Capitolo 23 - Kiss me

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si schiarisce la voce spezzando quel fatidico incantesimo che si viene a creare ogni volta che i nostri occhi sprofondano l'uni negli altri, allontana il viso dal mio, lasciando la mia bocca in sospeso nell'aria, e mi guarda confuso ma allo stesso tempo divertito

<pizza?> aggrotta le sopracciglia con un mezzo sorriso

annuisco assottigliando le labbra fino a creare una linea sottile <pizza> schiarisco la voce anche io, entrambi sappiamo dell'imbarazzo che si è venuto a creare per quel che stavamo per fare ma nessuno dei due è intento a parlarne o farlo capire

scoppia in una leggera risata
<ma non la solita "pizza" ordinata da una finta pizzeria americana> faccio il segno delle virgolette con le mani nella parola pizza <faremo la pizza in casa, la vera pizza> mi alzo dalla poltrona sorpassandolo per andare in cucina soddisfatta dell'idea improvvisa che mi è venuta

<faremo?> domanda da dietro e dal suo tono capisco che non se lo aspettava

<si hai sentito bene, tu mi aiuterai> infilo la testa dentro il frigo abbassando il busto

<io non so cucinare> lo sento avvicinarsi a me, mi giro e lo vedo appoggiato all'isola della cucina guardarmi malizioso e solo in questo momento ricordo di indossare una semplice camicia che serve a coprirmi solo fino a metà coscia, ma non gli lascio intendere che io ho capito a cosa sta pensando, lasciandolo fare solo perché voglio provocarlo ancora di più

<tranquillo, per tua fortuna ho origini italiane e mio nonno mi ha insegnato a fare la pizza italiana> cerco in tutta la cucina gli ingredienti che sarebbero serviti, mentre lui ha le sopracciglia aggrottate e un leggero sorriso, mostrandosi pensieroso

<che c'è > mi sforzo di dire mentre sono sulle punte per cercare di arrivare a prendere la salsa in uno scaffale alto, mi raggiunge senza dire niente posizionandosi dietro di me, sento le sue mani calde e grandi afferrarmi i fianchi e sollevarmi da terra e per questo gesto inspettato mi scappa un piccolo urletto, riesco a prendere la salsa e mi rimette subito giù facendomi girare verso di lui

<anche io ho origini italiane> il suo tono è calmo, come la sua espressione se non fosse per quel sorriso stampato nelle labbra, non riesco a sopportare questa vicinanza perché non so cosa potrei fare, quindi con un movimento veloce lo sorpasso

si volta e si appoggia nel ripiano incrociando le braccia al petto e mi fissa mentre io inizio a preparare l'impasto, mi sento osservata perciò mi blocco per voltare la testa verso il suo sguardo che è impostato su di me

alzo le spalle <allora? cosa fai lì impalato? aiutami> come risposta alza gli occhi al cielo per poi avvicinarsi

inziamo a spargere farina sul tavolo, per poi iniziare con tutto il procedimento, lo aiuto con il mattarello posizionando le mie mani sopra le sue e per questo gesto entrambi ci guardiamo per un secondo per poi tornare a ridere sul fatto che lui sia negato e mentre lo derido sento una polvere arrivarmi in faccia

<brutto stronzo> prendo un pugno di farina anche io e glielo lancio in testa, spalanca gli occhi e la bocca e mi guarda come per dire "o corri o sei morta" ed è proprio quello che faccio, inzio a scappare ma delle braccia mi stringono da dietro bloccandomi e sento la sua risata nel mio orecchio mentre cerco di svincolarmi dalla sua presa urlando ma anche ridendo

mi solleva da terra e in un attimo mi ritrovo seduta sull'isola della cucina con lui in mezzo alle mie gambe tutto sporco di farina in faccia e ciò scatena in me una risata, lo vedo prendere con l'indice un pizzico di farina e portarmi il dito al naso
<bup> sussurra mentra mi sporca le narici e l'appartamento si riempie di nuovo dalle risate da parte mia e sua

vederlo ridere mi fa sentire felice per qualche strano motivo e il fatto che ride insieme a me mi fa sentire ancora meglio, è in questi momenti che mi fa dubitare dell'odio che provo verso di lui, lotto contro me stessa per convicermi del fatto che tra di noi non potrà mai esserci nient'altro se non attrazione fisica, ma come posso mentire a me stessa, sento tutto quel miscuglio di emozioni che mi porta alla confusione più totale

avvicina ancora di più il bacino verso le mie intimità e così anche il viso verso il mio, e siamo di nuovo così, sull'orlo, finisce sempre così, al limite, che entrambi vogliamo superare ma siamo gli ostacoli di noi stessi e aspettiamo che sia l'altro a fare il primo passo per colpa dell'orgoglio che regna in tutti e due

