capitolo 13

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bellamy uscì dalla stanza di clarke,non poteva perdere più tempo,doveva subito vedere raven.
si diresse nella sua sala ma un'infermiere lo fermò quando stava per entrare
"ho bisogno di parlare con lei" disse bellamy in fretta,lui rimase fermo un attimo come per pensarci su e poi lo fece passare annuendo,uscì dalla sala.
"ehy" disse bellamy sedendosi delicatamente accanto alla ragazza
"ehy" disse lei ancora un po' indolenzita
"come ti senti?"
"sai,sono stata picchiata dal mio ex che non vedevo da anni ormai,direi che va di merda" rispose lei ironicamente ma con un tocco di tristezza nella voce
"ehy,risolveremo tutto,okay? te lo prometto,non lascerò che vi farà ancora del male"
"tu come stai?" cambiò discorso
"io bene,avevo solo qualche graffio" disse indicandoli
" e tu cosa hai invece?"
"mi sono slogata la caviglia,niente di che non preoccuparti"
bellamy la guardò rassicurandola e chiamò l'infermiere
"io adesso devo andare,se hai bisogno fammi sapere" disse bellamy riferendosi a raven e uscendo a passo svelto dall'ospedale.
non poteva più aspettare,più l'avrebbe fatto e più in pericolo sarebbero state le ragazze,e lui non l'avrebbe permesso.
prese la macchina e andò dai carabinieri,si prese di coraggio e spiegò piano piano e in modo dettagliato tutta la situazione,di come aveva abusato di raven e di clarke contemporaneamente,di come aveva tradito la sua ragazza,di come le stalkerava di continuo. fece denuncia a finn,dicendo che dopo averli picchiati,è scappato lasciandoli lì. adesso era un po' più tranquillo,ma aveva sempre paura,era terrorizzato dall'idea che fine avrebbe potuto ribaltare la situazione della denuncia dicendo che loro lo avevano rapito,e sicuramente l'avrebbe fatto facendoli passare dalla parte del torto,questo non doveva succedere.
era lui il mostro,non loro.

                                                        *****
abby appena aveva saputo di cosa era successo chiamò subito clarke rassicurandola che tutto sarebbe andato bene e che lei e raven avrebbero avuto la giustizia che meritavano,finn era tornato,non avrebbe permesso che facesse di nuovo del male a clarke,gliene aveva già causato abbastanza,lei si era fidata di lui,si era aperta e aveva raccontato per la prima volta a qualcuno di suo padre e la sua storia,e lui l'aveva tradita,in tutti i sensi,le aveva causato danni di tutti i tipi,si sarebbero presi la loro rivincita.
                                                            ****
bellamy non aveva avvertito ne clarke ne raven per la denuncia,e forse era meglio così,o senò sicuramente gli avrebbero fatto storie,non potevano scoprirlo. lo aveva fatto perché non ne poteva più di vederle mentre soffrivano per colpa di quel cretino,e se c'era un modo per fermarlo aveva sicuramente fatto la scelta giusta denunciandolo.

tornò a casa,e vide che octavia non era in salotto,era sicuramente dalla mamma,perciò si diresse nella sua camera da letto e le vide,octavia che le teneva la mano,una lacrima gli scese lentamente a quella vista,le due persone che amava di più al mondo,il modo in cui avrebbe dato il mondo per renderle felici. ma sapeva che non c'era tanto da fare per la mamma,stava male e lui non poteva fare nulla a riguardo,doveva aiutarla in qualche modo,non poteva restare a guardare mentre la perdeva lentamente,anche se faceva fatica ad ammetterlo lei stava peggiorando,non poteva perderla.
si asciugò le lacrime e poi si avvicinò facendosi vedere dalle ragazze e octavia lo guardò,come al solito si capivano con uno sguardo,senza usare le parole lei aveva già capito.
"ehy,come ti senti?" disse bellamy guardando la madre
octavia gli fece spazio nel letto,prese la sua
mano e la strinse,ma non troppo forte,giusto per farle capire che lui era lì per lei,e non l'avrebbe lasciata da sola.
quella scena spezzò il cuore di octavia,sapeva che ormai c'era poco da fare per la madre,ma non poteva accettarlo.
stesero così per un po',una pace che li faceva sentire bene.
poi bellamy ebbe un'idea,i medicinali che sua madre prendeva non bastavano,forse il problema era solo che aveva bisogno di più medicine,aveva bisogno di più cure.
capì che se non ci avrebbe provato,avrebbe avuto il rimorso per il resto dei suoi giorni,non poteva avere rimorsi,doveva fare qualcosa e forse questo era il modo giusto.
sarebbe andato in ospedale a prendere dei nuovi medicinali,o con le buone o con le cattive,non l'avrebbe lasciata morire.

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