My best nightmare ||Dylan O'brien

Capitolo 39 - cowboy emoji

Il nostro bacio si prolunga diventando sempre più intenso, sento e mi gusto il suo sapore con le labbra, mentre le sue mani si posizionano sui miei fianchi stringendomeli, per poi vagare sotto la mia maglietta, provocandomi mille brividi, che fanno accendere un fuoco dentro di me, una voglia di toccarlo per paura di perdermi anche un solo millimetro del suo corpo, come se temessi che ogni volta potesse essere l'ultima; un' irrefrenabile voglia di baciarlo e renderlo sempre un po' più mio.

Si stacca capovolgendo le posizioni, mettendosi lui sopra di me. Inizia una scia di baci che parte dalla mascella fino al collo, su cui si sofferma per farmi dei succhiotti. Sollevo leggermente la schiena dal letto per sfilarmi più facilmente la maglietta. Si sofferma a guardarmi con occhi ormai presi dall'eccitazione, occhi affamati, e non in modo selvaggio, affamati e in cerca di contatto, bisognoso di me e del mio corpo; finché non si decide a ritornare dalle mie labbra.

La sua bocca vaga sul mio corpo come se lo conoscesse a memoria, come quando spegni la luce della camera da letto e corri nel buio, sapendo già la strada, per arrivare nel morbido letto. Sfila l'intimo in modo frenetico, anche se odio il suo carattere egocentrico e narcisista, amo il suo modo di essere a letto. Ed è in momenti come questi che penso: come abbiamo fatto ad arrivare fino a qui?. Ma non c'è risposta, ed è giusto così. Non si può dare una risposta a tutto

Con la lingua inizia a giocare con le mie intimità, facendomi contrarre dal piacere sotto di lui. Lecca lentamente le labbra esterne, una lentezza che mi uccide e che mi fa desiderare sempre di più, fin quando non la entra dentro facendo movimenti circolari. Stringo i suoi capelli tra le mani, mentre la mia schiena si inarca automaticamente a causa dei suoi movimenti , gemo e sento il suo sorriso soddisfatto sulla mia pelle per la reazione che ho avuto.

Ritorna sopra, continuando a baciare la pancia e il petto, per poi le clavicole e il collo. <Voglio farti urlare il mio nome per tutta la notte. Sei fottutamente eccitante> sussura tra la foga di baci. Le sue parole, anche se non tanto alla mia portata, in una situazione diversa, o con una persona diversa mi avrebbero messo a disagio, in imbarazzo, invece con lui, è totalmente il contrario, mi provocano un leggero bruciore allo stomaco, di quelli piacevoli.

Capovolgo di nuovo la situazione <e tu fottutamente romantico> scoppio in una piccola risata, tralasciando intravedere dal tono il sarcasmo. Gli sfilo i boxer nel modo più veloce possibile non potendo più aspettare.

<amo quando vuoi comandare> ansima quelle parole. Riesco a rivolgergli un semplice sorriso prima di prendere il suo membro ormai duro e salirci sopra, facendolo entrare dentro di me. Inzio a muovermi accompagnata dalle sue mani sui miei fianchi.

Veniamo insieme, tra ansimi e gemiti. Sfiniti ci accasciamo l'uno di fianco all'altro, attorcigliandoci fra di noi e così ci addormentiamo con i respiri ancora affannati e i nostri corpi che si riscaldano a vicenda.

Un calore piacevole mi attraversa il viso, accompagnato da un bagliore, che mi fa aprire gli occhi per poi richiuderli subito dopo. Li apro leggermente per abituarmi alla luce. Mi volto guardando la persona che mi dorme accanto con un mezzo sorriso sofferente.

L'occhio mi cade accanto a lui, dove c'è il comodino, con sopra la sveglia che punta le 9.34. Mi ricordo dell'appuntamento con la dottoressa alle 10.30, così mi alzo per andarmi a fare una doccia.

Apro il rubinetto posizionandolo verso il colore blu, le doccie fredde di mattina sono qualcosa di spettacolare. Ti svegliano e ti fanno sentire vivo. Mi infilo nel box doccia, godendomi il fresco dell'acqua che scivola sul mio corpo facendomi rabbrividire.

Sento l'anta della doccia aprirsi, e una presenza entrare, ma non ci faccio molto caso, non apro nemmeno gli occhi avendo lo shampo sulla testa. Delle mani si posizionano sui miei fianchi e una bocca sul mio collo