Per stare più comodi, Hyunjin sollevò Felix sul tavolo, mentre lui si posizionò tra le sue gambe.
Era una posizione così familiare, ma allo stesso tempo così nostalgica che gli fece scappare un sorriso malinconico.
Felix accorgendosene, gli portò una piccola mano alla guancia, accarezzandola con un sorriso dolce, aspettando che l'altro iniziasse il suo discorso.
"Io... ero il figlio di un collaboratore stretto del padre di Minho, quindi io e lui ci conoscevamo fin da piccoli, e spesso passavamo le giornate insieme, per questo si era instaurato un rapporto di amicizia, se così si può definire" iniziò a giocare con i capelli del più piccolo per distrarsi un po' "non ho mai raccontato questa storia a nessuno e a parte Minho, nessuno sa nulla di ciò" disse piano "La mia non era una famiglia proprio affettuosa. Mia madre è morta dandomi alla luce e mio padre non era in grado di prendersi cura di me e di mia sorella, che era più grande di me di due anni.
Fino a quando io avevo quattro anni e lei sei siamo sempre stati da soli tutto il tempo, ma io non mi ricordo bene ero troppo piccolo" fece un piccolo sorriso triste concentrandosi sui capelli morbidi dell'altro "un giorno io e mia sorella eravamo fuori casa per chissà quale ragione, forse stavamo facendo la spesa, fatto sta che ci trovò un uomo che a quanto pare era un rivale del padre di Minho e quindi anche di mio padre...
Voleva prenderci come ostaggi per far venire mio padre, ma a lui non importava nulla di noi e non venne mai" Felix ascoltava con la bocca schiusa, mentre già sentiva le lacrime che premevano per scendere nuovamente.
Hyunjin continuava a sorridere, ma il biondo sapeva che stava soffrendo molto per raccontargli quella storia, quindi si strinse un po' più al moro per fargli percepire il suo calore. Il messaggio arrivò chiaramente a Hyunjin, il quale lo abbracciò per poi baciargli il nasino perfetto.
Poi il corvino sospirò chiudendo gli occhi "siamo stati con lui insieme per almeno un anno. Eravamo legati quasi tutto il tempo e mangiavamo una volta ogni due/tre giorni, quando si ricordava.
Nel frattempo ci disse che nostro padre era morto, ma continuò a tenerci lì dentro... divertendosi per bene con entrambi... ci... ci stuprava costringendo l'altro a guardare e se per puro caso uno di noi chiudeva gli occhi per la scena, lui ci scopava un'altra volta, fino a quando non vedevamo ogni secondo di quel... di quella cosa"
"H-Hyunjin..." Felix aveva già iniziato a piangere.
"Per favore non piangere..." disse accarezzandogli il viso, per poi asciugargli le lacrime e poggiare la fronte su quella del biondo. "Fammi finire... se piangi non riuscirò a continuare" disse piano, con la voce leggermente tremolante.
Felix si impegnò con tutto se stesso per smettere di piangere, senza troppo successo, infatti si nascose nell'incavo del collo del più grande, provando a non fare rumore.
Hyunjin lo strinse e continuò il suo racconto "un giorno mi svegliai, trovando mia sorella morta. Aveva ematomi ovunque e probabilmente anche delle lesioni interne molto gravi, eppure fino all'ultimo si era presa cura di me" fece una piccola pausa "io fui costretto a restate lì, in quella stanza, con il cadavere di mia sorella fino a quando avevo sei anni, in un momento in cui non ero legato, lo colpii con una pietra in testa e scappai, ovviamente non è morto, non ero così forte da ucciderlo... scappai ma mi ero reso conto di non avere più niente e nessuno a cui importasse di me. Da quel momento tutta la mia vita fu incentrata sul trovare nuovamente quell'uomo e ucciderlo con le mie mani, inizialmente fino ai dodici anni circa ho fatto parte di una piccola gang di delinquenti, poi ho conosciuto un medico, che in realtà era un esperto di torture, l'ho assillato ogni santo giorno fino a quando non mi ha insegnato i punti più dolorosi e ogni modo possibile per far soffrire un ostaggio. Poi ho incontrato di nuovo Minho ed entrambi avevamo un obbiettivo abbastanza simile, quindi ci unimmo nuovamente" sospirò sollevando il volto di Felix che era ancora completamente rigato dalle lacrime, forse ancora più di prima e il suo corpo era scosso dai singhiozzi.
