Capitolo 31

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MASON

Mentre mi guarda con gli occhi lucidi continuo a sentire il sangue ribollire dentro me.

Non vedo questa donna da anni, esattamente qualche giorno dopo la morte di May, quando ho preso la mia roba e sono andato via.

Lei ha cercato di fermarmi, ma non ci è riuscita. Non potevo più vivere con lei e fingere che andasse tutto bene. Faceva troppo male.

<<Cosa stai facendo?>> la voce della donna che mi ha messo al mondo mi arriva da dietro le spalle. Neanche mi volto per guardarla, semplicemente continuo ad infilare le mie cose dentro la valigia senza neanche sapere dove andare.

Connor e suo padre sono andati via ieri, neanche loro sono riusciti a vivere con questo essere viscido.

Le cose tra mia madre e Jay andavano male già da parecchio e la morte di May ha fatto aprire gli occhi al mio patrigno e finalmente ha capito che mostro aveva al suo fianco.

<<Ti prego non andartene.>> mi supplica lei più volte. Finalmente mi volto a guardarla e la vedo.

È rimasta tra l'entrata della mia stanza e il corridoio. Ha una vestaglia rosa tutta sporca, i capelli sporchi e un viso da far paura. Non l'ho mai vista così. Non sembra neanche lei.

<<Non posso perdere anche te.>> fa un passo in avanti, come se volesse toccarmi, ma si blocca quando le lancio uno sguardo di disapprovazione.

È già tanto se sto respirando la sua stessa aria senza dare di matto. Non riesco a non odiarla.

<<Non ti perdonerò mai, per me sei morta.>> lo dico con la voce carica di un odio che neanche io credevo possibile.

Nello stesso momento in cui pronuncio quelle parole capisco di averle spezzato ancora di più il cuore.

Lo capisco da come i suoi occhi vuoti diventano ancora più scuri, di come la sua espressione sia più sofferente e di come si tiene al muro, come se le servisse per reggerla, altrimenti cadrebbe a terra.

Prendo le mie cose e le passo accanto senza la minima esitazione, senza neanche sfiorarla.

<<Non cercarmi. Per te sono morto insieme a May il giorno dell'incidente.>> prendo la valigia che ho appena riempito con i miei vestiti ed esco dalla porta sentendola singhiozzare.

Una piccola parte di me si sente uno schifo perché nonostante tutto è la donna che mi ha dato la vita, che mi ha cresciuto e non riesco a cancellare i nostri anni insane.

Avrebbe potuto farsi aiutare, avrebbe potuto evitare di stare al volante ubriaca non solo per lei ma sopratutto per May e per le altre persone che avrebbe potuto ferire.

È così ingiusto che la mia sorellina, cosi piccola e innocente abbia dovuto pagare per gli errori della donna che avrebbe dovuto proteggerla a denti stretti, ma che in realta' e' stata lei stessa la causa dei suoi mali. La causa della sua morte.

<<Dove andrai a vivere?>> mi chiede mentre scendo le scale. Mi blocco per un secondo perché non ha la minima idea di dove potrei andare, ma fingo di aver già tutto organizzato.

<<Non sono più cose che ti riguardano. A mai più.>>

Guardo la donna che ho davanti e mi sembra di aver fatto un tuffo nel passato a dieci anni prima, quando mia madre aveva smesso di bere da un po' e aveva ritrovato la felicita'.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2021 ⏰

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