||Defenceless 2|| Hyunlix

37

Hyunjin stava tornando a casa, un po' barcollante e zuppo di sangue non suo, con la ricompensa del suo lavoro in tasca.
Si era quasi dimenticato di quanto si guadagnasse bene torturando le persone.
Sapeva di aver sbagliato ed era anche intenzionato a smettere, non voleva deludere Felix, anche se lo aveva già fatto probabilmente.
Era stato un momento di debolezza che però gli aveva fatto capire davvero che non voleva essere così.
Si sarebbe trovato un vero lavoro e sarebbe diventato davvero una persona migliore, non una che alla prima difficoltà faceva cose illegali per sfogarsi.

Una volta fuori dalla porta di casa, sentì solo gli abbai quasi assillanti di Kkami.
"Ei piccola cosa c'è?" Borbottò stanco.
Aprì la porta, ma lei voleva uscire per forza, continuando ad abbaiare.
Il moro si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcuno, ma niente.

Kkami gli salto le gambe, correndo fino a dei piccoli cespugli nel viale dell'entrata, tornando poi da Hyunjin con una scarpa in bocca, posandola si piedi del padrone e continuando ad abbaiare.
Anche prima di prenderla in mano, Hyunjin sapeva già a chi appartenesse quella scarpa.
"Cosa ci fa qui?" Sussurrò.
Prese il telefono che era spento e lo riaccese, trovando un infinità di chiamate da parte del biondo.
Compose subito il suo numero, ma partiva la segreteria telefonica.
Ebbe subito un cattivo presentimento.
Fece entrare di nuovo il cane dentro casa e si precipitò verso la macchina accendendo il motore.

Controllò prima a casa del poliziotto, avendo ancora le chiavi, ma niente.
Si tirò i capelli in una vera e propria crisi di panico.
"La stazione..." corse via sbattendo la porta dietro di se.

Una volta arrivato davanti alla stazione bussò come un pazzo fino a quando Jeongin non gli aprì.
"Oddio cosa..." notò le condizioni desiderabili del moro.
"Dimmi che Felix è qui" disse quasi supplicando.
"Che succede?" Arrivò Lisa.
"Non c'è?" Chiese ancora sull'orlo di un esaurimento nervoso.
"N-no..." rispose Jeongin...
"Oddio"
Hyunjin si spinse forte i palmi contro gli occhi, quasi a farsi male, iniziando a realizzare che non fosse un sogno e che c'era davvero qualcosa di sbagliato.
"Cosa..."
Hyunjin riconobbe la voce e alzò lo sguardo fulmineo verso Changbin.
"Ti ucciderei porca troia... ma non sei la mia priorità ora"
"Che è successo? Dov'è Felix?" Chiese Jeongin.
Hyunjin sussultò inspirando.
"N-non lo so..." prese da sotto il cappotto la scarpa "ho trovato questa davanti casa mia..." deglutii.
Tutti sussultarono e Jeongin si mise le mani davanti alla bocca.
"Cosa facciamo ora?" Chiese Lisa.

Hyunjin stette dei minuti interi in silenzio, abbassandosi sulle ginocchia e dondolandosi avanti e indietro tormentandosi le mani, facendoci uscire sangue.

"Cosa ha fatto ieri?" Chiese provando a connettere i pensieri.
Doveva trovarlo.
"È-è rimasto fino a dopo l'orario per... per non so cosa, ma è tutto come l'ha lasciato lui"
Hyunjin scattò in piedi e corse nell'ufficio del biondo, trovando tutti i fascicoli aperti che stava guardando.
Gli altri lo seguirono da dietro, nessuno gli disse di non guardare i fascicoli, tutti sapevano che solo Hyunjin poteva davvero capire cosa passasse per la testa di Felix.

Hyunjin passò lo sguardo tra i vari fogli, trovando dei vari post-it e delle varie note.
Ciò che catturò la sua attenzione, fu il suo fascicolo lì, aperto, nell'immagine della casa dove lo aveva rinchiuso Do Yoon.
"Cosa stava facendo..." chiese a nessuno in particolare "questo non dovrebbe essere qui..."
"Forse è una coincidenza..." disse Jeongin.
"Mai sottovalutare una coincidenza" dissero gli altri tre insieme citando Felix.
"Mi fido di tutto quello che fa, se questo fascicolo è qui, non è un caso" continuò Hyunjin.
"Che fascicolo è?" Chiese Changbin.
Hyunjin strinse i pugni e lo notarono tutti, ma non poteva. Non ora, Felix era chissà dove e aveva bisogno del suo aiuto, non poteva distrarsi.

Fece un respiro profondo.
"Il mio fascicolo" rispose sincero.
"Il tuo fascicolo?" Chiese Lisa non capendo.
"Si... e deve entrarci qualcosa... ma cosa..."
Desiderò essere intelligente come Felix per riuscire a capire gli indizi che gli aveva lasciato.