"Quanto sei sensibile principessa..." disse prima di baciarlo "comunque ti chiederai cosa c'entra questa storia con la lista. Semplicemente Chan, l'ha nominato davanti a me, sapeva ogni cosa e sapeva anche dove trovarlo... io ero disperato, non mi importava di nulla e quella sembrava l'occasione perfetta per fargliela pagare... ma io mi sono ritirato quando ti hanno fatto del male e non ho mai approfondito perché il gioco con valeva la candela, preferivo saperti al sicuro che vendicare me stesso"
Hyunjin finì di parlare e prese un lembo della sua manica per asciugare il viso del biondo "dovresti smetterla di piangere"
Felix ora capiva molte cose, come il fatto che a Hyunjin non importasse di nessuno e il perché aveva scelto di accettare la proposta di Chan.
"S-scusa se piango" mormorò il più piccolo.
"Non scusarti, sei bellissimo anche quando piangi, ma non devi dispiacerti per me, sto bene"
"C-come puoi stare bene? Non dire cavolate, al massimo fingi" disse stringendo le gambe intorno alla figura di Hyunjin.
"Forse fingere è diventata un'abitudine per così tanto tempo che non sento più niente. Non provavo più emozioni. Prima che il tuo visino lentigginoso comparisse nella mia vita"
Felix pianse sul petto di Hyunjin. Non riusciva a non immaginare tutte quelle cose orrende che aveva dovuto subire il moro e sapeva che la realtà senz'altro era ancora peggiore.
"Non voglio farti pena principessa" disse Hyunjin prendendogli nuovamente il viso tra le mani.
"Non mi fai pena, veramente. Anzi ti ammiro, sei diventato una persona forte e decisa, nonostante tutto o forse proprio per quello che è successo" disse il biondo riuscendo finalmente a far smettere di cadere le lacrime, sorridendogli un po'.
Hyunjin gli sorrise accarezzandolo dolcemente "Ecco perché la prima volta mi ero allontanato, avevo paura che tu distruggessi il mio equilibrio. Mi sentivo così indifeso davanti a te"
"Hyunjin" lo richiamò il biondo "con me puoi essere indifeso, giuro che proteggerò tutte le tue paure. Non vergognartene perché non ce n'è bisogno. È un po' come se anche tu avessi delle cicatrici, anche se non sono visibili" gli passò una mano tra i capelli sciogliendoglieli, sistemando l'elastico al polso e poi pettinandoglieli con le mani "tu dici sempre a me di non nasconderle perché fanno parte di me, e le hai accarezzate più volte per farmi sentire meglio" disse distogliendo lo sguardo. Istintivamente Hyunjin portò una mano sotto la maglia di Felix, massaggiandogli tutti i suoi punti deboli con delicatezza, facendogli chiudere gli occhi e sussultare, mentre respirava profondamente. "A-anche tu non dovresti nasconderle, e-e dovresti lasciare che io me ne prenda cura" disse riaprendo gli occhi.
Hyunjin si morse il labbro.
Una volta Minho gli aveva detto, che quando era con Felix non era debole, bensì non era mai stato così forte e finalmente quelle parole avevano veramente acquistato senso per lui.
Una lacrima scese dal suo occhio destro, sola.
Felix gli sorrise e gliela baciò "mi piacerebbe accarezzare le tue cicatrici, come tu fai con le mie" disse piano.
Hyunjin aveva ancora la mano sotto la maglietta del poliziotto, gli venne spontaneo alzarla per posare le labbra su quei segni, a parer suo bellissimi.
Felix senza neanche accorgersene si abbassò con la schiena attaccata alla superficie legnosa del tavolo, mentre teneva gli occhi chiusi e il moro percorreva col le labbra tutto il suo ventre.
