capitolo 3

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pov clarke
manca solamente una settimana al trasferimento e ancora non realizzo,sono davvero emozionata e non vedo l'ora di intraprendere questa nuova avventura,questo significa nuova casa,nuovo lavoro,nuova vita.
sono sicura che questa occasione mi aiuterà anche a trovarmi dei nuovi amici,sinceramente me lo auguro con tutta me stessa.
questa settimana l'ho passata studiando medicina,preparando tutto l'occorrente per il trasferimento,le valigie e anche tutti i documenti che mi serviranno.
raven mi ha mandato tutto nelle email e sono ufficialmente pronta.
devo dire che non sono mai stata così tanto agitata in vita mia,è sempre stato il mio sogno fin da bambina diventare una dottoressa,ma adesso che ho tutto sottomano e posso controllare e gestire la mia vita mi sembra quasi irreale,davvero sto per avverare il mio più grande sogno?
se ci penso ancora mi sembra tutto irreale,mi tremano le mani e faccio ancora fatica a crederci però è così,è realtà è fra poco sarò a siattle,wow.
mia madre mi ha molto aiutata e incoraggiata perché ho pensato alcune volte che forse non sarei dovuta partire,che forse stia sbagliando tutto e non è questo davvero ciò che voglio fare,ma in realtà l'ho pensato solo perché non mi piaceva affatto l'idea di lasciare la mia casa,mia madre e anche il mio migliore amico wells,lui mi ha aiutato tantissimo quando è morto papà e non gliene sarò mai grata per questo.
wells è sempre stato il mio migliore amico,ci conosciamo praticamente da tutta la vita,siamo nati insieme e siamo cresciuti insieme,ho tantissimi ricordi di noi sin da piccoli,come quando per esempio io,wells,papà e il padre di wells cioè telonius giocavamo molto spesso alla wii, e mi ricordo che vincevo sempre io perché papà mi aveva insegnato dei trucchetti che wells non sapeva,lo lasciavo ogni volta con la bocca spalancata per lo stupore e mi chiedeva come facevo a vincere tutte le volte,sorrido lasciando che la mia mente porti a galla quei bellissimi ma allo stesso tempo cubi e nostalgici ricordi della mia infanzia,i miei pensieri vengono interrotti da mia madre che apre la porta di camera mia riportandomi alla realtà, <<tesoro ti va di andare a comprare un po' di vestiti? così avrai anche più cose da mettere >> avevo già altri piani per questo pomeriggio però non posso fare altro che annuire sforzando un sorriso che spero non risulti troppo falso,avevo pensato che sarei rimasta tutto il giorno a studiare e ripassare gli argomenti perché preferisco 100 volte studiare che andare a fare shopping,però alla fine devo ammettere che non è proprio una cattiva idea.
mi cambio,sta volta lascio i miei capelli sciolti e metto un po' di fondotinta,un po' di mascara e un lucida labbra trasparente,non voglio sembrare troppo montata.
sono le 16:00 e se vogliamo trovare un posto nel parcheggio del centro commerciale dobbiamo partire subito.
In macchina infilo subito le mie adorate cuffiette che mi salvano ogni volta quando non ho voglia di fare conservazione con mia madre,non per male ma semplicemente perché adoro guardare fuori dal finestrino mentre mi rilasso ascoltando le mie canzoni preferite,e non voglio essere disturbata in questo momento di apparente tranquillità.
siamo arrivate al centro commerciale e noto subito il mio negozio preferito,entriamo e grazie all'aiuto di una commessa molto gentile compro una magliettina scostata color carne abbinata a dei jeans a zeppa,dei maglioni di diversi colori,una felpa color menta,e con il consiglio di mia madre anche se io non ero troppo convinta un tubino nero da mettere "per le occasioni " come dice lei,anche se sinceramente non so se lo metterò mai,però devo ammettere che mi sta bene.
visto che in questo negozio abbiamo trovato già tante cose decidiamo di andare a fare una passeggiata al lungo mare per prendere un po' d'aria fresca,e li mi vengono in mente tanti pensieri,sia positivi che negativi,riguardanti ovviamente il trasferimento,mia madre sembra davvero felice per me ed anche io lo sono,ma ho davvero paura di fallire anche questa volta,cerco di scacciare quei pensieri e mi concentro sul mare alla mia destra,respiro a pieni polmoni cercando di pensare più positivo possibile e sembra funzionare.
nel pomeriggio ripasso un po' di argomenti e poi dopo cena vado subito a letto perché sono già tanto stanca.




