Capitolo 10 - blackmail

582 25 1
                                    

Un raggio di sole mi attraversa il viso facendomi svegliare, non mi ricordo niente della sera prima, so solo che mi sta esplodendo la testa

Apro gli occhi e li spalanco del tutto quando capisco e vedo la persona sdraiata accanto a me

<come ci sono finita qui?> dico perplessa mettendomi seduta e notando anche che indosso una maglietta intrisa del suo profumo

<con i piedi o meglio con i miei piedi, visto che tu non riuscivi manco a camminare> risponde ancora con gli occhi chiusi e la sua voce ancora più profonda e roca essendosi svegliato da poco

Sinceramente ho paura di ricordami quello che è successo date le circostanze.... Ero nel SUO letto, con la SUA maglietta e LUI sdraiato con me

<tranquilla non abbiamo fatto niente> si stiracchia per poi alzarsi mostrando il suo corpo nudo coperto solo da dei boxer

come cazzo fa a sapere che pensavo proprio a quello

<Mya e Chloe?> mi ricordo di loro due

<ho chiesto a Luois di passare a prenderle per lasciarle a casa, erano pure loro troppo ubriache per guidare> spiega mentre si mette una camicia a quadri e dei pantaloni neri sopra i boxer con delle vans, per poi sedersi di nuovo vicino a me, ancora senza forze per alzarmi

<perché non mi hai lasciata a casa mia?> mi massaggio le tempie, sento come se tanti piccoli umpalumpa mi martellano il cervello

<forse perché non so dove abiti e poi casa mia era vicina, anche un grazie basterebbe> alza e abbassa le braccia

sbuffo alzandomi finalmente dal letto per andarmi a vestire, ma ovviamente ho solo il vestito dell'altra sera che puzza di alcol e probabilmente c'è pure del vomito

<mi prendo una tua tuta> vado verso la cabina armadio senza aspettare una sua risposta e prendo una tuta grigia mettendola subito, mi lascio la sua maglietta  ma il problema è che devo mettermi per forza le mie scarpe con il tacco perché ovviamente non posso mica usare le sue, in una mi entrerebbero 3 piedi

<si fai come se fossi a casa tua> colgo dell'ironia, mi fissa dal letto mentre io raccolgo le mie cose per andarmene correndo da un lato all'altro della stanza

<lo sto già facendo> cerco di prendere una scarpa da sotto il letto

<mi devi un favore comunque> mi guarda dritto negli occhi una volta risbucata fuori

<non ti ho mica chiesto io di portarmi qui> mi infilo i tacchi

<no, non per questo> ride come se sa che quello che dirà mi farà andare in bestia

<per cosa allora> roteo gli occhi fermandomi due secondi per guardarlo e studiare la sua espressione

<per non aver detto niente di quello che abbiamo fatto in quel bagno> sorride malizioso

<beh non ti ho chiesto manco quello> mi infastidisco ripensando a quel momento, cogliona tu che hai ceduto Alyssa

<però non ti sei opposta, quindi> alza le sopracciglia

alzo gli occhi al cielo <cosa vuoi?> mi arrendo, cosa che non faccio molto spesso per via del mio orgoglio, ma avrei fatto di tutto per non far sapere niente a Mya e a Chloe o a chiunque altro; anche perché che figura ci farei visto che sono quella che diceva: "io non cederei mai per uno come lui e bla bla bla"

<mmh vediamo fammici pensare> si porta un dito nel mento alzando lo sguardo verso l'alto, come per pensare a qualcosa che già sa <fino alla fine delle riprese... tu... dovrai venire ogni volta che dico io da me, senza proteste, io chiamo, tu vieni> impone i suoi occhi suoi miei, senza lasciare via di scampo al mio sguardo

My best nightmare ||Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora