CAPITOLO 21 - SUMMER (parte 1)

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                          PARTE 1

Appena apro gli occhi non ho nemmeno il tempo di fare pace con il mondo che mi è arrivato un messaggio di Evan dove dice che ha bisogno di parlarmi, mi alzo di scatto sul letto e inizio a scrivere
«Buongiorno Evan, è successo qualcosa?» rispondo al suo messaggio 20 minuti dopo che mi è arrivato. Vado in bagno a farmi una doccia per allentare un pò la tensione, torno in camera mia apro l'armadio e prendo una camicetta non troppo attillata ma che comunque accentua le mie forme, dei jeans bianchi e le nike, guardo il telefono e vedo un messaggio
«No Sum non è successo nulla stai tranquilla ma devo parlarti» l'ansia comincia a salirmi
«Ok, io mi sto finendo di preparare dove ci vediamo?» rispondo di corsa mentre finisco di pettinarmi
«Vediamoci tra mezz'ora davanti la tua università».
Decido di non fare colazione per sbrigarmi ad uscire mi mangerò qualcosa dopo, scrivo un biglietto a Crystal e lo attacco sulla porta della sua camera. Prendo la bicicletta e vado verso l'università, mille pensieri si fanno largo nella mia testa ma tento invano di mandarli via. Arrivo e vedo lui ad aspettarmi
«Eccomi, ho fatto prima che potevo» dico dandogli un bacio «Cosa volevi dirmi?» domando ansiosa
«Ciao Summer, volevo dirti che..» sta cercando le parole giuste «Devo partire, devo tornare a Roma» Cosa? No non può essere vero, non adesso
«Cosa? E perchè?» domando agitata
«Si devo tornare perchè devo fare una cosa importante» mi dice
«E quando torni?» il mondo mi sta crollando addosso
«Non lo so, penso 2 o 3 giorni, parto domani mattina alle 10» dice abbracciandomi
«Ok» mi limito a dire, sento già la sua mancanza anche se ora è qui davanti a me
«Hey sono pochi giorni e poi torno da te» dice accarezzandomi i capelli
«Si lo so che sono pochi giorni ma l'idea che tu stia lontano da me mi fa diventare pazza» ma cosa dici Summer!
«Sbaglio o mi hai appena confessato che non vuoi stare senza di me?» dice sorridendo, quel sorriso che mi manda fuori di testa
«E anche se fosse?» dico
«Se così fosse è la stessa cosa che provo anche io, mi distrugge l'idea di starti lontano»
«Io non vorrei ma devo entrare, ho lezione tra cinque minuti»
«E quando me lo dici?! Dai entra ci sentiamo dopo» dice baciandomi
«A dopo» mi allontano sorridendogli.
La mattinata all'università passa velocemente e io non mi arrendo all'idea di non vedere Evan, mi è venuta un'idea, parto anche io. Si ho deciso, mi prenderete per matta ma io lo faccio. Lui parte alle 10 quindi devo prendere un biglietto con l'aereo che parta prima del suo in modo che quando esce dal gate mi vede li che lo aspetto, si è un'idea grandiosa. Esco dall'università e mando un messaggio a Cry
«Cugina ho bisogno di parlarti, vado a prendere due tramezzini. Ti aspetto sulla panchina».
La fame inizia a farsi sentire questa mattina non ho neanche fatto colazione ma sono troppo eccitata all'idea di partire domani, non vedo l'ora di vedere la faccia di Evan quando mi vedrà. Prendo due tramezzini al chiosco e torno alla panchina, vedo Crystal che è già arrivata
«Eccoti Cry, sto per fare una cosa incredibile» dico baciandola sulla guancia
«Cioè?» mi chiede lei sbigottita
«Domani parto per Roma» mi guarda perplessa
«Che? Dai Summer stai scherzando? Non è divertente» mi dice Crystal alzando gli occhi
«No non sto scherzando. Evan domani va a Roma per due o tre giorni, io voglio fargli la sorpresa. Senti il piano lui parte alle 10, io prendo il volo prima del suo cosi quando arriva lui io sarò fuori dal gate ad aspettarlo. Che ne pensi?» dico eccitata
«Penso che sei matta! Sono solo due giorni Sum»
«Perchè devi smontarmi tutto Cry? È una cosa bellissima magari lo facessero a me» dico sbuffando
«Si è una cosa bellissima Summer, se questa cosa ti rende felice allora vai» dice convinta
«Si mi rende felice, vedi Cry sono queste le cose belle nella vita, che se non le fai adesso poi in futuro non sai cosa capiterà quindi perchè vivere con il rimpianto?!»
«Hai ragione, il biglietto quando lo fai?» mi chiede sorridendo
«Dopo il lavoro torno a casa e lo faccio, non posso crederci Cry che sto per fare una cosa simile!» dico mettendomi le mani sulla faccia
«Questo è l'amore cara Summer» mi risponde Crystal
