💙𝑫𝒂𝒊𝒔𝒖𝒈𝒂 𝒙 𝑳𝒂 𝑺𝒊𝒓𝒆𝒏𝒆𝒕𝒕𝒂🐚

💙𝑺𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒑𝒊𝒂𝒈𝒈𝒊𝒂...🐚

Era quasi sera, il crepuscolo si avvicinava sempre di più, mentre il tramonto era nel mezzo del suo splendore.
In lontananza, si potevano udire i gabbiani che si apprestavano a trovare uno scoglio su cui appolaiarsi per riposare.

Dal mare saltava subito all'occhio l'imponenza del castello in riva al lago.

Troneggiavano sulla terra lunghe torri e davanti ad esse un piccolo e regale porto dove approdavano le navi dei reali.

Sulla spiaggia adiacente al castello, si udiva un suono leggero, flautato, era il principe Daichi che, in compagnia del suo cagnolone, sfuggiva dai suoi doveri reali, nascondendosi sulla spiaggia ammirando lo sconfinato oceano.

Appena smise di suonare quel suo triste motivetto col flauto, sospirò.

"Ah...quella voce..." erano giorni che in testa gli suonava quella voce così melodiosa.

La voce di colui che lo aveva salvato...

"...Non riesco a togliermela dalla testa!" confessò all'animale che lo seguiva trotterellando sulle sue zampe pelose.

"Dove sarà mai?" si domandò il principe, per poi scrutare il mare.

Ancora non lo sapeva...ma il ragazzo era più vicino di quanto non pensasse.

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Ero stravolto, un po' per la nuotata ed un po' per lo spavento.

Ma ce l'avevo fatta!

Ero arrivato sulla terraferma.

Una volta giunto sulla spiaggia mi sdraiai sulla schiena, se solo avessi potuto avrei gridato di gioia.

Anche Tsukki e Tadashi erano stanchi, dato che mi avevano portato fino a lì.

Appena mi misi seduto ammirai le mie gambe, erano proprio lunghe e fini come quelle umane!

Erano semplicemente meravigliose, lisce e morbide al tatto.

"Ohoh! Ma guarda cosa ci ha portato l'alta marea!" esclamò Tanaka da lontano.

Appena planò vicino a noi si appollaiò sulla mia gamba destra.

"Ma guardatelo! Guardatelo! Ha qualcosa di diverso..." e si grattò la testa con un'ala.

"Fammi indovinare..."

Ma non lo vedi?

Ho le gambe!

Sono un umano finalemente!

"Ho capito!" esclamò.

"Hai cambiato pettinatura! Hai usato all'arriccia spiccia che hai trovato?"

Scossi la testa, non riuscendo a togliermi un sorrisino eccitato dal viso.

"No...Ehm...no...fammi pensare..." e si appoggiò ad uno dei miei nuovi piedi.

"Una nuova tonalità di pinna?"
scossi nuovamente la testa.

"Ah...d'accordo...in questo momento non mi viene in mente ma sono sicuro che se ci riflettessi bene..."

"NON VEDI CHE HA LE GAMBE IDIOTA?!" esclamò arrabbiato Tsukki.

Tanaka si alzò subito in volo per ammirarle.

"Ha barattato la sua voce in cambio delle gambe! Con la strega del mare!"

Tanaka non fece una piega e si appollaiò sullo sabbia insieme a Tsukki.

"Oh...l'avevo capito..." fece lui con aria da finto superiore.

"E' stato trasformato in un'umano...Deve far innamorare il principe e lui deve...baciarlo..." spiegò Tadashi.

Nel mentre provai a mettermi in piedi, ero un po' traballante.

"E' per farlo ha solo tre giorni di tempo!" andò avanti a raccontare isterico Tsukishima.

Nel mentre, poco pratico in fatto di camminare, cadetti nuovamente in acqua a causa delle mie scarse conoscenze su di esse.

"Ti sembra una cosa da niente?! Ha delle gambe!" continuò a dispersi.

"NON POSSO NEANCHE PENSARCI! QUESTA E' UNA CATASTROFE! CHE COSA DIRA TUO PADRE?!" mi rimproverò.

No, no, no, no, no, mio padre non dovrà sapere NIENTE.

Lo presi fra le mani e scuotendo la testa con un faccino supplichevole lo pregai
di non dire niente.

"Si! Si! Magari siamo ancora in tempo! Potresti riottenere la tua coda e...tornare a casa come tutti i pesci normali allora saresti..."

Triste? Già...

"Infelice per tutto il resto della tua vita..." finì lui.

"D'accordo Koushi...va bene... cercherò di aiutarti a trovare quel principe..." disse in tono scettico.

Ero troppo contento così come fiducioso!

Non vedevo l'ora di trovarlo!

"Ah bene Koushi...adesso dobbiamo solo vestirti come uno di loro...vediamo..."

Tanaka prese i lembi di quella che pareva una vecchia vela e me la mise addosso, per poi legarmela sapientemente alla vita con una corda.

"Oh! Sei perfetto Koushi! Sensazionale!" si complimentò il gabbiano.

Nel mentre, sentimmo abbaiare in lontananza, ma chi era?