Eccomi qui, su un aereo diretto a Londra, si avete capito bene, io Miranda Cooper, figlia di un importantissimo imprenditore e fondatore di una delle aziende più importanti del mondo sto andando a lavorare per mio padre.
Ho studiato nelle scuole più prestigiose e buone del Europa e mi sono laureata con un anno di anticipo, e in più ho iniziato la scuola con un anno prima quindi quando da domani inizierò a lavorare sarò la più giovane, tanto per chiarire ho vent'anni.
Mio nonno ha una fondazione che si prende cura dei bambini poveri dell'Africa di cui me ne occuperò io, in più mi occuperò anche della contabilità del azienda di mio nonno, che gestisce mio padre insieme a mio fratello. Tengo a chiarire che: dato che non avevo la più pallida idea di quello che volessi fare "da grande", cioè ora, i miei genitori hanno deciso per me, mi hanno fatto seguire le orme di mio padre, e a me non dispiace per niente dato che me la cavo benissimo con i numeri e altre cose del settore della contabilità.
Quando atterrai presi la mia valigia e mi diressi verso l'autista che mio padre ha insistito per farmi venire a prendere, in poco tempo arrivammo davanti ad un palazzo moderno, presi la mia valigia e mi avviai verso l'ascensore, il portinaio però mi fermò < benvenuta signorina Cooper , questi sono i codici del ascensore> mi sorrise porgendomi un foglio con tanti codici, che a quanto padre dovrò inserire per poter entrare nella mia nuova casa < grazie mille, buona giornata> lo salutai e sorrisi gentilmente per poi salire sul ascensore e digitare il codice, dopo pochi minuti l'ascensore si aprì e mi ritrovai in un grandissimo salotto moderno, alla mia destra c'è un corridoio con delle porte, più avanti nel salotto, c'è una porta che conduce ad una grandissima cucina, andai in corridoio ed entrai in una delle due stanze da letto, la prima è bianca e arredata con mobili neri, ha un bagno grande è una cabina armadio, entrai nella seconda che è più grande della precedente, con le pareti bianche, ma sulla parete dove c'è il letto ci sono dei murales neri, i mobili sono grigi, la cabina armadio è molto spaziosa e vi sono riposti già i miei vestiti, il bagno è enorme e tutte le mie cose solo al loro posto, aprì la valigia e misi i pochi vestiti che mi sono portata con me al loro posto, poi andai nella terza porta dove c'è uno studio con una parete su quattro rossa, su due delle pareti bianche c'è una biblioteca nera piena di libri e fascicoli, la scrivania è vicino alla parete rossa e dietro c'è uno scaffale pieno di foto, la terza parete bianca invece è occupata da una grande finestra che dà molta luce. Devo dire che mio nonno ha fatto un buon lavoro con l'arredamento e tutto. questo appartamento è un regalo di mio monno e mia nonna per i diploma
Io e la mia famiglia non siamo mai stati tanto uniti, da fuori sembriamo una famiglia perfetta, ma vi garantisco che non lo siamo, solo io e mio fratello Travis siamo uniti e parliamo spesso, infatti anche lui lavora nell'azienda di mio padre, ma neanche lui ha scelto di fare questa vita, a lui piace la fotografia è infatti questo è il suo hobby, io sono la figlia minore e quindi sono la piccola, ma non sono per ninte viziata, anche se spesso lo fanno, infatti a me è stato PROPOSTO di lavorare nell'azienda e di occuparmi dell'associazione, invece a Travis è stato IMPOSTO di lavorare con papà.
Io ho sempre avuto più libertà di lui, ma ci sono cose che neanche io posso fare, ad esempio dovevo avere voti altissimi, essere sempre educata e cortese, vestirmi bene ed essere sempre impeccabile, non posso mandare di rispetto e fare scandali sulle riviste.
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My Universe ||one direction||
Fanfiction"Erano quelle persone che quando le vedevi per strada pensavi CAZZO VOGLIO ANCHE IO UNA RELAZIONE COME LA LORO! Erano attratti uno dall'altra. Bastava guardarli per capire che c'era qualcosa che li legava fortemente. Erano talmente sdolcinati da fa...