*una settimana dopo*
è arrivato il grande giorno.non.ci.credo.
mi sono svegliata alle 4:30 sta mattina,sono troppo agitata e contenta allo stesso tempo,mi alzo velocemente dal letto e mi precipito in bagno,mi faccio una doccia con l'acqua caldissima e mi preparo,metto solo un po' di fondotinta per coprire le occhiaie un po' di mascara e un rossetto color carne.Mi faccio una treccia e mi vesto,sono pronta,prendo un respiro per cercare di tranquillizzarmi ma non ci riesco anzi sono ancora più emozionata di prima.
Prendo le mie valigie e controllo l'ultima volta se ho dimenticato di prendere qualcosa ma ho tutto,mia madre è già appoggiata alla porta,pronta e felice più che mai,prendiamo la macchina e mi accompagna fino all'aeroporto che dista a circa un'ora da casa nostra. Saluto mia madre e l'abbraccio fortissimo,mi scende una lacrima ed anche a lei succede lo stesso ma faccio finta di nulla,sono troppo presa dal momento per pensare a questo adesso,le sorrido a 32 denti e quando la saluto per l'ultima volta la lascio lì ed entro in aeroporto,le mie valigie sono pesantissime ma non ci faccio caso e il mio sguardo si posa sul tabellone,sono quasi le 6 e il mio aereo è alle 7:00,ho il tempo di fare colazione e poi fare il check in,entro nel primo bar che vedo e mangio con un cornetto alla crema e un caffè,velocemente pago e faccio il check in.
mi tremano le gambe,sono davvero felicissima e si ancora non realizzo,mi siedo e guardò un po' il telefono prima di entrare in aereo,stavo per perderlo ma per fortuna per un pelo ce l'ho fatta,leggo il mio biglietto e cerco con gli occhi il mio posto,mi sento osservata da tutti i passeggeri che sono già seduti ai loro posti,sembra che tutti mi stanno scrutando,o giudicando,questo pensiero mi fa un attimo sobbalzare ma poi trovo il mio posto e non facendo caso a tutti gli sguardi che ho puntati addosso mi siedo e per fortuna il mio posto è vicino al finestrino,come piace a me.
metto la modalità aereo e infilando le cuffiette faccio partire una canzone dalla mia playlist,i miei muscoli si rilassano e mi godo il viaggio talmente tanto che mi addormento 10 minuti dopo della partenza.Mi sveglio malamente con l'hostess che mi ricorda, cercando di usare un tono gentile ,che siamo appena arrivati a seattle. ringrazio di avermi svegliata e scendo dall'aereo. mi guardo intorno e sorriso,prendo un gran respiro,l'aria di seattle sa di buono,sorrido e mi incammino con le valigie per andare a prendere l autobus,il tragitto dovrebbe durare un'ora,adesso sono le 8:30 quindi arriveremo verso le 10 circa perché c'è un po' di traffico. mi faccio spazio tra la gente cercando un posto libero e ne è rimasto solo uno alla fine del bus,vicino al finestrino c'è un ragazzo con dei ricci ribelli castani che gli ricadono sulla fronte,ha lo sguardo perso mentre guarda fuori dal finestrino pensando a chissà chi quali pensieri,sembra davvero malinconico,un raggio di sole fa riflettere il suo viso con la carnagione olivastra,ricoperto di svariate lentiggini,non vorrei interrompere i suoi pensieri ma ha delle cartelle sul posto vuoto,perciò mi faccio coraggio e parlo.