Il maggiore si alzò sul corpo del biondo "mi hai perdonato?" Disse piano.
Felix che era ancora in balia delle sensazioni provocate dalle mani e le labbra di Hyunjin su di se, dovette darsi uno schiaffo mentale per essere in grado di rispondere.
"Non ancora" disse sollevandosi "dobbiamo chiarire ancora delle cose tra noi e io devo ancora accettarne altre"
Il corvino abbassò lo sguardo "però so che non posso stare lontano da te per quanto io ci provi" ammise il biondo facendo alzare lo sguardo dell'altro che sorrideva.
Si avvicinò baciandolo lentamente.
"P-però Hyunjin... non farmi più male per favore" disse arrossendo e coprendosi il volto con le mani.
Hyunjin sorrise togliendogli le mani dal viso.
"Lo sai che non sono bravo con queste cose, ma ci proverò con tutto me stesso"
Felix gli sorrise "ora posso farti io delle domande?" Disse sistemandogli la maglietta, prima di perdere il controllo delle sue azioni.
Il più piccolo annuì.
"Perché non hai detto a nessuno del mio coinvolgimento nella lista?" Chiese guardandolo negli occhi.
Felix sospirò "se qualcuno lo avesse saputo, probabilmente a quest'ora saresti in carcere"
"Perché mi hai coperto?" Chiese portandogli le mani sui fianchi.
"Perché sono uno stupido" disse prima di avvicinare con le sue piccole mani il viso di Hyunjin al suo e lasciargli un bacio dolce.
"Mi hai protetto per tutto questo tempo?" Chiese il moro portandogli i capelli indietro.
Felix alzò le spalle "anche se a te non importava nulla di me, a me importava di te"
"Usi il verbo al passato. Ora ti importa di me?"
Felix ridacchiò "sarei qui altrimenti?"
Hyunjin sorrise senza trattenersi e il biondo lo trovò sensazionale.
"Quanto sei bello..." sussurrò il moro portando le labbra al collo dell'altro, facendolo gemere e portare la testa indietro.
"H-Hyunjin..." gemette il biondo sotto il tocco del maggiore, che portò una mano sul suo fianco sotto i vestiti, rendendo la sua pelle incandescente grazie ai suoi polpastrelli.
Il biondo sul tavolo, notò l'orario dall'orologio alla parete e si scansò subito.
"Devo tornare in ufficio" disse sistemandosi i vestiti.
Hyunjin abbassò lo sguardo, ma Felix gli prese il viso tra le mani "perché non vieni da me sta sera?magari cucini qualcosa e continuiamo a parlare" disse dolcemente.
Il corvino gli sorrise annuendo "come fai a essere così?"
"Così come?" Si accigliò il biondo.
"Come fai a essere così... gentile nonostante tutto?"
Felix gli sorrise scendendo dal tavolo.
"È che non posso fare altrimenti, non riesco a non preoccuparmi per te"
"Felix"
Il più piccolo sentì il cuore andare a mille e si girò verso Hyunjin.
"No lascia perdere, vai a lavorare, ci vediamo sta sera. Posso venire a prenderti in stazione?" Chiese
Felix gli sorrise annuendo "si va bene" si mise sulle punte per dargli un bacio sulla guancia.
"Sei mancato tanto anche a me" disse piano prima di correre verso la porta imbarazzato.
Lasciando Hyunjin mentre sorrideva come un idiota.-
Eiiii
Come va?
Io un po' meglio anche se la mia produttività è andata a farsi benedire.Bhe, in questo capitolo finalmente capiamo tante cose e tanti atteggiamenti del nostro piccolo gangter problematico.
Che ve ne pare????
🌸🌸🌸
STAI LEGGENDO
||Defenceless 2|| Hyunlix
FanfictionSeguito di ||Defenceless|| Minsung+Hyunlix "Sono veramente preoccupato per lui..." disse Jeongin cercandolo con lo sguardo "Anche io, di giorno finge vada tutto bene, fa il bravo capitano, non agisce più in modo impulsivo e ha perfino imparato a s...