Capitolo 10

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MASON

Dopo la scenata di Amanda, ho chiamato un taxi e l'ho spedita ovunque volesse, l'importante che fosse il più lontano possibile da questa confraternita, poi sono rimasto tutto il tempo ad osservare Charlotte da lontano e vedere Liam così attaccato a lei, mi ha messo un nervoso tale da farmi uscire in giardino a fumare, non una sigaretta, ma ben due di fila.

Le ho fumate così velocemente che per un secondo mi è sembrato di sentire un polmone gridare in cerca di aiuto.

Quando rientrando non li ho più visti, sono corso fino la camera di Liam, al piano di sotto, ma non erano li, visto che hi trovato una coppia intenta a sbacciucchiarsi, quasi a scopare sul suo letto. Prima di uscire ovviamente mi sono assicurato che non fossero loro due, ma ovviamente mi era bastato guardare i capelli rosa di lei.

Poi salendo al piano di sopra, comincio ad aprire tutte le stanze alla loro ricerca, saltando la mia camera perché di solito la chiudo a chiave, ma poi una luce si è accesa nella mia testa e ho ricordato di non averla chiusa, nella fretta di liberarmi di Amanda.

Aprendo la porta, vedo Charlotte e Liam sdraiati sul mio cazzo di letto e lui le accarezza la guancia. Per questo motivo mi sono ritrovato sopra di lui.

<<Mason, lascialo!>> urla lei mentre lo scuoto velocemente, mentre gli domando che cazzo fa con la mia Charlotte. <<Smettila, non stavamo facendo niente.>>

<<Amico, lei non è una tua proprietà. Lei non è più la tua Charlotte.>> sbotta Liam tentando di liberarsi di me con una spinta e ci riesce, visto che le sue parole mi rimbombano in testa. <<Non toccarmi più perché la prossima volta non rimango fermo.>> dice mentre mi rialzo da terra.

<<Vaffanculo.>> sussurro mettendomi a sedere mentre si dirige alla porta, ma Charlotte rimane ferma.

<<Andiamo?>> domanda Liam guardandola, ma il suo sguardo è su di me. È immobile e sembra quasi che sia rimasta paralizzata, per questo motivo non prendo a calci in culo il suo amichetto, perché so che lei odia queste cose ed è già abbastanza sconvolta.

<<Arrivo, dammi solo due minuti.>> risponde  dopo qualche secondo.

<<Sei sicura?>> chiede ed io lo fulminino con lo sguardo perché non sopporto che non si faccia i cazzi suoi.

Io e Liam non siamo mai stati amiconi, anche se qualche mese fa ci sopportavamo per il bene della confraternita. Adesso invece vorrei spaccargli i denti e spezzargli le gambe. Ovviamente la cosa è reciproca e la conferma è arrivata svariate volte.

<<Sono sicura. Ci vediamo al piano di sotto.>> accenna un sorriso che il suo amico ricambia, anche se con aria preoccupata ed esce dalla stanza chiudendo la porta.

Mi alzo da terra e mi avvicino a lei, mantenendo comunque le distanze. Sono furioso, ma al tempo stesso vorrei abbracciarla perché ormai avevo perso le speranze o quasi.

Mi ero rassegnato all'idea che non tornasse e che non l'avrei più rivista per molto tempo e invece me la sono ritrovato davanti mentre uscivo dalla mia stanza con Amanda e sono sicuro che abbia pensato cose orribili, anche grazie a ciò che ha detto.

Pensa che io mi porti a letto Amanda, ma come glielo dico che in realtà la amo così tanto che da quando è andata via, da quando mi ha lasciato in quel parco, non sono riuscito a fare sesso con nessuno?

Come glielo spiego che non ho smesso di pensarla neanche per un secondo e che la vita senza di lei è dura?

Una parte di me spera vivamente che quel coglione di Liam non la stesse toccando perché tra loro c'è qualcosa, ma ho paura di domandarlo. Se lo chiedessi e la risposta non mi piacesse?

I'm scared to love again 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora