Melodia

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Jack e Alfred chiacchierarono per tutto il viaggio di ritorno.
Si comportavano come se non fossero trascorsi vent'anni dal loro ultimo incontro.
- Che ne dici della nostra regina? -
- È giovane -
- E carina- Ammiccò l'amico.
- E ha un potere niente male, una maledizione? -
- Non saprei dire, forse. Le è difficile controllarlo, ma di certo è grandioso -
- Credi che potrei esserle di aiuto? -
- Per carità Frost, vecchio mio tu proprio no! -

L'alba stava sorgendo e il Regno pian pian riprendeva la vita quotidiana.
I primi panettieri uscivano dalle case, le donne stendevano i panni e si lamentavano con le vicine della rigidità di quell'autunno.
Il contadino e il mugnaio percorrevano il viale verso le campagne smangiucchiando una pagnotta dura.
La scuola di musica apriva le finestre e ragazzi ricoperti di spartiti si accalcavano per riscaldarsi.
Una melodia dolce si alzò da una delle classi.

Il trio camminava per i viali più abbandonati, Elsa chiudeva il cappuccio tremando nervosamente.
Raggiunsero i giardini del castello ed una guardia aprì loro.
- Quindi questo è il Palazzo? Non è cambiato granché dall'ultima volta -
La regina si limitò a mostrarsi disinteressata e ordinò che venissero offerti degli abiti puliti all'ospite è che venisse trattato come uno di corte.
- Cosa c'è che non va in come mi vesto? -
- Se vivi da solo in una baracca nulla, ma se stai in un castello, be' tutto-
- Elsa per favore ..- La ammonì Alfred con sguardo severo.
- Insomma fate come vi pare -
E si diresse verso il salone principale.

- Ma che problemi ha quella?! -
- Jack non hai perso vizio vedo: non giudicare prima di conoscere -
- E tu di fare sempre le ramanzine -
- Non sei cresciuto per nulla - Gli diede una pacca sulla spalla e gli spiegò dove avrebbe potuto trovare la sua camera.
- Assecondala per un po': si sente in colpa tutto qui. Non è in fondo una cosa che avete in comune voi due? -

Frost scosse la testa ridacchiando e, con fatica, trovò il suo alloggio.
Era gigantesco: composto da quattro stanze era arredato lussuosamente. In un angolo c'era quello che sarebbe dovuto essere una cassettiera.
L'esterno era completamente rovinato dalle tarme e ovunque fuoriuscivano vermi ed insetti.
- Cara mia mi hai portato tutto? -
Il mobile annuì orgoglioso.
- Brava lei, qui son tutti strani -
Continuava a muoversi agitata.
L'aveva ricevuta in dono da un singolare mago della Britannia e da allora era sempre rimasta con lui. Invisibile agli occhi altrui era un ottimo mezzo per comunicare con i Guardiani.
- Alle dodici ho il pranzo con la sovrana e credo che dovrò fermarmi qui per un po': puoi avvertire Dentolina? -
Sentì un frullio di ali ed un pipistrello si fece spazio fra le pieghe del legno.
- Mi raccomando se Dentolina ti chiede dove sono dille lontano, non voglio che venga qui -
In un secondo l'animale sparì.

- Il signorino Frost è atteso in sala -
Si alzò di scatto e spaventato - Sì, ovviamente, certo, non l'avevo dimenticato, no -
- Gli abiti sono sulla seggiola, vi prego di vestirvi -
- Aha, certo -
La porta si chiuse e notò che era decorata con dei fiocchi di neve azzurri
"Meraviglioso" si disse mentre infilava la giacca troppo larga. " Sembro un uovo".
Tentò in ogni modo di stringerlo finché si arrese all'evidenza e corse, in quanto in ritardo, aprendo qualsiasi cosa gli apparisse davanti.

- Era ora -
Nella stanza risuonava la stessa musica di quando erano giunti.
- Ti piace quest'opera regina? -
- Sì, ma ve ne prego datemi del voi -
- Come desiderate - Si inchinò canzonandola.- Alfred non pranza con noi? -
- È fuori con le sentinelle. Siamo sotto attacco -
Il giovane si avvicinò alla finestra
- Non pare -
- Eppure è come vi dico, vi cercavamo per questo: vorremmo il vostro aiuto -
Si sedette interessato - Ed in cambio cosa riceverò ? Una parte del regno? Oro? Argento? -
- Il castello ghiacciato sulla Montagna del Nord -
Il gelo cadde sulla stanza. Un bastone secco apparve contro il collo di Elsa.
- Cosa sai di quel luogo?! È un ricatto per caso?! -
- No uno scambio. Un favore per un altro. Potreste abbassare questo ...coso?-
- I...o...ii...i...o.. Tu c..o...Non lo voglio sapere! Non mi importa! -
- Allora ci state? -
- Va bene, va bene brutta strega come volete-
Elsa con passo deciso uscì dalla stanza e chiuse la porta.
- Come sono andata Alfred? -
- Magnificamente, mia cara ve l'ho detto che avrebbe accettato-
Gli sorrise dolcemente - Come mai è così affezionato al mio castello? -
- Un giorno lo capirete, ma non oggi Sua Maestà, non oggi -.

Persa nell'invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora