Another potion( Dramione)

- capitolo sedici.-

Nel frattempo a casa Weasley, Ron era decisamente scocciato.
La mancanza di Hermione in casa aveva trasformato il piccolo appartamento che avevano scelto di condividere insieme, in qualcosa che ricordava una discarica.
I piatti sporchi erano ormai da giorni ammassati nel lavandino, formando una pila sempre più alta.
Il cestino della spazzatura traboccava così tanto di cartacce non raccolte che alcune erano finite sul pavimento, c'era anche un liquido piuttosto maleodorante che riempiva la minuscola cucina.
Il frigorifero era vuoto, ma il cibo non  mancava.
Chiunque avrebbe potuto capirlo, dagli avanzi lasciati sul tavolo da giorni.
Grattastinchi era acciambellato in un angolo sulla poltrona del salotto, osservava diffidente l'uomo dai capelli rossi, appisolato sul divano.
Bottiglie di birra vuote sul pavimento, un cartone di una pizza con ancora delle fette dentro e il telecomando della tv.
Nonostante avesse tutte le comodità essendo un mago, sembrava essersi completamente dimenticato di possedere una bacchetta, essere in grado che sarebbe bastato un semplice incantesimo Gratta-E-Netta, tanto adorato da sua madre Molly, per pulire la casa.
Non aveva fatto il bucato.
Non aveva rifatto i letti.
Non aveva sistemato il salotto.
Quello di solito lo faceva Hermione, era lei che si occupava di tutte le faccende domestiche, lui si limitava a  lavorare.
Per come la pensava, per lui era già abbastanza.
Si domandava dove fosse finita.
Non era mai rimasta così tanto via per lavoro, voleva sperare che fosse per quel motivo.
Si, sicuramente aveva avuto qualche imprevisto con degli elfi domestici o qualche folletto che l'avevano trattenuta più del dovuto.
Certo non immaginava che sua moglie sapesse tutto.
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Hermione non seppe per quanto tempo rimase con le mani appoggiate alla fronte di Draco.
Quando si staccò era silenziosa.

- Quindi tu...perchè? Dimmi che è uno scherzo e che stai mentendo.- si limitò a dire.
- Sono stato l'unico che non ha mentito qui, perchè lo hanno fatto tutti.
 La tua migliore amica e ovviamente...San Potter e Lenticchia.- rispose Malfoy tagliente.
- E perchè?- domandò la Grifona.
- Perchè io ho pensato di proteggere la donna per cui ho una cotta da quando ero un bambino e perchè per tua fortuna, sei circondata da persone che ti vogliono bene, anche se non riesco a capire come tu possa pensare che qualcuno possa affezionarsi a Rosso Malpelo.- rispose con il classico sarcasmo che accompagnava il suo timbro profondo.
- Quello che tu chiami con soprannomi disgustosi è mio marito...- ribattè la riccia che venne interrotta nuovamente.
- Oh, si infatti...e scommetto che sei anche innamorata di lui.- rispose il biondo ghignando.
- Certo che sono innamorata di lui, tutto quello che è successo stanotte è passato...dopo tutto non stiamo più insieme adesso, no? Tu hai scelto di lasciarmi.- disse Hermione innervosita.
- Io non ho scelto proprio niente...e per quanto mi riguarda...- Draco si avvicinò alla finestra alle spalle della donna, osservandola mentre indietreggiava, finendo contro il vetro gelido. - Non hai mai smesso di pensare a me ogni singolo giorno, così, come io non ho mai smesso di farlo.- ammise appoggiando le mani al muro, ai lati della testa di Hermione.
- Questo non è vero...io non provo più niente per me ormai da tempo, perchè dovrei provare dei sentiementi verso qualcuno che mi cancella la memoria, agisce alle mie spalle e non solo, si mette d'accordo con i miei migliori amici e mio marito per non dire assolutamente nulla, come se non fossi in grado di difendermi da sola!- esclamò la Grifona decisamente infuriata, arrossendo.
- Merlino, Granger! Puoi mettere da parte per una volta l'enorme egocentrismo da Grifondoro e pensare che lo abbiamo fatto per proteggerti! Un figlio di Mangiamorte e una donna con genitori Babbani non avrebbero potuto mai stare insieme! Eravamo nel bel mezzo di una Guerra Magica! 
Che cosa avrei dovuto fare? Dire che volevo stare con te? Certo che lo volevo, non me ne sono mai pentito! Ottenendo cosa poi? Che altri Mangiamorte magari ti torturassero o peggio,  ti uccidessero? Avrei dovuto davvero permettere questo?- 
Si sentì un rumore subito dopo, la riccia d'istinto chiuse gli occhi, riaprendoli qualche istante dopo, osservando le nocche arrossate dell'uomo accanto a lei, spostando lo sguardo sul muro macchiato di sangue.
Aveva appena tirato un pugno al muro ma non l'aveva colpita, per fortuna.
Malfoy respirava pesantemente.
Hermione allungò lentamente la mano, accarezzando la guancia di Draco delicatamente con le dita.
- Ti ho aspettata per così tanto tempo...non andare di nuovo via da me.- sussurrò il biondo, gli occhi azzurri che scrutavano il viso della donna come se potesse svanire da un momento all'altro.
- Non voglio andare via...sono solo confusa...ho scoperto tante cose e il mio mondo è stato completamente stravolto nell'arco di due giorni...e sto cercando di capire meglio.- rispose Hermione. - Vieni qui...- aggiunse spalancando le braccia, facendogli segno di avvicinarsi.
Draco non disse nulla, rimase silenzioso e la trascinò vicino a lui, prendendola per mano, avvolgendo le braccia attorno al corpo minuto della donna.
- Mi dispiace, mi dispiace tanto...io non avrei dovuto...- disse il biondo, giocherellando con i capelli di Hermione afferrandoli tra le dita.
Quasi non si riconosceva e chiunque avrebbe considerato la scena alquanto bizzarra.
Chiunque conosceva bene entrambi, non avrebbe mai pensato che Malfoy un giorno si sarebbe scusato proprio con la Granger, o come  lo chiamava lui, Mezzosangue Zannuta.
E invece era proprio lì, Hermione tra le sue braccia dopo tanto tempo, si sentiva felice e il cuore sembrava esplodere dal petto.
- Va tutto bene...- rispose la  Grifona cullandolo tra le sue braccia come un bambino, facendolo ridere. - Adesso dobbiamo pensare a come fare con Ron..- disse la donna, godendosi il suono della sua risata che riempiva la camera da letto.

Già...
Ronald.