||Defenceless 2|| Hyunlix

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Per Felix, il periodo subito dopo aver scoperto di Hyunjin fu veramente orribile. Per quasi due settimane non ne volle sapere di uscire di casa e smetterla di piangere, allo stesso tempo però sapeva di non potersi permettere il lusso di mostrarsi debole. Ovviamente dopo che Jisung era scappato con Minho, era diventato lui il capo della squadra e come capo aveva delle responsabilità.
Jeongin gli fu molto vicino e lo aiutò a uscire nuovamente da casa, con il suo sorriso gentile e la sua dolcezza infinita.
Decise di riprendere in mano la sua vita, o almeno provarci, non tanto per se stesso, ma per la squadra e le persone che avrebbe potuto aiutare. Aiutare gli altri lo aveva sempre fatto sentire meno inutile e risolvere i casi lo rendeva felice e fiero del suo lavoro.

Una parte di lui non riusciva ancora a credere che la persona a cui aveva iniziato a donare tutto se stesso in realtà lo avesse raggirato fin dall'inizio. Si sentiva così stupido e debole e nonostante ciò Hyunjin gli mancava ogni giorno, ogni momento.
Lo rivedeva in ogni cosa e si odiava per questo.
Lo vedeva mentre gli cucinava qualcosa con il grembiule rosa che tanto amava fargli indossare ed i capelli legati, lo vedeva nel divano mentre guardava documentari su persone assassinate, lo immaginava sul letto con la schiena appoggiata alla testiera mentre lo guardava e sentiva ancora il suo odore nella felpa nera che aveva dimenticato andando via di corsa dopo che Felix gli aveva detto di non farsi più vedere.
A volte il biondo se la metteva ancora, gli arrivava sotto le ginocchia e le maniche erano così lunghe da non lasciare neanche intravedere le dita, ma in quel modo si sentiva un po' meglio, come se quel grande peso che sentiva sul petto si alleviasse leggermente.

Con il passare delle settimane, ci fece l'abitudine, ricominciò a sorridere, ma mai spensieratamente come faceva prima, tranne quando Jisung e Minho lo contattavano tramite un apparecchio speciale modificato da Jeongin che non li avrebbe fatti rintracciare.
Nonostante i suoi miglioramenti dell'umore, non smetteva di pensare al moro, ma si imponeva di lasciarlo in un piccolo angolino della sua mente, provando a distrarsi con la risoluzione dei casi e la presenza delle altre persone, quando però si trovava solo in casa, tra le pareti che per mesi aveva condiviso con lui, tutti i suoi sforzi venivano gettati al vento.

Fu veramente complicato per il biondo imparare a sparare, ma si impegnò con tutto se stesso. Aveva lezione al poligono tre volte alla settimana, con un insegnante che, grazie al cielo aveva molta più pazienza degli istruttori in accademia e lo seguì passo per passo, fino a quando riuscì a prendere il bersaglio per la prima volta. Da quella volta migliorò sempre di più, non si poteva sicuramente dire che fosse un cecchino provetto, ma colpiva sempre il bersaglio nel 8/9 e talvolta anche il 10.
Spesso si fermava a pensare che gli sarebbe piaciuto fare vedere dal vivo a Jisung i suoi miglioramenti, gli mancava da morire, nonostante lo chiamasse quasi tutti i giorni e fosse incredibilmente felice di sentirlo così euforico nel raccontagli della sua nuova vita in Europa con Minho. Aveva addirittura fatto il testimone via streaming delle loro nozze, ovviamente si commosse e pianse come un bambino facendo ridere i suoi amici.
Ogni tanto Minho provava a tirar fuori l'argomento Hyunjin, ma sia Jisung che Felix lo zittivano subito.
Felix non riusciva a comprendere perché Minho non ce l'avesse con il corvino, in fin dei conti avrebbe fatto uccidere anche lui che oltre a essere il suo capo era anche una persona che conosceva da anni, un suo amico.

Sospirò scacciando via quei pensieri dalla propria mente e concentrandosi sul mirino. Il colpo partì e il proiettile colpì il limite tra il 9 e il 10.
"Stai migliorando sempre di più, dovresti provare a sparare sui manichini" lo raggiunse da dietro il suo istruttore.
Felix annuì,sapendo che non lo avrebbe fatto, non vedeva l'ora di finire quelle lezioni, odiava sparare, a lui piaceva essere quello dietro la risoluzione del caso e non quello armato che andava a catturare il criminale, ma sapeva di averne bisogno, anche per prevenire un altro attacco come quello della lista.