Capitolo 3

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D’un tratto vidi un castoro

“Guardate” dissi, facendo girare tutti.

Mi alzai e gli andai incontro, lo osservai, ma poi inaspettatamente parlò

“Voi siete i due figli di Adamo e le tre figlie di Eva? ”

“Si, siamo noi. Ma tu parli?” rispose Lucy

“Certo cara, tutti a Narnia parlano”

Ci guardammo tutti, sorpresi.

“Venite con me” disse il castoro, e così facemmo. Arrivammo alla sua tana, dove c’era anche un altro castoro. Si facevano chiamare signor e signora Castoro, molto carini.

Ci offrirono da bere e ci raccontarono della profezia. Noi, re e regine di Narnia? Cosa? Non potevo crederci. Guardai Peter che sorrideva, così come Lucy e Susan. Cercai Edmund, ma, non c’era.

“Edmund?” urlai. Il signor Castoro disse

“E’ la prima volta che Edmund viene a Narnia?” guardai subito Lucy. Poi Susan disse

“Dove può essere andato?”

“Deve aver parlato con la Regina Bianca, prima di entrare guardava i monti, lì risiede il castello. Già sapeva”

Io e Lucy ci guardammo nuovamente, dissi

“Dobbiamo cercarlo”

“No, sarà già arrivato. La Regina vi vuole tutti e 5, per rompere la profezia e impedire che lei muoia. È una trappola”

“Ma è nostro fratello” disse Lucy

“Dobbiamo andare da Aslan, re di Narnia, solo lui può aiutarvi”

“Portaci da lui”.

D’un tratto, la tana venne attaccata dai lupi della regina. La stavano distruggendo. Fortunatamente i castori avevano una via di fuga, una galleria. Entrammo e iniziammo a correre. Peter era l’ultimo, per assicurarsi che noi andassimo avanti. Una volta arrivati, il piccolo villaggio degli amici dei signori Castori era distrutto e gli animali pietrificati. Poi, una volpe ci aiutò a nasconderci e ad allontanare i lupi. Dopodiché ci separammo da questa, poiché era attesa da Aslan e dall’esercito. Wow, è tutto così magnifico e spaventoso allo stesso tempo.

Facemmo un lungo viaggio la mattina seguente, e mentre camminavamo lungo un’immensa distesa di neve, sentimmo una slitta e delle renne. La Regina! Iniziammo a correre e ci nascondemmo dentro una piccola rientranza nel terreno.

Dopo qualche minuto, il signor Castoro uscì per vedere chi fosse. Era Babbo Natale.

“Regali!” urlò Lucy, noi sorridemmo.

Babbo Natale diede a Lucy un pugnale e una pozione per curare ogni tipo di ferita; a Susan diede arco e frecce e un corno; a me e a Peter diede una spada, e a Pet anche uno scudo. Sia la sua spada che lo scudo avevano il simbolo del leone, segno di Aslan. Io e lui ci guardammo. Poi ringraziammo tutti Babbo Natale, il quale poco dopo se ne andò.

Eravamo in ritardo, dovevamo sbrigarci. Ci ritrovammo sopra una sporgenza, sotto c’era il fiume, ma il ghiaccio si stava sciogliendo. Andammo giù velocemente, prima andò il signor Castoro per controllare il ghiaccio, poi noi.

Dopo pochi secondi arrivarono i lupi, che ci circondarono e uno di essi prese il signor Castoro in ostaggio. Io sfoderai la spada contro il lupo, allontanandomi di poco dagli altri, mentre Peter puntò la sua contro il capo branco, il quale cercava di convincerlo a buttare l’arma.

“Peter ascoltalo!” urlò Susan riferendosi al capo branco

“No Peter, non farlo, uccidilo” disse il signor Castoro, e il lupo di conseguenza, affondò ancor di più le unghie nella sua carne.

“Fermo” gli urlai, avvicinandomi con la spada “Peter, uccidilo, ascolta il signor Castoro, ci penso io qui”

“Ragazza coraggiosa” disse il capo branco

“Non immagini quanto” risposi io

“Peter il ghiaccio!” urlò Lucy, indicando la diga che si stava distruggendo. Peter affondò la spada nel ghiaccio e a lui si attaccarono le sue sorelle, poi guardò me: il ghiaccio tra di noi si era rotto, ero sola. Stavo per fare lo stesso con la mia spada, ma il ghiaccio si ruppe e un’onda ci investì “Lexie!” urlò Peter, poi non sentì nient’altro. Da quel momento, solo confusione. Stavo affogando e non riuscivo a nuotare, non sapevo farlo. Stavo davvero morendo come i miei genitori? A Narnia?

Qualcuno però, mi prese dai fianchi, Peter. Non respiravo, avevo bevuto molta acqua. Peter cercò di salvarmi, fece pressioni sul mio petto e poi la respirazione bocca a bocca. Sputai l’acqua. Lui mi abbracciò subito

“Non farmi spaventare mai più, capito?”

“Si, Peter, certo” dissi con la poca voce che mi rimaneva.

Mi abbracciarono anche Susan e Lucy.

“Andiamo da Aslan” dissi sorridendo ai tre Pevensie.

The Chronicles of LexieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora