||Defenceless 2|| Hyunlix

22

Felix si svegliò solo sul letto.
Le lenzuola erano state cambiate e lui era lavato e aveva dei vestiti di Hyunjin addosso.
"Non mi sono accorto di nulla" disse a se stesso.
C'era un profumo incredibile provenire dal piano di sotto.
Provò ad alzarsi, ma un dolore enorme lo pervase.
Deglutì appoggiandosi al muro, provò a fare un altro passo, ma cadde per terra perché le gambe gli erano completamente cedute.

Hyunjin venne allarmato dal rumore e lo raggiunse in camera, trovandolo per terra, mentre provava ad alzarsi.
Si leccò le labbra e si abbassò prendendolo in braccio come un bambino.
"Scusa, è colpa mia" disse mentre scendeva le scale.
"È tutto okay" Felix gli baciò il collo.
Avevano sempre fatto sesso estremo, però mai come quella notte.
"Che ore sono?" Chiese stropicciandosi gli occhi.
Hyunjin lo poggiò sul divano, dandogli un bacio dolce.
"Sono le 14 e 40 circa" poi si allontanò.
"Dove vai?" Chiese il biondo un po' con tono di supplica.
"A finire di prepararti la colazione" lo baciò di nuovo "torno subito"

Dopo qualche minuto, il corvino tornò con due piatti pieni zeppi di pancakes con la nutella.
Felix sorrise come un bambino, sistemandosi meglio sul divano.
Hyunjin gli porse una pillola e un succo d'arancia appena spremuto.
"Prendi questa, starai meglio"
Felix lo fece e si strinse al suo petto.
"Non sentirti in colpa per favore" sussurrò contro il suo petto.
Hyunjin sospirò.
"Sei pieno di lividi, il tuo labbro è rotto e non riesci a camminare... sono un cazzo di mostro"
"Però sono stato da Dio sta notte Jinnie" gli accarezzò le mani "mi serve solo un po' di riposo" ridacchiò.
Hyunjin prese un pancake ricoperto di cioccolato e glielo portò alla bocca.
"Mangia principessa" gli baciò i capelli.
Felix diede un morso, come un bambino, sporcandosi il muso.
Hyunjin sorrise intenerito.
Felix prese un pancake e lo portò alla bocca del moro, il quale si lasciò imboccare, con gli occhi in quelli del biondo, per poi leccare il cioccolato dalle labbra dell'altro.
"Non posso ridurti così" disse strofinando la testa contro quella del più piccolo.
"Il mio corpo si abituerà" gli sorrise.
"Io non ti capisco... non ci riesco..." si accigliò il maggiore.
"Fammi sempre quello che ti senti di farmi e mi renderai felice" disse semplicemente "ieri alla fine ero esausto, te l'ho detto e tu sei andato piano, stando attento a non farmi del male"
"Ma..."
"Ma niente Jinnie, finiscila, non è colpa tua se il mio corpo fa schifo in resistenza" si lamentò mostrando le braccine.
"Ma se sei splendido cazzo, mi ecciti anche in pigiama" lo strinse a se.
Felix si mise sulle sue gambe sforzandosi un po'.
"Mi abbracci?" Chiese dolcemente.
Hyunjin lo strinse da dietro "tu come stai Hyunjinnie?" Gli chiese prendendo un pancake e dividendolo a metà, per darne un pezzo all'altro.
"Bene principessa" gli accarezzò i fianchi "non devi preoccuparti troppo, ora sto bene... grazie a te" gli baciò il collo.
"Vuoi andare al cimitero?" Chiese.
"Non oggi" sorrise il moro "oggi sono tutto per te. Ti faccio da cameriera" rise.

Felix accese la tv e misero un programma che piaceva a entrambi.
"Ti fa tanto male?" Chiese dopo un po' massaggiandogli le natiche, per poi farlo sdraiare sulle sue cosce, iniziando a fargli un massaggio alle gambe.
Felix si lasciò cullare dal tocco dolce di Hyunjin su di se.
Il biondo fece per mordersi il labbro, ma Hyunjin glielo impedii allungandosi e poggiando le labbra sulle sue.
"Si sta ancora rimarginando il taglio, mordi le mie" disse baciandolo.
Felix era quasi commosso da quella dolcezza e il suo stomaco era in subbuglio.
"Hyunjin" disse guardandolo.
"Mh?"
"Ti amo" gli baciò le labbra in modo dolce.
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"Ehi Lix buongiorno" lo salutò Jeongin "Oh Hyunjin, ci sei anche tu" salutò il moro, che gli fece un cenno col capo.
"Come mai è qui, di nuovo?" Borbottò Changbin.
"Binnie vorrei la smettessi di essere così con Hyunjin" disse il biondo senza guardarlo, prendendo dei fascicoli.
"È con me perché dopo, in pausa pranzo dobbiamo andare in un posto"
Hyunjin sorrise calorosamente, quando Felix lo difendeva, si sentiva amato e compreso.
"Sarà, comunque non è molto sicuro lo sai vero?"
"E tu lo sai che sono io il capo di questo posto?" Disse tranquillo "se io voglio che stia qui ci sta" disse sedendosi sulla propria scrivania.
Lo guardavano tutti sbigottiti.
"Non l'ho mai visto così" sussurrò Lisa.
"Io invece ho un fastidioso dejavu" roteò gli occhi il fotografo con il cuore in mille pezzi, per l'ennesima volta.