Io credo in Jack Frost!

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Anna si avvolse nel mantello rosso e coprì le orecchie con la cuffia verde chiaro.
- Fa freddo -
Kristoff rise porgendole una porzione di zuppa calda.
- Cosa ti aspettavi? -
Tremava sorseggiando la cena.
- Meno freddo! -
Appoggiò nella ciotola il cucchiaio.
- Mangiala o si riempirà di neve - Le consigliò il marito.
- Ho esagerato con Jack? -
- Direi, Anna -
- E che non riesco a capirlo! -
Smise anche lui di mangiare.
- Noi uomini siamo semplici cara - Le disse masticando rumorosamente.
- Siamo sporchi, ci scaccoliamo e non accettiamo attacchi alla nostra virilità -
Le porse un tozzo di pane.
- I sentimenti li teniamo per noi e non ci piace parlarne -
La giovane scosse la testa.
- Se c'è una cosa che ho imparato in questi anni è che è inutile non discutere, cosa ci guadagni a farti ricordare come un vero uomo quando non sai nemmeno affrontare le tue paure? -
L'uomo si fermò con la posata a mezz'aria.
- Non ti facevo così saggia -
Gli diede una spallata.
- Sono una vera donna io - Lo baciò sulla guancia.
- Secondo te dove sarà ora? -
- Non lontano -
- E tornerà? -
- Forse -
- Cosa vuol dire forse? -
- Che è troppo buono per non perdonarti -
Sul volto della giovane si aprì un sorriso leggero.
- Buonanotte caro -
- 'Notte amore -

Erano le quattro all'incirca ma i suoi occhi si rifiutavano di chiudersi. Un cumolo di neve si spostò misteriosamente.
Dalla tasca tirò fuori un coltello.
- Chi è là? -
Frost cadde a carponi sulla terra gelida.
- Calmati amico - Gli sussurrò.
I muscoli di Kristoff si rilasarono e lo aiutò a rialzarsi.
- Da quanto sei qui? -
- Un'ora, pensavo che avreste potuto aver bisogno del mio aiuto -
Gli strinse le spalle.
- Mi dispiace per quello che ha detto -
Con la testa indicò la ragazza addormentata lì accanto.
- Non importa, l'ho spinta al limite -

Si sedettero l'uno accanto all'altro.
- Qual è la vera ragione per cui sei tornato? -
Domandò l'uomo delle renne dopo poco.
- Sono un così pessimo bugiardo? -
Si scompigliò i capelli con la mano.
- Voglio solo capire se ho davvero incontrato qualcuno come me -
Lo osservò diffidente.
- Io non so che intenzioni tu abbia nei confronti della regina -
Lo bloccò prima che potesse replicare.
- Vorrei solo ricordati che, per quanto sappia essere insopportabile, ha sofferto davvero molto. Non merita altro dolore -
Alimentò il falò.
- Inoltre non credo che la profezia parli di te sai -
Alzò un sopracciglio.
- Tu non hai decisamente un cuore di ghiaccio -

Anna sbadigliò, svegliata dai primi raggi dell'alba.
- Kris con chi chiacchieri? -
- Nessuno cara, solo il Guardiano -
- Il Guardiano di che? -
- Della minestra -
Allungò le braccia verso il nulla.
- Aiutami ad alzarmi su-
La prese per i fianchi e la poggiò a terra. Le passò una mano fra la chioma marrone scompigliata, profumava ancora nonostante fossero giorni che non la lavava.
- Voglio le coccole -
- Anna abbiamo un ospite -
- Uff e dov'è? - Si stropicciò le palpebre tentando di distinguere la figura pallida davanti a lei.
- Jack? Jack! - Strillò felice.
Gli saltò al collo saltellando.
- Oh io credo in Jack Frost! Io ci credo e non intendevo dire quelle brutte cose! -
Allargò le braccia stupefatto.
- Ehi, ehi che bello essere accolti così bene -
La ragazza si ritrasse imbarazzata.
- Comunque ti detesto - Raccolse le ciotole da terra.
- E mia sorella ha bisogno di aiuto -
Sospirò
- Ed anche Hiccup -
Si lasciò scappare un grido acuto.
- Oh mio Dio ma come sta? E se fosse in pericolo? - Si voltò verso Kristoff - Perché tu non mi dici mai come stanno le cose?! -
L'uomo alzò le spalle divertito - Gran Papà dice che è in buone mani quindi...-
- QUINDI TI AFFIDI AD UN...- Si bloccò tenendosi la gola.
- Manca la voce? -
Annuì disperata.
- Io non mi preoccuperei -
La ragazza gesticolò disperatamente verso i due giovani.
Come potevano non preoccuparsi?
- Guarda -
Un vichingo ricoperto di neve avanzava portando con sé una sacca di iuta marrone.

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