||Defenceless 2|| Hyunlix

26

Il giorno del funerale c'era un sole che spaccava le pietre, Felix sorrise malinconicamente, pensando che fosse in contrasto con tutte le scene di funerali che si vedevano nei film, con quegli ombrelli enormi neri e quella pioggia così forte da far capire quanto anche il cielo avrebbe avuto nostalgia di quella persona.
Ma quella era la vita reale, non un film e per essere inverno, faceva anche abbastanza caldo.
Si  finì di sistemare la camicia nei pantaloni e si girò verso Hyunjin che si stava legando i capelli.
Entrambi avevano un completo nero, con una camicia nei pantaloni.
"Stai bene" sorrise il biondo.
Felix amava vederlo in camicia, avrebbe sicuramente preferito un'altra occasione, ma non poteva farci nulla.
"Come ti senti?" Chiese il moro avvicinandosi per abbracciarlo da dietro.
"Malgrado tutto..." strinse le braccia di Hyunjin che lo tenevano da dietro.
Sentirono bussare alla porta.
Il moro si staccò leggermente dal proprio ragazzo e suo padre si affacciò alla porta.
"Ragazzi è il momento di andare"
Felix annuì e prese la mano di Hyunjin, seguendo il padre.

Non presero la macchina, il funerale era in una chiesa vicino alla loro casa.
Felix sorrise, pensando che una volta suo padre gli aveva raccontato che avevano comprato casa in quella zona, proprio per la vicinanza con la chiesa dove si erano sposati, in modo da averla sempre vicina.
A loro modo i suoi genitori si erano amati veramente.

"Oddio Felix sei tu! Come sei bello, le assomigli molto" quasi urlò una donna sulla sessantina, seguita poi da altre donne di cui lui non si ricordava minimamente pronte a parlargli con le lacrime agli occhi.
Hyunjin si fece un po' in disparte mentre sentiva parole come "era una donna fantastica, non se lo meritava" o "era così genuina e pura"
Morire rendeva tutti delle brave persone? Si chiese il moro.
Certo non è che fosse felice della morte di quella donna, ma non poteva sopportare il modo in cui aveva trattato Felix per tutta la vita, non importa se nella sua mente bacata, così la definiva, tutto ciò aveva un senso e in realtà non fosse una cattiva persona, perché, e di questo ne era convinto, sono i risultati che contano e quella donna aveva demolito l'autostima di Felix in molti modi.

"Lix" un ragazzo più o meno della loro età si fece strada tra la mandria di signore per raggiungere il biondo
"Honorè ehi" salutò il biondo con un piccolo sorrisi.
"Mi dispiace vederti solo in questa brutta situazione, sei davvero cambiato, tra poco non ti riconoscevo"
Felix mise i capelli dietro le orecchie imbarazzato e Hyunjin sentì il bisogno di avvicinarsi al proprio ragazzo.
"Jinnie" gli prese la mano, nonostantegli occhi indiscreti delle donne che gli erano vicino "lui era un mio amico delle elementari"
"Mhmh" lo squadrò il moro.
Honorè era un ragazzo alto, da i tratti occidentali, probabilmente del nord Europa.
La carnagione era chiarissima e gli occhi azzurri come il cielo, in contrasto con i capelli neri come quelli di Hyunjin.
"Piacere Honorè" porse la mano al corvino.
Hyunjin ci pensò qualche istante, ma poi la strinse.
"Sono il suo ragazzo" disse ond'evitare che ci provasse con Felix.
Il biondo che lo conosceva bene, scosse la testa divertito.
"Siete carini insieme" sorrise l'altro ragazzo.
A Hyunjin ancora non convinceva, ma non era il momento ne il luogo adatto per questi pensieri.

Arrivò il prete e Hyunjin e Felix si misero in prima fila, vicino al padre di quest'ultimo.

Iniziò il funerale e Felix aveva lo sguardo fisso verso il basso, ascoltando quelle parole già nostalgiche verso quella donna.

Hyunjin non era mai stato credente, non aveva avuto mai nessuna ad insegnargli come pregare o in cosa credere, lui credeva solo in se stesso e in quello che faceva, nel sentimento che aveva scoperto solo con il tempo di poter provare per Felix e in quello che vedeva.
Ascoltare quelle parole per lui era senza significato, senza un vero senso, ma vedeva la reazione che suscitavano nelle persone e si chiese, per l'ennesima volta nella sua vita, cosa ci fosse di così sbagliato e marcio dentro di lui.