<<scusami,emh non è che potresti spostare le tue cose perché questo è l'unico posto libero>> cerco di risultare più tranquilla possibile e lui appena apro bocca posa i suoi occhi scurissimi sui miei facendo incontrare i nostri sguardi,perdo un battito,sembra impaurito o forse l'ho solo interrotto dai suoi pensieri,non risponde perciò vado per cercare un altro posto quando sento finalmente la sua voce roca << questo non è l'ultimo posto libero,principessa,o forse questa è solo una scusa per sederti vicino a me,ammetto di essere irresistibile>> mi giro guardandolo negli occhi e vedo il suo sguardo molto diverso da quello di prima,adesso sembra sfrontato e soddisfatto per le sue parole,mi guarda con un sorrisetto che mi fa salire i nervi << non chiamarmi principessa,e poi non vantarti troppo volevo solo sedermi figurati se mi interessa stare seduta vicino a te poi nemmeno ti conosco quindi>> rispondo a tono io,facendo uno sguardo di sfida <<vuoi per caso sfidarmi,principessa?>> dice mentre toglie le sue cose dal sedile facendomi segnale di sedermi,lo guardo come per chiedere cosa intendesse dire con quelle parole e mi siedo accanto a lui,non ho fatto a meno di notare quando sia effettivamente un bel ragazzo,ma sembra così scontroso e modesto,non ho voglia di parlare perciò metto le cuffie e faccio partire una canzone,lui è messo spaparanzato sul suo sedile infatti la sua gamba sta sfiorando la mia,un brivido mi attraversa la schiena e lui se ne accorge,maledizione.
mi guarda con fare soddisfatto facendo di nuovo incontrare i suoi occhi color ossidiana con i miei color oceano,sento le mie guance bruciare dal rossore e lui mi dice <<tranquilla principessa faccio a tutte questo effetto >> a quelle parole arrostisco ancora di più ma cerco di tossire per non farlo vedere,vedo che continua a guardarmi perciò stoppo la canzone e prendo parola per rompere quell imbarazzo che si era creato.
<<tu dove devi scendere,così so quando alzarmi per farti passare>> dico facendo finta di nulla e cercando di cambiare discorso <<a seattle,e tu principessa? dove si ferma la carrozza reale per te?>>risponde guardandomi con un mezzo sorriso <<anche io a seattle,mi trasferisco lì per lavoro>> fa una faccia sorpresa <<ma tu guarda i casi della vita,io ci abito,e che lavoro fai?>> quanto si impiccia questo qui,già non lo sopporto più non vedo l'ora di scendere <<la dottoressa,mi hanno trasferita qui e non nella mia città natale perché nel nostro ospedale i posti erano  pieni e il mio curriculum andava bene>> dico io nel modo più disinvolto possibile e evitando il suo sguardo,annuisce soddisfatto.
<<sai ho anche un nome,clarke,perciò vedi di smetterla di chiamarmi così >> dico tenendogli testa io <<bello clarke,ma userò principessa perché ti si addice di più,io sono bellamy>> dice sfoggiando un altro dei suoi sorrisetti del cavolo.
siamo arrivati di già a destinazione,il tempo è voltato e anche se avrei voluto ascoltare la mia musica ho parlato con bellamy e sinceramente non so cosa pensare,sembra anche simpatico ma mi urtano i suoi atteggiamenti. lui rompe il silenzio che si era creato<<siamo arrivati,vediamo se il destino vorrà di nuovo farci incontrare io sinceramente lo spero,ciao principessa >> mi dice lasciandomi stupita e ricambio con un cenno della mano,scendo dall autobus ancora scioccata e chiamo raven per sapere dove devo andare di preciso,mi manda la via su whatsapp,cammino per 5 minuti circa e finalmente vedo la casa,sorrido al pensiero.
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SPAZIO AUTRICEE
ehyy rieccomi con un nuovo capitolo,scusate l'assenza ma sono un po' impegnata con la scuola,avevo già scritto questo capitolo ma dovevo sistemare qualcosa per postarlo,quindi lo posto anche se non mi soddisfa abbastanza ahah spero vi piaccia e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento o anche una stellina,alla prossima.<33

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