Capitolo 12

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Caspian ci portò in una prateria, dove in fondo c'era una specie di Fortezza. Lungo il sentiero, prima dell'entrata, si schierarono una ventina di centauri, i quali sfoderarono le spade e le puntarono verso l'alto. Eravamo tornati a casa.

Io e i Pevensie ci fermammo un attimo, ci guardammo e poi andammo avanti, mentre Caspian rimase indietro. Mi era mancato tutto questo.

Dentro la Fortezza c'erano altri Narniani che costruivano armi, poi Susan ci chiamò "Ragazzi, venite a vedere". Ci portò in una sorta di caverna, dove vi erano disegnati degli affreschi "Siamo noi" dissi "Cos'è questo posto?" chiese Lucy "Non lo sapete?" rispose Caspian. Prese una fiaccola e fece strada. Ci portò in una camera, dove c'era un immagine di Aslan e al centro la tavola di pietra dove venne sacrificato anni prima "Un piano di sicuro l'ha" disse Lucy "Tocca a noi ora" disse Peter".

Dopo qualche minuto uno dei nostri uomini entrò a comunicarci che un soldato di Miraz ci stava spiando "E' solo questione di tempo. Gli uomini e le macchine da guerra di Miraz sono in marcia. Quindi sarà rimasto sguarnito il castello" "Che facciamo vostra Maestà?" disse il topino Ripicì "Ci vuole un piano" "Bisogna essere pronti-" dissero Caspian e Peter contemporaneamente, poi si scambiarono uno sguardo di sfida: Caspian abbassò lo sguardo, effettivamente, era Peter il re supremo. "L'unica speranza è attaccarli prima che lo facciano loro" "Nessuno ha mai conquistato quel castello" disse il principe "C'è sempre una prima volta" dissi io, Peter mi guardò e sorrise. "Ben equipaggiati potremmo resistere all'infnito" disse Susan, perchè andare contro suo fratello. "Se sono furbi aspetteranno e ci prenderanno per fame" disse Edmund "Potremmo prendere nocciole" disse uno scoiattolo "Sì, e lanciarle a quelli di Telmar! Zitto!" rispose Ripicì, io sorrisi senza farlo notare troppo. "Se riesco a farvi entrare, vi occuperete delle guardie?" disse Peter rivolgendosi a un centauro "Fino alla morte, mio Signore" disse quest'ultimo titubante.
Avremmo attaccato quella stessa sera. Io sarei andata con Edmund su una torre con un grifone, per dare il segnale alle truppe. Peter, Susan e Caspian invece sarebbero entrati nel castello insieme ad altri, sempre con i grifonini, per uccidere le guardie.

Io ed Edmund arrivammo alla torre, ma c'era una guardia, così il grifone fece scendere noi e prese questa. "Ed, la torcia" Ed la prese e fece il segnale a Peter per entrare. Mentre aspettavamo Edmund mi chiese "E se non ce la facessimo? E se qualcuno morisse?" "Ed andrà tutto bene" "I-io devo dirti troppe cose, dobbiamo fare troppe cose insieme Lex" "Beh, dimmi ora ciò che devi" lui mi guardò, mi prese la mano "Non è semplice" "Provaci, potrei morire fra poco" dissi ridendo "Non dirlo nemmeno per scherzo, piuttosto morirei io per te" lo guardai stupita, non l'avevo mai visto così serio "Io ti ho sempre amata Lex, sempre" "C-cosa?" "Anche quando facevo lo stronzo, quando facevo apparire te e Lucy pazze di fronte a Peter e Susan, quando venni ferito dalla Strega e tu mi presi tra le braccia, quando diventasti regina, quando ti fidanzasti con Peter. Sempre. Non ho mai smesso" "Edmund..." "Tranquilla, non devi dire niente. So che-" lo baciai, senza pensarci due volte; lui ricambiò, mi prese per i fianchi e mi strinse a sè. Poi mi allontanai, lo guardai negli occhi e gli dissi "Ti amo anch'io" lui sorrise, sembrava un bambino, era così dolce. "Devi dare il segnale" gli dissi "Si, giusto" prese la torcia, ma un urlo lo fece girare di scatto e la torcia cadde dalla torre, nel terrazzo di sotto. Io ed Edmund, facendo attenzione, scendemmo, ma la torcia venne trovata da un soldato, il quale l'accese. Non ci voleva, avrebbe confuso le truppe "Ed" "Lo so, scendi appena te lo dico io" "Cos-" lui saltò sulla guardia e la stese, prendendo la torcia "Scendi Lex, ti prendo io" così feci "ORA ED, DA IL SEGNALE ALLE TRUPPE" urlò Peter da giù. Ed prese la toria ma non funzionava "Peter un secondo, abbiamo un problema!" gli dissi. Dopo diversi tentativi la torcia si accese ed Edmund fece il segnale. I soldati stavano venendo, ma Peter riusì ad aprire il portone e le nostre truppe entrarono.
Io ed Edmund salimmo su un tetto, dove c'erano gli arcieri nemici; io guardai lui ed entrambi ci buttammo su due dei numerosi arcieri, facendoli cadere "ED! LEXIE!" urlò Peter dal basso. Il resto degli arcieri stava per colpirci, Ed andò verso la porta e l'apri, ma io, che entrai dopo di lui, venni colpita al fianco. Ed chiuse la porta "Lexie, o-oh mio dio" i respiri accellerarono, la paura aumentava "Ed, andiamo via" non se lo fece ripetere due volte, mi prese in braccio e mi portò in cima alla torre.

The Chronicles of LexieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora