💙𝑼𝒏 𝒑𝒐𝒎𝒆𝒓𝒊𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒊𝒏 𝑴𝒂𝒓𝒆🐚

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Era un pomeriggio un po' nuvoloso, ma il vento era molto favorevole per la navigazione...

I gabbiani volavano in cielo, leggermente bassi, alla ricerca di navi intente alla pesca, per poter rubare ai pescatori, qualche pesce per sfamarsi.

I delfini saltavano fuori dall'acqua allegramente, per poi rituffarsi in acqua, lanciando versi buffi e sonori, giocherellando tra di loro.

E poi...all'orizzonte, tra le basse nuvole, apparve...una nave.

Un grosso naviglio, intermanete in legno, ma non come quello dei pirati, la nave appartenente ad un ricco e prosperoso regno, situato sulla bassa costa, un regno che fondava tutta la sua economia ed esistenza sui traffici marittimi e sulla pesca.

Il popolo, adorava il mare, e lo rispettava, pescando solo in periodi stabiliti dal governo locale.

Su questa nave, era in corso la festa in onore del principe, futuro re, in cerca del vero amore.

Daichi Sawamura, grande amante del mare e di tutto ciò che lo circondava, soprattutto dal mistero.

Insieme a lui, un gruppo di marinai e pescatori, nel mentre che pescavano, intonavano una canzone.

Che faceva più o meno così....

𝑽𝒊 𝒗𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒏𝒂𝒓𝒓𝒂𝒓𝒆, 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂...
𝑪𝒉𝒆 𝒑𝒂𝒓𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏𝒐 𝒃𝒍𝒖!
𝑬 𝒅𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝑺𝒊𝒓𝒆𝒏𝒂 𝑩𝒆𝒍𝒍𝒊𝒔𝒔𝒊𝒎𝒂...
𝑨𝒗𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒖𝒏 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒎𝒊𝒔𝒕𝒆𝒓𝒐 𝒍𝒂𝒈𝒈𝒊𝒖̀!

La nave solcava le piccole onde, mentre i marinai, si apprestavano a tirare le reti, utilizzate per la pesca.

Nel mentre, il principe, sostava nella zona vicino al timone, appoggiato alla ringhiera in legno, osservava quello che lui reputava un grande spettacolo, quello dell'esperienza e della navigazione, fuse assieme.

Era accompagnato dal suo fedele cagnolone, Yuu e dal suo maggiordomo, Asahi Azumane.

"Non è fantastico...?" disse tirando una fune, in modo tale da per sollevare una vela, aiutanso la nave a direzionarsi al meglio.

La prua, era decorata da una scultura raffigurante una giovane donna, a seno scoperto, segno di prosperità e di fertilità, simbolo delle riccezze terrene del loro regno.

La giovane raffigurata, possedeva anche una coda, al posto delle gambe, che simboleggiava l'amore del popolo e dei marinai per il mare.

Luogo misterioso e mitologico, quasi sconosciuto, così come le sirene.

"...L'aria salmastra!..." continuò riempiedosi i polmoni d'aria marina.

"...il vento che ti scompiglia i capelli...!" aggiunse tirando indietro il capo, facendo in modo che il vento gli pettinasse, o meglio, gli spettinasse i capelli.

"Giornata ideale per andare per mare!" Concluse alla fine, mentre Yuu, il cagnolone, abbaiava contento.

"Non è vero?" Disse rivolgendosi ad Asahi.

Il poverino, che soffriva di mal di mare, aveva già la pelle di un colorito verdino e la nausea, solo al pensiero di dover passare la giornata su una nave.

Ora, era più verde che mai, continuando a rimettere, costantemente, quel poco che aveva mangiato a pranzo per stare leggero.

Dovendo compiacere il ragazzo, sospirò, e cercando di trattenere un conato, gli rispose.

"Oh...si, magnifico, davvero magnifico...." per poi rimetterci nuovamente.

"Mare di poppa, ed un bel vento teso..." confermò un marinaio, mentre cercava si tirare una corda per issare una delle vele laterali.

Il giovane ragazzo lo andò ad aiutare, per l'occasione si era vestito in modo un po' più informale.

Maglietta bianca, leggermente aperta sul davanti, con le maniche tirate fin sopra i gomiti.

Il tutto seguito da un pantalone blu come il mare e degli stivali neri.

Mentre teneva ferma la fune, cercando di legarla, sorrideva, era proprio contento di stare fra i marinai, si imparavano un sacco di cose!

"Già...il buon re Ukai deve essere di ottimo umore!"

"Re Ukai?" Chiese il ragazzo.

"Certo! Il sovrano del popolo del mare! Tutti i veri marinai lo conoscono!"

Incalzò un marinaio intento a recuperare il bottino di pesci dalla rete.

Come gli altri, era abbigliato con una meglietta a manica lunga, con righe blu e bianche.

"Oh...il popolo del mare...Daichi! Non dare ascolto a tutte queste...queste schiocchezze!"

Disse Asahi, mentre raggiungeva il ragazzo sul centro del nave, vicino all'albero maestro.

"Non sono affatto sciocchezze! E' la verità!"

Biascicò il marinaio, avvicinandosi pericolosamente con un pesce nella mano sinistra, sbatacchiando il povero animale catturato sotto il naso del maggiordomo.

"Loro vivono giù negli abissi! In un modo che non assomiglia a niente che tu non abbia mai visto!" sbratitò il vecchio, ch si fece addirittura scappare il pesce dalla mano.

Il pesce, finì per schiaffeggiare con la coda il viso ancora un pò verdino del maggiordomo, il quale lo respinse, facendolo cadere dalla nave.

💙𝑫𝒂𝒊𝒔𝒖𝒈𝒂 𝒙 𝑳𝒂 𝑺𝒊𝒓𝒆𝒏𝒆𝒕𝒕𝒂🐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora