Capitolo 11 - lier

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Dopo tanti miseri fallimenti nel provare a dormire, decido di sistemarmi mettendomi dei pantaloni neri con una cintura, una magliettina bianca a maniche corte che arriva sotto il seno e le convers bianche

Dopo tanti miseri fallimenti nel provare a dormire, decido di sistemarmi mettendomi dei pantaloni neri con una cintura, una magliettina bianca a maniche corte che arriva sotto il seno e le convers bianche

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Lego i capelli in una coda lasciando due ciocche davanti

<Chloe dobbiamo andare> visto che dobbiamo andare a registrare insieme è rimasta da me

<si eccomi> mi viene incontro

<sicura che non vuoi venire con noi> punto Mya che è sdraiata nel divano

<manco morta, devo smaltire ancora la sbronza di ieri> borbotta rigirandosi sul sofà

alzo gli occhi al cielo sorridendo <va bene, non incendiare la casa, ciao> esco dall'appartamento seguita da Chloe

Scendiamo le scale e saliamo in macchina dirigendoci verso il set, una vecchia casa in una prateria, in mezzo al verde, anche perché d'altronde il film è ambientato nel 1965

arriviamo lì e ci sono già tutti, anche una persona che non mi aspettavo di vedere

<Ehi> mi rivolge un sorriso Luois venendomi incontro

<oh ciao Luois, che ci fai qui?> gli sorrido sorpresa di vederlo

<ho accompagnato Dylan e sono rimasto per salutarti> fa un cenno con il capo verso Dylan che è seduto in una di quelle sedie che si usano sui set con scritto il suo nome, occupato a guardare il telefono, gli lancio un'occhiata per poi distorglierla subito, come se i miei occhi si fossero bruciati posandosi su di lui e annuisco in modo distratto a Luois

<ma in realtà volevo anche chiederti... ti va se sta sera svolgi il tuo obbligo?> si porta una mano dietro la testa e non ci vuole molto a capire che è in imbarazzo

<un obbligo è un obbligo, certo> gli sorrido provando a metterlo a suo agio, non è proprio il mio tipo di ragazzo, troppo goffo per i miei gusti, ma alla fine lo conosco da una sera quindi magari è solo l'inizio

<perfetto allora ti passo a prendere sta sera> mi saluta indeciso se darmi un bacio sulla guancia o fare un cenno con la mano, ma opta per la seconda per poi dirigersi verso la sua macchina

<certo a più tardi> lo seguo con lo sguardo per poi girarmi e incontrare quello di Chloe

<vedo che qualcuno qui ha fatto colpo> mi si avvicina la bionda con un sorrisino malizioso dandomi delle piccole gomitate

alzo gli occhi al cielo facendo scorgere un sorrisino <a quanto pare, però ora iniziamo a lavorare> la guardo negli occhi ma senza volerlo il mio sguardo si sposta dietro di lei finendo su quello di Dylan, per un secondo i nostri occhi si scontrano fin quando lui non se ne rende conto e torna a guardare il suo telefono in modo premuroso
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My best nightmare ||Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora