CHARLOTTE
Come ogni anno che si rispetti, la primavera a Chicago è complicata. Magari di mattina ti ritrovi scollata a passeggiare lungo il lago Michigan con gli occhiali da sole e una bibita ghiacciata in mano e il pomeriggio devi uscire la giacca dall'armadio e l'ombrello perché fuori diluvia e fa fresco.
Non ho bisogno di aprire gli occhi per sapere che sta piovendo. Sono ancora a letto, mi sono appena svegliata e molto probabilmente la causa è stata uno di quei tuoni che quasi fa tremare le case.
Lancio un'occhiata all'orologio e vedo che è l'ora di pranzo. Allungo la mano verso il lato opposto del letto e il calore di Mason mi da un conforto inspiegabile. Mi accuccio a lui e rimango immobile fino a quando non lo sento muoversi.
<<Mi scoppia il cervello, porca puttana.>> si lamenta portandosi le mani sulla testa. Alzo la testa verso di lui e ho paura che l'alcool gli abbia rimosso tutto dalla memoria. Devo ammettere che nonostante tutto quello che aveva bevuto e la sua poca lucidità, a letto è stato più che strepitoso.
Per qualche secondo prendo in considerazione l'idea di fingermi ancora addormentata, ma la accantono subito perché il mio desiderio di capire come vanno le cose tra noi due è troppo forte. <<Vuoi un'aspirina?>> chiedo innocentemente per minare il territorio.
<<Ti ringrazio.>> accetta sussurrando. Senza uscire completamente dal letto, mi allungo verso il comodino al fianco il lato del mio letto e gli porgo l'aspirina mentre afferro la mia borsa ed esco una bottiglietta con dell'acqua dentro.
Dopo averla mandata giù sotto il mio sguardo vigile, rimane in silenzio a guardarmi per qualche secondo e io faccio lo stesso. <<Mi dispiace di averti coinvolta in questo storia. Non voglio che tu veda quel lato di me.>>
<<Perché no? Io ti rimarrò comunque accanto.>> chiarisco all'istante. Stende il braccio di fianco e capisco che mi sta invitando ad appoggiarmi sul suo petto e così faccio. Subito la tensione si allenta, ma la paura rimane fissa come un chiodo.
<<Allora cosa facevi con il tuo ex in un ristorante super romantico?>> domanda continuando a tenermi stretta al suo petto. Il respiro è regolare e la sua voce tranquilla, praticamente tutto l'opposto di ieri sera, ma il cuore mi batte in gola e il terrore di perdere Mason a causa di Noah mi opprime il petto.
<<Voleva parlarmi e cercava di convincermi che non posso stare con te, ma l'ho mandato a fanculo.>> dico senza mezzi termini e Mason, probabilmente sperando di non farlo notare, tira un sospiro di sollievo.
<<Me lo giuri?>> chiede prendendomi il mente tra le dita, facendomi guardare i suoi occhi.
<<Te lo giuro.>>Me lo ritrovo di sopra e dopo avermi fatto il sorriso più bello del mondo, mi bacia facendomi tremare le gambe a facendomi battere il cuore a mille esattamente come se fosse la prima volta, perché con Mason è sempre così.
Assurdo come questo ragazzo, arrivato in uno dei momenti più tristi della mia vita sia diventato quello che è per me oggi: la mia roccia, la mia salvezza, il mio tutto. Mason mi ha salvata nonostante i miei continui rifiuti.
<<Come ti senti oggi? E non parlo del post sbronza, ma delle tue ferite dell'anima.>> domando dopo esserci staccati dal bacio. Lui mi guarda, ma si vede che ha la testa da un'altra parte.
<<Sai, mi sono appena ricordato che io e i ragazzi dobbiamo andarcene e se faccio tardi mi picchiano, quindi devo sbrigarmi.>> mi bacia sulla fronte e striscia via dal letto. <<Tu rimani pure, cucina qualcosa, fai ciò che vuoi.>>
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I'm scared to love again 2
Teen Fiction(Momentaneamente sospesa) {Sequel} Dopo aver scoperto il segreto più grande che Mason potesse nasconderle, Charlotte torna a casa sconvolta. Riesce a trovare conforto nella casa del padre, la casa in cui è cresciuta e le mura che l'hanno vista soffr...