-capitolo cinque-

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Ginny aspettò che Hermione uscisse dalla stanza e dopo essersi assicurata che la ragazza non la stesse sentendo si avvicinò a Draco.

- Non ho idea di cosa ci faccia qui, dico davvero. 
  Di solito sono io che mi occupo della disinfestazione, non lei ma questa volta ha insistito così tanto che non ne potevo più.- disse la rossa ricevendo uno sguardo ancora più preoccupato da parte del biondo.
- Lei ha idea di chi io sia?- domandò Draco.
Sapeva esattamente la risposta, ma nonostante fossero passati anni, non l'aveva ancora accettato.
Non riusciva ad immaginare una vita in cui Hermione non fosse presente infatti durante il tempo trascorso gli era sembrato più di sopravvivere che vivere.
- No, Malfoy...ha ancora l'incantesimo di memoria.- rispose Ginny - Però a quanto pare sembra essere inutile, perchè anche quando non si ricorda di chi tu sia pende dalle tue labbra, ma l'hai vista? Non l'ho mai vista con quella faccia da stoccafisso quando passa del tempo con mio fratello, io dico che quello che prova verso di te non è scomparso del tutto.- aggiunse ridendo notando con sollievo che anche Draco sembrava essere sollevato.

-Quindi...Weasley mi stai dicendo che devo riconquistare la Mezzosangue Zannuta?-  domandò Malfoy corrugando le sopracciglia

Ginny in tutta risposta annuii.

- Aspetta...no qui ci deve essere qualcosa che non va...non la pensavi così quando io e Her...Io e la Granger abbiamo iniziato a frequentarci...tu mi nascondi qualcosa...- disse il biondo incredulo.

Possibile che Ginny Weasley gli stesse dando campo libero con la ragazza di cui era sempre stato innamorato?

Dopo tutto quello che aveva combinato per salvare Hermione dal perdere le amicizie...

-Non è tutta farina del mio sacco, ringrazia Harry...e anche il bambino che ho in grembo.- disse la strega vedendo il ragazzo davanti a lei cambiare cinque colori in volto.
- Merlino, San Potter diventerà padre? Ma quanto mi sono perso.- disse Draco facendo scorrere lo sguardo sul ventre più gonfio del dovuto della ragazza.
- Bada bene Malfoy, non avrai una terza possibilità...quindi vedi di utilizzarla al meglio.- disse Ginny in un tono che non ammetteva repliche.

I due stavano parlando come vecchi amici, quando all'improvviso il rumore di un botto proveniente da un luogo non identificato all'interno della villa ricordò loro che anche Hermione era con loro.

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Hermione Jean Granger aveva visto tutto nella sua carriera.
Aveva rischiato di morire attaccata da un troll di montagna a undici anni, a dodici da un Basilisco, a tredici aveva aiutato Harry Potter volando su un Ippogrifo,  a quattordici era rimasta sommersa e legata per non si sa quanto tempo sul fondo del Lago Nero, a quindici aveva affrontato Bellatrix in persona e aveva visto morire Sirius Black, a sedici si era preparata all'imminente guerra Magica e a diciassette aveva contribuito a sconfiggere Lord Voldemort distruggendo gli Horcrux insieme  a Ron.
Ma mai, mai nella sua vita avrebbe pensato di trovarsi davanti a tale catastrofe.
I folletti domestici insieme agli gnomi avevano devastato completamente la cucina.
Alcuni gnomi stavano utilizzando i coltelli per lanciarli usando i folletti come mirini, come se stessero giocando a freccette, altri avevano aperto il mobile della cucina rovesciando piatti e argenteria costosa, altri ancora erano appesi al candelabro a testa in giù e si divertivano a lanciare piccole fiamme ai malcapitati.
Un vero e proprio caos.
La ragazza aveva a malapena fatto in tempo ad aprire la porta e tutta la stanza era letteralmente saltata in aria.
- Hermione! Va tutto bene?!- esclamò Ginny ancora con il fiatone, seguita da Draco che aveva l'espressione più indecifrabile sul viso.

Another potion( Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora