Durante la notte Alfred restò vigile parlando talvolta con il Generale.
Scuoteva la testa sconsolato mentre l'altro gesticolava indicando chiaramente la Montagna del Nord.
Anna cercava di origliare i loro discorsi ma con scarso successo.
Kristoff la osservava con un occhio mentre con l'altro controllava le ferite di Hiccup.
Jack si era addormentato appoggiato al bastone secco.
- Già stanco? -
La ragazza si sedette accanto a lui.
- Un po'. Tutto bene? -
Si sciolse le trecce chiare.
- Dovrei chiederlo io a te. Le volevi bene? A tua sorella intendo -
Il Guardiano disegnò un fiocco di neve nell'aria.
- Molto. Ha ragione ad odiarmi, è tutta colpa mia -
- Tua?! L'hai salvata! -
Fece ruotare il dito nervoso.
- L'ho lasciata sola. Lei aveva bisogno di me ed io non c'ero. Avrei solo voluto essere morto davvero quel giorno -
La principessa sfregò le mani in cerca di calore.
- Se era un sacrificio dettato dal vero amore non devi pentirtene -
- Cosa sai tu del vero amore? -
Un dolce malinconia le prese lo stomaco.
- Molto più di te di sicuro - Sussurrò sorridendo. - L'amore è non arrendersi mai, aspettare fino alla fine anche se non c'è speranza -
Si asciugò il viso dalla neve che continuava a cadere imperterrita.
- L'amore è quando Elsa mi teneva lontana da lei per quanto mi desiderasse al suo fianco. È mia madre che mi faceva sentire apprezzata anche se nessuno era con me per vedermi crescere.
L'amore è Kristoff, Jack, lui che nonostante la mia pazzia non mi lascerebbe mai ed io non ne dubito. Io so cos'è l'amore-
Il ragazzo sbuffò imbarazzato.
- Forse, ma lei ora mi odia. È così oramai -
- Nulla è irreparabile -
- Stai zitta -La cacciò in malo modo. La ragazza si alzò lentamente e si aggregò all'esercito.
- Buonasera! -
La squadrarono con un sorrisino ebete sul viso.
- Cara, stiamo parlando di cose serie - Le disse Alfred spingendola lontano.
- Vorrei sentire anch'io -
- Non lo trovo il caso -
- E perché mai ? -
- Sei solo una bimba viziata - Il capo dell'esercito avanzò nell'armatura nera, solo due piccoli occhi azzurri spuntavano dall'elmo sontuosamente decorato con mostri e fiamme.
- Mi scusi? -
- Una bambina viziata, mi auguro davvero che tua sorella sia in grado di riprendersi il regno -
Anna gli si pose davanti infuriata.
- Sono anch'io un'autorità ad Arendelle! -
- Io ho prestato giuramento a Elsa - Il fiato caldo dell'uomo le metteva soggezione. - Non ad una sgualdrina sposata con un plebeo -
Sentì cederle le gambe.
- Suvvia Night, vuoi tornare a fare il carceriere e a pulire il piscio dei delinquenti? - Alfred gli poggiò una mano sulle spalle possenti.
- È solo un pochino suscettibile - Le fece un occhiolino poco convinto.
- Cosa succede qui ? - Suo marito le cinse i fianchi dolcemente.
- Nulla Kris - Si raggomitolò nella sua stretta rassicurante.In quella pianura un dubbio atroce si insinuava dolosamente nel cuore del giovane Frost.
- Dov'è Hiccup? -
- Lascialo solo, non devi stressarlo - Scosse la testa poco convinto.- Elsa, Elsa, Elsa - Sussurrò piano pregando che non funzionasse.
Una figura azzurrina ed eterea si alzò dalla neve con grazia e ostentando tranquillità.
- Quindi? -
- Sta bene -
Sul viso della ragazza un sorriso sincero andò delineandosi piano.
- C'è una cosa che mi tormenta - Disse il vichingo. La regina lo invitò ad illuminarla.
- Come hai potuto fingere così bene? - Il suo volto era la rappresentazione della delusione.
Si portò una ciocca di capelli biondi vicino alla bocca rossa.
- Non fingevo, ero davvero felice quando ti ho avuto con me. Semplicemente ora ho altre priorità. -
- Non sei la bambina che conoscevo -
- E tu il ragazzo che mi capiva -
Lo congedò con un gesto. - Tienimi aggiornata -
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Persa nell'inverno
FanfictionVolete un mostro? E che mostro sia! Forse non le era concesso un lieto fine, forse l'amore non era ciò che l'avrebbe aiutata, ma di certo avrebbe salvato gli altri. Una strana profezia, un misterioso Uomo ed una bambina dal sorriso innocente. Tu ci...