Pov. Marybelle
Sono passate due settimane da quando sono uscita dall'ospedale e dopo aver passato questi giorni in infermeria torno nella mia stanza.
Oggi visto che mi sento meglio ho deciso di andare a lezione e con la fortuna che ho la prima persona che vedrò questa mattina sarà proprio lui.
Anche ieri l'ho visto, di sfuggita mi è passato davanti con non scialans come se io non esistessi non ha nemmeno esitato a guardarmi.
Dopo essermi vestita e aver fatto colazione mi dirigo verso l'aula ancora vuota quando entro.
Tiro fuori tutti i libri e mi siedo, vado a pagina 328 ed inizio a leggere una poesia così da non pensare ad altro, a mano a mano la classe si riempie e arriva lui.
Non voglio guardarlo in faccia non mi va, solo averlo in questa stanza mi fa male, lo odio con tutto il cuore, come può avermi fatto quella cosa, cosa ho fatto di male? E lui il problema, oltre ad avere una fidanzata gioca con i miei sentimenti.
Okay sarò piccola ma questo non gli da il diritto di trattarmi cosi come se fossi un giocattolo.
"Wenders?" Sento il mio cognome, e con voce lieve dico quel presente che a momenti non riesce nemmeno ad uscirmi. Non mi va proprio di stare qui, mi viene da piangere per la rabbia e il dolore che sento.
"Allora ragazze oggi farete un tema. La traccia è questa." Dice per poi scrivere la traccia sulla lavagna.
< Descrivi la felicità >
Descrivere la felicità, beh più che quello potrei descrivergli il dolore, la rabbia, il disgusto.
La felicità, una parola composta da otto lettere, c'è mai stato un momento felice nella mia vita? Beh forse prima che mia madre morisse e quando conobbi lui... il Professor Styles.
Una felicità durata troppo poco, per una volta nella vita vorrei esserlo davvero e vorrei che durasse tanto...
Scrivo un pò cosa mi dice il mio pensiero, tre facciate e mezzo di foglio protocollo gli basteranno noh.
Scrivo la frase finale e aspetto che le altre finiscano, non consegno, lo farò con le altre non mi va di alzarmi.
Dopo un paio di minuti vedo alcune delle mie compagne alzarsi per consegnare il loro compito e faccio lo stesso.
"Per oggi potete andare ci vediamo domani." Dice lui.
Dopo le sue parole ci alziamo tutte e e ci dirigiamo verso l'uscita.
"Wenders.. tu rimani." Dice, io mi blocco sul mio posto, non voglio rimanere qui da sola con lui è già straziante il fatto che me lo sia dovuta subire per due ore.
Faccio un gran respiro e mi giro verso di lui.
"Vieni qui."
Mi avvicino alla cattedra e mi fermo davanti a lui guardandolo con un sopracciglio alzato, sto zitta non dico nulla, aspetto che parli.
Pov. Harry
Non so da dove iniziare, l'unica cosa che vorrei fare è abbracciarla e non lasciarla mai più.
Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lei.
"Scusami - dico sinceramente.-, so che questo non potrebbe cambiare le cose ma...vederti così mi fa stare male e sapere di essere la causa del tuo malessere mi fa sentire peggio. Io non avrei mai voluto fare ciò che ho fatto ma in quel momento ero fuori di me. Non volevo che tu sapessi di lei prima che decidessi di dirtelo io e il fatto che tu abbia frugato nelle mie cose mi ha dato fastidio e so che quello che hai fatto tu è niente in confronto a ciò che ho fatto io ma davvero... perdonami. Io ci tengo a te in una maniera che tu non puoi capire, scusami scusami scusami." Dico sentendo le mie guance bagnarsi dalle lacrime.
"Ha finito?" Dice lei con lo sguardo abbassato.
"Si." Dico per poi avvicinarmi un pò di più e provare a prendere una sua mano ma lei si allontana per poi andarsene.
"Mar.." Non finisco nemmeno di chiamarla che già se n'è andata.
N/A: Scusate tantissimoooooooo per questo enorme ritardo ma ecco a voi il capito.
Spero vi sia piaciuto e nulla ci vediamo al prossimo.
Aggiorno a 200 like e 100 commenti.
Ciao ciao bellezze.
All the love Ekry.xx