il suo respiro si fa sempre più pesante e rumoroso così come il mio, mentre il mio sguardo vacilla dalle sue labbra ai suoi occhi, sento il cuore scoppiarmi nel petto così tanto che temo che lui possa sentirlo, ho il corpo in contrasto con la mia mente, il primo ha bisogno del suo tocco, di sentire le sue labbra sulle mie, la seconda mi sta urlando di non fare nulla di stupido, perché io la penso così, non sono il tipo che crede in queste cose, come i baci, per darli bisogna provare dei sentimenti che vanno oltre l'attrazione fisica quindi per me significherebbe troppo

<baciami> sussurra con un tono di voce profondo, mentre i suoi occhi sono fissi sulle mie labbra, il mio cuore perde un battitto sia per la frase sia per la sua voce

rimaniamo un secondo così in totale silenzio, se non fosse per i nostri sguardi che si urlano fra di loro mille cose, fin quando entrambi non ci veniamo incontro, è scomparso tutto, riesco a sentire solo il suo sapore, la sua bocca sulla mia, formando un bacio lento ma che piano piano diventa sempre più passionale, con le nostre lingue che iniziano a intrecciarsi tra di loro, le sue mani salgono dalle mie cosce fino ai fianchi, e non ci decidiamo a staccarci, non riesco a pensare, o meglio, non voglio, il mio corpo è ricoperto di brividi, e mi spaventa tutto ciò, mi preoccupa l'effetto che riesce a scatenare in me, ma scaccio via tutto dalla mente non appena sento le sue mani accarezzarmi le cosce nude

senza staccarsi dalle mie labbra con una mano butta a terra tutto quello che c'è sul ripiano combinando un casino e rido sulla sua bocca, mi stendo sul ripiano che ha appena liberato e si mette sopra di me mentre si fa spazio tra le mia gambe con il bacino e sento la sua erezione premermi contro

continuiamo a baciarci come per ricompensare tutte quelle volte in cui eravamo sull'orlo ma ci siamo sempre ritirati per paura, per la paura di provare qualcosa, perché si sa, provare qualcosa richiede soffrire, e entrambi siamo capaci di distruggerci come quanto ripararci

le sue mani che accarezzano ogni centrimetro del mio corpo mi fanno venire i brividi ancora una volta

senza dividersi da me mi rialza di nuovo si mette all'impiedi lasciandomi avvinghiare le gambe alla sua vita per poi portarmi in camera alla ceca

scendo dal suo bacino rimanendo uno di fronte all'altra mentre ci spogliamo a vicenda, mi sfila la camicia lasciandomi semplicemente in intimo, stessa cosa faccio io con la sua maglietta, ma non ho il tempo di ammirare i suoi addominali, che conosco a memoria, che si ributta sulle mie labbra, mi fa cadere all'indietro facendomi sdraiare nel letto

finalmente si stacca dalla mia bocca per continuare a baciare il collo, fino ad arrivare all'ombellico, senza che io me ne accorgo mi sfila l'intimo per dare il lascia passare alla sua lingua, che senza pensarci due secondi, infila nelle mie intimità, per il gesto improvviso mi sfugge un gemito e sprofondo le dita nei suoi capelli morbidi

continua così fino a farmi quasi venire, perché si blocca per riprendermi a baciare mentre in modo frenetico lo aiuto a slacciare la cintura, capovolgo la situazione con un gesto veloce e percorro con le labbra i suoi addominali per poi arrivare alla sua erezione scoperta

la prendo con una mano, cosa che causa in lui degli ansimi e mi ritengo soddisfatta per l'effetto che gli provoco, lo metto in bocca iniziando a fare sù e giù con la testa, accompagnata dalla sue mani sui miei capelli, capisco che sta per venire perché mi stacca da lui ricapovolgendo la situazione, mi bacia ancora e ancora in modo frenetico e passionale mentre ad un certo punto entra dentro di me e ogni sua spinta è sempre più forte e piacevole, i nostri gemiti riempiono l'intero appartamento ma a volte vengono soffocati dai baci

veniamo insieme, come sempre, entrambi ansimanti, si mette affianco a me circondandomi con il braccio lasciandomi così, posizionare la testa nel suo petto

non riesco a trattenere un sorriso, ma per fortuna non riesce a vederlo, quando mi stringe ancora più forte

non è stato come le altre volte, ma c'è stato qualcosa di diverso, solo....non so cosa o magari ho paura di saperlo

My best nightmare ||Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora