Vi avverto... a me questo capitolo mi ha un po' uccisa, quindi buona fortuna.🍀
MASON
Dopo aver suddiviso i soldi, i ragazzi si fermano a bere, ma io decido di andare a casa. Non riesco a festeggiare dopo una cosa del genere.
Anche Caleb sembra sconvolto, ma lui riesce a fingere che sia tutto okay, che il fatto che Rafael abbia sparato in piena fronte a quell'uomo non lo tocchi minimamente, ma io lo conosco bene, come le mie tasche. Lui è il mio migliore amico, come potrei non accorgermene?
Siamo una gang, vero. Non è di certo il primo uomo morto che vedo e sono certo che non sarà l'ultimo, ma per quanto mi stavano sulle palle quei due tizi, non gli avrei mai sparato. Quando Rafael parlava di vendetta per l'uccisione del suo amico, non era certo quello che mi aspettavo.
<<Fratello, ma perché?>> domanda Caleb mentre l'amico dello smilzo ci riempie di insulti, ma io non lo sto neanche ad ascoltare. L'unica cosa a cui riesco a fare attenzione è il sangue che gli è colato sulla faccia ed ha raggiunto persino il pavimento.
<<E adesso che facciamo? Uccidi anche l'altro?>> chiede il mio amico mentre Rafael guarda soddisfatto ciò che ha fatto. <<Lo dirà ai suoi capi.>> indica l'uomo ancora vivo che non parla più. Ha paura. Una fottuta paura di morire e glielo leggo negli occhi.
<<No, non dico nulla, lo giuro. Io... lo sapevo che era pericoloso, ma mio cugino continuava a dirmi di unirmi a questa gang, che avrei fatto un sacco di soldi...>>
<<Chiudi quella bocca del cazzo.>> lo ferma Rafael <<Adesso noi ti liberiamo e tu dici ai tuoi capi che Rafael Perez ha ucciso sto coglione e ricordagli che nessuno uccide un Lating King e la passa liscia.>>
<<Non era questo il piano!>> sbotto avvicinandomi a lui. <<Ci metti nella merda così.>>
<<Ma perché cazzo? Dovevamo vendicarci prendergli la roba un paio di volte, non ammazzando uno di loro.>> puntualizza Caleb.
<<Non ci trascinerai a fondo con te.>> metto in chiaro allontanandomi.
<<Mi dispiace, ma ci siete già dentro.>> urla mentre esco dal magazzino. <<Lo puoi dire ai tuoi capi che i Black Death erano con me e non gli conviene mettersi contro di noi.>>
Tiro un calcio ad una lattina mentre cammino verso casa con la sigaretta tra le labbra. Sarà la quinta che fumo nel giro di venti minuti e quasi spero che fumandone un'altra mi venga un malessere fulminante e che finalmente questa vita di merda termini.
Ormai è buoio e mentre tornavo a casa ho comprato un nuovo smartphone per rimpiazzare quello che si è distrutto in mille pezzi nella casa dei Latin Kings.
Provo a configurarlo, ma sono così nervoso che non riesco a fare nulla se non piazzarmi davanti la faccia una bottiglia di vodka appena arrivato a casa.
Esco in giardino e mi siedo su una sedia, la stessa in cui appoggio il culo durante i barbecue estivi, quando siamo felici, quando non abbiamo ucciso una persona senza motivo.
Avrei dovuto sapere che non c'era da fidarsi di quei stronzi, ma per qualche motivo ho pensato che la nostra alleanza potesse portare qualcosa di buono. In realtà ci hanno messo in mezzo solo per pararsi il culo in una possibile guerra con questi nuovi arrivati.
I Latin Kings ci sono sempre andati contro e noi certamente non siamo rimasti fermi a guardare, ma non mi aspettavo che un patto con loro potesse ritorcersi contro di noi. Ci hanno proprio fottuti.
STAI LEGGENDO
I'm scared to love again 2
Novela Juvenil(Momentaneamente sospesa) {Sequel} Dopo aver scoperto il segreto più grande che Mason potesse nasconderle, Charlotte torna a casa sconvolta. Riesce a trovare conforto nella casa del padre, la casa in cui è cresciuta e le mura che l'hanno vista soffr...