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Felix aprì gli occhi ricordando tutto quello che era successo.
Si guardò di nuovo intorno, non era cambiato nulla, solo che sta volta era solo in quella stanza.
Il collo non se lo sentiva più da quanto gli faceva male e le catene ai polsi erano così strette da impedire la normale circolazione del sangue, facendo in modo che le sue mani oltre che a prudere e far male, fossero rosse, gonfie e difficili da muovere.
Sapeva cosa stava succedendo, e stranamente, più che la paura, il sentimento che lo dominava era la rabbia.
Non era mai stata una persona molto rancorosa o irascibile, ma questa volta era diverso.
Questa volta, quell'uomo aveva fatto del male e ucciso persone che non doveva toccare.
Hyunjin, sua madre, la sorella del moro.
No, quell'uomo doveva soffrire così tanto per quello che aveva fatto.
Ma era lui? O qualche suo scagnozzo?
Di questo Felix non poteva averne la certezza.

Provò a muovere un po' le braccia, ma le catene erano troppo strette.
La sue mentre andò a Hyunjin.
Stava bene vero?
I suoi pensieri furono interrotti dalla porta che si aprì di scatto.
"Oh finalmente ti sei svegliato" disse l'uomo che aveva già visto.
"Sei Do Yoon" disse il biondo guardandolo in faccia, non aveva più dubbi fosse lui, il suo sesto senso glielo urlava.
"Bingo" rise lui.
"Cosa stracazzo vuoi? Lascia in pace Hyunjin stronzo!" Si sporse un pò provando ad alzarsi, ferendosi i polsi, chiuse un occhio per il dolore.
"Calmati principessina o non avrai più le mani" disse semplicemente avvicinandosi a lui per prendergli i capelli.
Felix non si trattenne e gli diede una testata sul naso, facendolo sanguinare.
"Figlio di puttana" gli riprese la testa per sbatterlo contro il muro.
"Cosa cazzo vuoi da lui?" Disse alzandosi di nuovo per quanto gli era possibile.
"Come sei aggressivo, non sembravi così" incrociò le braccia con fare schifato.
Felix aveva le fiamme negli occhi e se gli sguardi potessero uccidere Do Yoon sarebbe stato già sotto terra.
"Non sei nella posizione di essere così sfacciato sai?" Si abbassò in modo da essere alla sua stessa altezza.
Il biondo gli sputò in viso e l'uomo gli diede uno schiaffo così forte da farlo cadere di nuovo. I suoi polsi iniziarono a sanguinare per quel movimento brusco del ferro contro la sua pelle.
"Devi marcire mangiato dai lupi" sussurrò alzandosi piano.
Do Yoon roteò gli occhi.
"Sei così infantile" disse spazientito "cosa ci trova Hyunjin in te"
"Non nominarlo!" Gli urlò il biondo.
L'uomo sbuffò.
"Placati un pò, ci vediamo dopo" gli disse prima di uscire, Felix guardò nella direzione della porta, erano delle scale, probabilmente di una sorta di cantina.
Uscire da lì da solo sarebbe stato davvero difficile.
Si morse il labbro, gli veniva da piangere per le forti sensazioni che provava.
Aveva paura, era arrabbiato e voleva vedere Hyunjin per sapere se stesse bene.
L'unica cosa che lo faceva sentire leggermente meglio era che c'era lui sta volta e non il moro.
Non gli avrebbe più fatto del male fino a quando Felix avrebbe inalato l'ultimo respiro.
-
-

"Hyunjin!" Il rosso urlò catturando subito la sua attenzione "l'ho trovata, ho trovato la macchina" disse indicando lo schermo.
Il moro lesse dove si trovava e prese le chiavi della macchina, mentre Changbin e Lisa lo seguivano.
"Non so se vi conviene venire" disse aprendo lo sportello della macchina "non userò metodi che i vostri occhi delicati apprezzano" disse entrando, nonostante ciò entrambi salirono in macchina.
E Hyunjin partì sgommando.

Non rispettò nessun limite di velocità e Lisa dovette tenersi per non cadere su Changbin tutto il tempo, ma come biasimarlo? Hyunjin ormai era fuori controllo.
Arrivarono all'indirizzo che gli aveva dato Jeongin e videro subito la macchina parcheggiata fuori dal garage.
Hyunjin strinse i pugni e con le proprie chiavi della macchina fece una riga enorme sul parabrezza.
"Hyunjin..." provò a dire Lisa, ma Changbin le prese il braccio facendo di no con la testa.
"Sappiate che non ho intenzione di bussare" disse a denti stretti e il fotografo alzò le spalle.
"Hyunjin, hai via libera"
Il moro fece un mezzo sorriso e si diresse verso la porta, prendendo la rincorsa per poi sfondarla con la spalla.
"Siamo della polizia!" Urlò Lisa.
E Hyunjin si precipitò dentro, trovando una persona a terra rannicchiata con le mani dietro la nuca.
Il moro lo prese con violenza da dietro la maglia e lo intrappolò contro il muro facendogli sbattere forte la schiena.
"Ora, se vuoi avere ancora tutte le dita, dimmi perché cazzo hai rapito Lee Felix" disse con i denti stretti.
"I-io..." era terrorizzato, e faceva bene ad esserlo, probabilmente Hyunjin in quelle condizioni avrebbe spaventato chiunque.
"Aspetta, dovremmo prima capire se effettivamente è stato lui" sussurrò Lisa.

