Scusate per gli errori.
Capitolo 26
Beatrix's POV - Due Giorni Dopo
Tenere in cella dei ragazzi senza controllo come Malia ed Austin non era una buona idea; ieri sera hanno cercato di uscire dalla cripta neutralizzando i licantropi che li stavano controllando, ma per fortuna erano arrivati i soccorsi.
Mi sono svegliata con la casa vuota, ho setacciato ogni singolo angolo delle stanze ma pare che c'ero solo io, i miei erano ancora in Virginia e non so proprio dove sia finito Zack. Se, se ne fosse andato senza salutarmi l'avrei riconcorso dietro per prenderlo dalla coda. Non gli piacevano molto gli addii.
Non sapendo che fare, vado a passeggiare nel bosco di New Orleans per poi andare nella cripta per vedere come stavano i ragazzi.
Mentre cammino il mio cellulare vibra, m'era arrivato un messaggio,
Se pensi di liberare i ragazzi, fermati.
Era stato mandato da un numero sconosciuto il che mi fa ruotare attorme a me stando nella foresta, forse qualcuno mi stava osservando. Un forte vento freddo mi viene addosso, guardo di nuovo intorno ma non sento niente.
Toby mi ha insegnato che un lupo solitario non ce l'ha fa da solo, quindi meglio filarsela in situazioni del genere. Cambio strada e mi dirigo verso la città, era ora che mi facessi un giro a New Orleans.
Ero contraria al trasloco, ma mia mia madre mi ha preso per i capelli e portata qui. E' una bellissima città, ma con i suoi segreti. Sarà difficile fare conoscenza.
«Mamma, mamma voglio quel palloncino. Me lo puoi prendere?» un bambino era corso ad un signore che vendeva i palloncini nel parco, li sentivo dall'entrata del centro commerciale.
I suoi occhi stavano pregando sua madre ad avere quello che voleva, m'era scappato un sorriso pensando che presto anche Malia dovrà affrontare queste cose.
Una macchina s'era parcheggiato davanti a me ed il rgazzo che lo guidava era uscito «Scusi signorina sa dov'è la foresta?» aveva dei bellissimi occhi color nocciola. Per un po' sono rimasta a guardarlo, ma quando mi accorgo che stava aspettando una risposta ritorno al mondo dei vivi.
«Ahm» faccio un sospiro «Ritorni indietro e prenda il viale a sinistra, vada dritto e sarete nella foresta» scuoto la testa per il linguaggio che ho usato, gli avevo dato del lei.
Il ragazzo mi sorride rimettendosi i suoi occhiali da sole «Lei è?» chiede.
«Beatrix!» esclamo porgendo la mia mano, lui la stringe «Lei?» chiedo.
«Collin, piacere Beatrix» mi sorride e ritorna nella sua macchina.
«Piacere mio» bisbiglio e sorrido, era veramente carino.
Quando vedo che se ne va decido di entrare nel centro commerciale. Mentre cammino per i negozi penso come mai un ragazzo carino com lui vorrebbe andare in una foresta inquietante, beh, non molto, lo era più quella della Virginia e forse quella di Beacon Hills è peggio...
Mi accorgo di un tenero bambino seduto su una panchina dentro il centro commerciale mangiare un gelato, tanto tenero. Pian piano mi avvicino e lo saluto.
«Hey piccolino» non sapevo di cosa stavo facendo, i suoi genitori mi prenderanno per pazza se mi vedessero, ma non riuscivo a stargli lontana. Era come se lui fosse una calamita ed io un pezzo di metallo.
Mi siedo vicino a lui che continuava a mangiare il suo gelato, non aveva paura di chi io fossi, lui si preoccupava più a divorare il suo gelato.
«Come ti chiami?» gli chiedo facendo una vocina dolce, intorno a lui non vedevo nessuno, non sapevo dove i suoi fossero. Ma come potevano lasciarlo da solo!
Il bambino non risponde «Hey piccolino» lo guardo in faccia, aveva un volto familiare «Dov'è papà?» chiedo, ma lui non risponde nemmeno «Mamma?» continuo con le domande.
Il bambino si ferma a mangiare e mi osserva «Mammina combatte il male» dice con una voce sensibile, le sue parole mi fecero sorridere.
«Perchè sei da solo?» gli chiedo.
«Papà mi sta comprando qualcosa» dice lui sorridendo, ero felice che finalmente stava rispondendo alle mie domande.
«Come mai ti ha lasciato solo? Poteva portarti con lui»
«Mi sta comprando un regalo, ed i regali non si possono vedere senza essere prima incartati» da una leccata al suo cono «Poi nessuno potrà farmi del male, io-»
«Blake!» il bambino non finisce la frase perchè un ragazzo gli si era avvicinato per prenderlo in braccio, forse suo fratello essendo un po' giovane.
Lo guardo «Scusami, era solo quindi-»
«Tranquilla. E grazie» si gira e se ne va con il bambino, Blake.
«Ciao signorina è stato un piacere» in braccio al ragazzo, il bambino mi saluta.
Sorrido vedendolo scuotere la sua manina, mi risiedo sulla panchina, ma mi accorgo che Blake aveva lasciato la sua felpa. La prendo, era morbida e piccola. Mi alzo e li raggiungo subito, erano già fuori.
«Hey! Scusami» il ragazzo si ferma «Questa dovrebbe essere tua, Blake» porgo la felpa e lui sorride.
«Grazie...» mette a terra Blake
«Bea!» esclamo pensando che volesse sapere il mio nome.
«Papà la signorina è veramente simpatica!» dice Blake guardandoci dalla sua bassa statura.
Ci mettiamo a ridere, «Grazie Bea. Io sono Nathan» proge la mano ed la stringo.
Mi vedrà la faccia strana, confusa, sorpresa e tutte le altre espressioni strane. «Nathan? Nathan Freid?» guardo il bambino poi di nuovo lui.
Anche la sua faccia era sorpresa «Si?» scuote la testa confusa, riprende Blake in braccio «Senti forse dovrei andare-» si mette a camminare. ma io lo seguo.
«Hey! Nate, senti» cerco di velocizzare i miei passi «Se credi che sia un pericolo per voi, no non lo sono» lui continuava a camminare «Nate, sono un'amica di Malia!» affermo e lui finalmente si ferma guardandomi.
«Lei conosce la mamma!» esclama Blake
«Sì piccoletto. Ecco perchè mi sembravi familiare, assomigli a tua madre» gli tocco la guancia.
«E' in città?» chiedo Nate.
«In un certo senso...» rispondo.
Ci sediamo al parco, volevo essere aggiornata di più sulla loro relazione.
«Dov'è mamma?» chiede Blake
«Presto la incontrerai» gli assicuro, mi volto verso Nate «Allora, Nathan, perchè non torni in Virginia?»
Stava accarezzando la testolina di suo figlio «Lo farò»
**FINE CAPITOLO**
E finalmente ecco Nathan, migliore amico di Austin e Zack, nonchè ex-ragazzo di Malia.
Spero vi sia piaciuto! Mancano pochi capitoli, e finisco il libro, ma come ho detto ci sarà un sequel!
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Werewolf Pack (Project)
FanfictionIn poco tempo le vite di alcuni ragazzi adolescenti cambiano all'arrivo della verità; non potevano più far finta che fossero normali come tutti gli altri. Fra addii, segreti nascosti, paure... riusciranno a formare il loro branco? || Ispirato a: T...