Di notte la ragazza si sveglia alle 3 per colpa di un incubo e non volendo stare a letto decide di fare un giro per il collegio anche se sa benissimo che è vietato, e che se dovesse essere scoperta verrebbe messa in punizione; mentre si incammina nel grande nel grande corridoio intravede una figura alta affacciata ad una finestra di una stanza la paura la assale e appena si gira per andare via e tornare nella sua stanza sbatte contro qualcuno e cade facendo fuoriuscire un urletto, colui che si trova davanti a lei la prende e la fa alzare per poi tapparle la bocca e trascinarla con se lontano dalla figura che appena sentito il rumore va verso la porta per vedere chi è ma ormai è troppo tardi.Marybelle è molto spaventata adesso le sarebbe costata una punizione e in chissà cosa sosteneva, non si è mai messa nei guai , all'improvviso viene trascinata in una stanza e dopodiché viene chiusa Marybelle trema dalla paura ma appena si accende la luce si calma vedendo la figura davanti a se.
"Marybelle sai che non si può girare per il collegio di notte, se ti avesse trovato qualcun'altro avresti passato una brutta nottata." la ragazza abbassa lo sguardo verso le sue pantofole.
"Mi scusi, vado subito nella mia stanza." dice per poi incamminarsi verso la porta, ma lui la blocca.
"Io non ti ho mica detto di andartene, rimani qui." dice lui dolcemente, lei sorride per poi annuire, la stanza del professore è molto più grande di quella che condivide con le sue compagne.
"Signore?" lo chiama.
"Dimmi."
"Posso farle una domanda?"
"Solo se mi chiami Harry."
"Ma signore."
"Niente ma, io voglio che mi chiami Harry quando siamo soli."
"Io non ci riesco."
"Perché?"
"Perché il mio papino mi ha detto che chiamare una persona più grande per nome è maleducato."
"Ripetilo."
"Cosa?"
"Quello che hai detto."
"Il mio papino mi ha.."
"Quello ripeti quella parola."
"Papino?"
"Si piccola."