfetto allora la ricontatto nei prossimi giorni» mi dice
«Va bene, aspetterò la sua chiamata allora, arrivederci e buona giornata».
Spero davvero che riceverò la sua telefonata, è un bel posto in cui lavorare e poi ne ho bisogno per pagarmi sia gli studi ma anche tutto il resto. Mando un messaggio a Cry che ancora non si fa sentire
«Cry sei ancora all'università o ti sei persa? Ahahah» rido mentre invio il messaggio.
Decido di tornare verso casa il tempo si sta incupendo e io non ho l'ombrello se piove, ripercorro la strada per tornare all'università quando mi arriva un messaggio
«Scema sono uscita adesso, dove sei?» sorrido
«Sto passando ora davanti all'università, ti aspetto fuori».
Arrivo li davanti e la vedo dirigersi verso di me in modo goffo
«Finalmente ce l'ho fatta» mi dice stanca
«Pensavo che ti avessero rapita» le rispondo e scoppiamo tutte e due a ridere.
Arrivate a casa parliamo di come è andata la nostra giornata e ci sdraiamo sul divano, ci guardiamo un pò di tv e ci addormentiamo senza neanche accorgersene.
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Al di là della luna
RomanceSummer e Crystal sono 2 cugine di 20 anni che hanno realizzato il loro sogno di essere ammesse all'università di Londra. Sono inseparabili dalla nascita e ora le aspetta una nuova vita insieme. Summer sogna di diventare un avvocato e Crystal di dive...