«Dai vado al lavoro ci vediamo stasera a casa» dico abbracciandola forte.
Oggi al lavoro abbiamo avuto parecchio da fare tra clienti, nuova merce che è arrivata e spazzare tutto il locale il tempo è passato molto in fretta. Ho già avvisato Emily che domani non ci sarò al lavoro e lei mi ha detto di non preoccuparmi che penserà a tutto lei. Torno a casa e prendo il computer, devo assolutamente cercare il biglietto per domani. Mi metto seduta sul divano e inizio a vedere sui vari siti i voli più economici, scorro la lista dei vari orari e ne vedo uno alle 9 e 10, perfetto il tempo che scendo, prendo i bagagli e vado ad aspettarlo fuori dal gate. Prendo la mia carta e prenoto subito il volo, l'unica cosa è che non so lui quando torna, va bene non è un problema male che vada comprerò un biglietto in aeroporto. Leggo aullo schermo “Biglietto acquistato correttamente” il mio cuore esplode di gioia, tornare a Roma dopo un bel pò di tempo mi rende felice ma allo stesso tempo non so se passare a casa per fare una visita alla mia famiglia oppure no, tornare a casa e vedere la mia camera, i miei affetti.. mmm non so ho paura mi venga nostalgia un'altra volta. Sono molto attaccata alla mia famiglia e questa è la prima volta che mi separo da loro, diciamo che temo il fatto di vederli perchè non voglio stare male quando poi devo ripartire, fa male staccarsi dal proprio nido in cui siamo cresciuti. Questa sera ho proprio voglia di pizza, mando un messaggio a Cry
«Cry stasera pizza, ordino?» le scrivo
«Si tanto sono quasi arrivata a casa» perfetto due pizze e una birra.
Vado in camera mia e prendo il trolley, devo portarmi qualcosa anche so sono solo due giorni, prendo due jeans stretti, una gonna, non si sa mai magari andiamo a cena fuori, due magliette, una camicetta una stivaletto e le converse, il resto lo metterò domani mattina. Suonano alla porta devono essere le pizze
«Buonasera» dico al fattorino
«Buonasera signorina sono 27 sterline»
«Ecco a lei, grazie mille e buona serata» dico chiudendomi la porta alle spalle.
Crystal dovrebbe arrivare a momenti, comincio ad apparecchiare la tavola
«Ciao Sum» eccola
«Hey Cry sono appena arrivate le pizze vieni»
Ci sediamo e mangiamo le nostre pizze mentre guardiamo la tv, non c'è molto da vedere se non un canale dove danno un varietà
-Din don-
«Chi è a quest'ora?!» esclamo guardando Summer
«Non lo so apri» mi dice curiosa
Apro la porta e vedo Evan, il mio cuore sta esplodendo
«Hey» gli dico abbracciandolo e baciandolo
«Non potevo non salutarti prima di partire» dice baciandomi sulla fronte
«Ciao Evan, vuoi entrare?» lo saluta mia cugina
«Ciao Crystal, no tranquilla sono passato solo per salutare Summer» gli risponde sorridendo
«Certo sarà per la prossima allora, chiudo la porta che fa freddo» dice Crystal
«Mi mancherai Summer, non vedo l'ora di tornare da te» mi stringe forte
«Mi mancherai anche tu, fatti sentire mi raccomando» gli dico dandogli un pizzico sul braccio
«Ma certo che mi faccio sentire, tu fai la brava invece» dice facendomi l'occhiolino
«Certo, io sono già brava. Ciao Evan, scrivimi o chiamami domani quando arrivi» dico fingendomi dispiaciuta
«Si non ti preoccupare, buonanotte Sum» ci diamo un lungo bacio e rientro in casa
«Sei proprio un'attrice» esplode mia cugina in una risata
«Che dovevo fare? Dirgli che ci vediamo domani?» inizio a ridere
«No ma almeno non fare finta di metterti quasi a piangere» ride
«Dovevo recitare la parte no?!»
Dopo aver chiacchierato un' altra oretta siamo andate a letto, sono cosi felice, non vedo l'ora che arrivi domani.
        
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La sveglia ha suonato molto presto ma questa mattina non vedo l'ora di alzarmi, faccio colazione al volo mi preparo e chiamo un taxi che sarà qui in pochi minuti. Lascio un bigliettino a Crystal e chiudo la porta
«Buongiorno all'aeroporto grazie» dico all'uomo al volante
«Certo signorina».
Dopo circa mezz'ora arriviamo, prendo il mio trolley e pago il taxi. Entro dentro e vado verso il check-in, vedo il mio volo sul display e mi direggo verso l'imbarco
«Buongiorno, documenti e biglietto prego» mi dice l'hostess
«Ecco a lei» dico mostrandogli i documenti
Mi fa cenno di entrare nell'aereo e mi siedo al mio posto vicino al finestrino, sto tornando Roma.

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