"Io... non sapevo chi fosse" disse semplicemente l'uomo
Hyunjin lo strinse ancora di più.
"Spiega bastardo"
"La paga era buona ed ero al verde, avevo molti debiti..." Hyunjin lo lasciò, ma continuava a guardarlo come se stesse per ucciderlo.
"Cosa- cazzo-hai-fatto" scandì il moro.
"Ho solo preso il ragazzo... e l'ho consegnato... era vivo ... solo sedato fino a quando l'ho visto l'ultima volta" disse veloce in preda al panico.
Hyunjin strinse i denti.
"A chi lo hai consegnato?"
"N-non lo so"
Gli diede un pugno facendo urlare Lisa, Changbin le strinse la mano.
"Non mi piace quella frase" ringhiò "devi pure avere una qualche indicazione"
"Ho... ho u-un numero"
"E ti ci voleva così tanto a dirlo?" Lo spinse di nuovo contro il muro, rovistando nelle sue tasche e prendendo il suo telefono.
"Sbloccalo" ordinò.
L'uomo con le mani che tremavano lo fece.
Hyunjin tirò il telefono a Changbin che lo prese al volo.
"Mandatelo al rosso"
Il fotografo annuì e lui e Lisa si incamminarono verso la macchina.
L'uomo tremava contro il muro.
"Ti va di lusso che ho da fare e che ho smesso di fare certe cose..." disse prima di dargli una testata in bocca "o saresti morto" finì prima di camminare via velocemente. Lasciando l'uomo a tremare come una foglia dentro casa sua.
-
-

Era notte ormai quando Changbin impose a Lisa di tornare a casa per riposarsi un po', erano tutti sotto stress e dal punto di vista pratico loro due non sarebbero serviti a molto al momento e in caso contrario li avrebbero chiamati, quindi decise di portarla a casa sua.

"Potevamo restare" disse lei stropicciandosi gli occhi all'ingresso
"Non ti reggi neanche in piedi" la guardò stringendole la vita per aiutarla a camminare.
"È solo che..."
"Jeongin sta facendo tutto il possibile e Hyunjin sta cercando di capire dove può essere quel mostro, davvero Lis, noi non siamo d'aiuto... e poi Hyunjin mi vuole ancora morto, si vede"
"Puoi biasimarlo?" Sbadigliò buttandosi sul divano.
"Mi stai incolpando anche tu?" Chiese ferito.
"Certo che no" gli fece segno di sedersi vicino a lei "ma pensa a come deve sentirsi"
Changbin annuì.
Anche lui era spaventato, ma era sicuro che il dolore di Hyunjin fosse infinitamente più forte.
"Lo stesso figlio di puttana che ha rapito te, rapisce anche il tuo ragazzo, ti senti responsabile e visto che sai come ci si sente, stai ancora peggio" disse lei appoggiandosi alla spalla del ragazzo.
"Felix è davvero forte sai?" Sorrise guardandola "quando stavamo affrontando i casi dei cadaveri squartati l'anno scorso, lui è riuscito a chiamare Jeongin mentre lo stavano inseguendo e nonostante fosse messo male, ha lottato fino ad essersi svegliato" ricordò.
"Deve essere stato orrendo"
Changbin annuì.
"Hyunjin gli donò un rene per dargli delle speranze di vita"
Lisa sorrise "quesi due sono davvero fatti per stare insieme, che un pezzo di Hyunjin che vivrà per sempre dentro Felix, cosa c'è di più romantico di così?"
Changbin alzò le spalle.
"Non lo so, ma ricordo che quel giorno, nonostante lo odiassi, mi piacque un po' di più, era così felice di poterlo aiutare, si vedeva benissimo"
"Sono innamorati" commentò la mora.

Changbin le prese la mano accarezzandola.
"Scusa se non mi sono accorto prima di quanto tu fossi... giusta per me" disse.
Lei si alzò dalla sua spalla.
"Che stai dicendo Bin?"
"Solo che è così, sei la persona che mi capisce meglio, quella che c'è sempre quando ho bisogno"
"Non fare lo sdolcinato" gli diede un colpetto lei "se sei cieco non è colpa tua"
Lui ridacchiò.
"Quando questa storia sarà finita, ti chiederò per bene di essere la mia ragazza" gli diede un bacio tra i capelli.
"Bin?"
"Mh?"
"Non sai quello che può succedere nel frattempo, non sprecare momenti" disse lei.
"Cosa..."
"Bin vuoi essere il mio ragazzo?" Chiese con un mezzo sorriso.
Lui sbattè le palpebre un po' confuso.
"S-si certo"
Lei gli prese il colletto e lo baciò.
"Sei tutta matta tu" rise il fotografo.
"Ah bhe che sarà mai"
Changbin se la strinse  al petto.
"Dovremmo dormire vero? Chissà se ci riusciremo più avanti"
Lei annuì e neanche dieci minuti che entrambi dormivano uno abbracciato all'altro, provando a non pensare per qualche ora a tutto quello che stava succedendo intorno a loro.

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||Defenceless 2|| HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora