Capitolo 29

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CHARLOTTE

È notte fonda e non riesco a dormire. Non riesco a smettere di pensare a tutto quello che è successo con mio padre e con Noah.

Se c'è una cosa che ho sempre odiato è vedere lo sguardo deluso dell'uomo che più ammiravo e poche volte sono stata io la causa. Ricordo ancora la prima volta che è successo, quando a dieci anni Fernanda Ferreira continuava a prendermi in giro, fino a quando un bel giorno non mi sono stancata e ho deciso che aveva bisogno di una bella lezione.

Durante la ricreazione, dopo l'ennesimo insulto ho agito: le sono letteralmente saltata addosso e le ho tirato i capelli così intensamente che me ne sono rimasti un bel po' tra le dita.

Quando la scuola ha chiamato mio padre ed è venuto a prendermi, mi sono subita la sua ramanzina e mi sono pure beccata un mese di punizione in casa e a scuola. Nonostante fosse stata sempre Fernanda a bullizzarmi, alla fine è stata lei ad uscirne con le mani pulite.

Il lato positivo fu che almeno da quel momento smise di darmi fastidio.

Dopo l'ennesimo tentativo fallito di riuscire a prender sonno, mi rassegno e vado in bagno a fare una bella doccia calda, sperando mi aiuti.

Mentre lascio che l'acqua mi rilassi i muscoli tesi, i miei pensieri vengono occupati da Noah. L'ho trattato con freddezza, sono stata brutalmente sincera, però una parte di me ha sentito dolore nel farlo.

Nonostante tutto il male, tutto il dolore che ha causata una piccola parte di me lo vorrà sempre bene. Ha fatto parte delle mia vita, abbiamo condiviso bei momenti insieme e non potrò mai cancellarli, né dalla mia mente né dal mio cuore.

Pensavo che avrei passato il resto della mia vita con lui ed ero pronta a costruire un futuro trasferendomi insieme a quel ragazzo.

Per questo motivo non riesco a capire il motivo del suo gesto. Se mi amasse come dice non dovrebbe volermi vedere stare male e di certo non è la prima volta che causa sofferenza nella mia vita.

Potrei anche sforzarmi di capire la finta morte, ma dire a mio padre tutto e allearsi con lui per vedere il ragazzo che amo dietro le sbarre è una cosa che non posso lasciar correre.

Chiudo il getto d'acqua e mi copro il corpo nudo con un'asciugamano, stessa cosa faccio con i capelli.

Quando esco dal bagno per poco non mi viene un infarto vedendo Mason seduto sul mio letto con il telefono in mano.

<<Ma che ci fai qui? E come sei entrato?>> domando confusa e preoccupata allo stesso tempo. Gli ho mentito e adesso lo sa. Forse lo sapeva già da prima e per questo è venuto.

<<Resta di stucco, è un barbatrucco!>> esclama aprendo le braccia in un gesto teatrale. <<Tu e Dakota vi stavate facendo una doccia insieme?>>

<<Simpatico.>> dico strizzando gli occhi <<Ho capito che sai la verita.>>
<<Piu o meno.>> risponde alzandosi dal letto. <<So che Dakota non è qui e tu mi hai mentito e so anche che i tuoi amici sanno la verita su di me e anche Connor adesso, grazie alla tua compagna di stanza.>>

DAKOTA.

<<Mase giuro, non pensavo lo andasse a dire a Connor. Mi aveva detto che non lo avrebbe detto a nessuno.>> dico mortificata mentre mentalmente maledico la mia migliore amica e penso a come potrei ucciderla.

<<Sai che con nessuno, il suo ragazzo era escluso? A quante pare funziona cosi per voi ragazze.>>

<<Okay, in mia discolpa ero disperata e non potevo piu tenerlo nascosto.>> mi viene da piangere per cio che è successo ma sto cercando di non lasciarmi sopraffare. Mi odio per aver lasciato che altra gente lo venisse a scoprire.

I'm scared to love again 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora