Capitolo 2 - your eyes in mine

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Sento qualcosa arrivarmi in faccia con violenza, ma ho troppo sonno per aprire gli occhi

<SVEGLIATII> urla Mya

Mugulo qualcosa di incomprensibile persino per me stessa e sbuffo, odio essere svegliata, mi sale sempre un istinto omicida.

Sento di nuovo qualcosa arrivarmi addosso, sta volta però apro gli occhi e vedendo il cuscino che mi ha appena lanciato Mya, lo prendo con rabbia e glielo scaravento dritto in testa, rimanendo seduta nel letto con i capelli scompigliati

<AIA> alza la voce mettendosi una mano sulla fronte

<così impari a svegliarmi> dico ributtandomi nel letto a pancia in sù, ancora con gli occhi socchiusi per il troppo sonno

<scema sono le 9.30 e ti ricordo che fra mezz'ora hai il tuo primo casting> lascia la stanza infuriata per la cuscinata di prima

<oh si il casting....
OH CAZZO IL CASTING> mi butto giù dal letto cadendo pure per terra

Mi sistemo il più in fretta possibile, correndo e saltellando per tutta casa

Pettino i capelli castani che mi arrivano sotto le spalle, lasciandoli al naturale, cioè un po' mossi;
inizio a truccarmi in modo leggero, mettendo un po' di correttore per coprire le orribili occhiaie e del mascara per dare lunghezza e volume alle ciglia che circondano i miei occhi castani chiari e infine il burrocacao.

Per fortuna ho preparato i vestiti che avrei dovuto mettere ieri sera, Jeans chiari larghi e una maglietta nera attillata semplice, che mette in risalto le mie forme, con le convers nere, lo so, niente di che, ma non mi piace esagerare, voglio essere me stessa

Saluto Mya velocemente dandole un bacio sulla guancia e corro verso la porta

<Buona fortuna> urla per farsi sentire

<GRAZIEE> chiudo la porta sbattendola per la fretta

Metto in moto la macchina dopo svariati tantativi nel far entrare la chiave nella fessura per via della pressione e il tremore della mia mano, certo, ho preso la patente da poco, ma me la cavo abbastanza bene a guidare, però in questo momento mi rendo conto di star sembrando una pazza che sta fuggendo da un manicomio, non voglio fare tardi ai casting

Mentre mi avvicino sempre di più allo studio l'ansia non fa altro che aumentare, è la prima volta, quindi è un mondo completamente nuovo per me. Fin da piccola tutti mi dicevano che ho un talento, un dono diceva mia madre, nel trasmettere emozioni che la gente nemmeno immagina. Perciò a New York mi sono iscritta a dei corsi di recitazione, provando in tutti i lodi di mantenere vivido questo sogno; recitare per me è tutto, posso interpretare chi voglio a modo mio, posso calarmi nel ruolo di una persona diversa da me, provare le emozioni di qualcun'altro e soprattutto so piangere a comando... lo so lo so una dote naturale.

Fra i miei pensieri e la corsa sfrenata con la macchina arrivo e butto un sospiro di sollievo quando i miei occhi puntano l'orologio e vedo che sono in orario

Di solito non mi faccio prendere dall'ansia dalle sutuazioni, però è un occasione che non posso lasciarmi sfuggire, ho voluto candidarmi a questi provini con la speranza di diventare qualcuno e devo iniziare da qualche parte per far si che questo accada

Mi faccio forza, scendo dalla macchina con aspetto sicuro, non mi piace mostrarmi debole, per niente.

Quando sto per aprire la porta una voce roca e profonda mi fa girare di scatto, metto una mano sopra gli occhi per via del sole che oscura la persona davanti a me

My best nightmare ||Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora