Capitolo 14

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"Peter si prudente" dissi al mio migliore amico "Tranquilla Lexie, ce la farò" "Ho bisogno di te, non posso perderti" "Non mi perderai, ti voglio bene Lex" Anch'io Peter". Io, Peter ed Edmund uscimmo e andammo verso l'arena, dove ad affiancarci c’erano un centauro e un orso: i Narniani applaudirono al loro re, e i soldati di Telemar a Miraz, il quale era affiancato da tre uomini. Io diedi la spada a Peter ed poi entrò in campo. “C’è ancora tempo per arrendersi” disse Miraz “Fate pure” rispose Peter “Quanti altri dovranno morire per il trono?” chiese Miraz “Soltanto uno!” Peter si abbassò l’elmo e attaccò subito Miraz: il combattimento sembrava andare bene, Peter era bravo, più dell’altro uomo “Forza Peter!” urlai io, poi dissi a bassa voce “Edmund…hai paura?” “Tu?” “Si, ma non di morire, di perdere voi” “Io pure, di perdere te e i miei fratelli” mi prese la mano “Ti amo Lex, ti proteggerò io” “Anch’io” “Mi ami o mi proteggerai?” “Entrambe, scemo”.
Peter venne colpito al volto, un colpo che gli fece perdere l’elmo, in quell momento, Edmund mi strinse la mano un po’ più forte, senza farmi male. Ma era preoccupato, così col police, gli accarezzai il dorso della sua mano. Poi Peter, fece un taglio sulla gamba di Miraz, bel colpo. Il re fece cadere Peter, e diede un calcio allo scudo per fargli slogare il braccio. L’urlo straziante di Peter mi uccise. Poi il biondo fece cadere Miraz a terra, si rialzarono enrambi velocemente nello stesso momento.  Notai lo sguardo di Peter rivolgersi verso la foresta: era Caspian a cavallo, con Susan, Lucy non c’era. Miraz disse “Vostra Altezza ha bisogno di una tregua?” “Cinque minuti?” “Tre!” urlò Miraz. Peter tornò verso di noi, con il viso dolorante; Edmund andò subito verso di lui, prese l’elmo e poi l’aiutò a camminare “Susan stai bene?” le chiesi intanto “Si Lex, tu?” “Io bene, tuo fratello no”. “Lucy?” chiese Peter preoccupato notando l’assenza della sorellina “Ce l’ha fatta…con un piccolo aiuto” rispose Susan, riferendosi a Caspian “Grazie” disse Peter con tutta la sincerità che aveva “Beh, tu eri impegnato” rispose Caspian. “Andate laggiù, in ogni caso, non credo che quelli di Telmar manterranno la parola” disse riferendosi a me e Susan, includendo il resto dei Narniani “Peter…” dissi, poi lo abbracciai, così come sua sorella “Peter sta attento” disse quest’ultima. “Sorridi” ordinò Edmund al fratello, così fece. Prima di andare, cercammo di sistemargli la spalla: Caspian la sfiorò appena, e Peter gemette di dolore “Credo sia slogata” disse. Io ed Edmund ci avvicinammo, ma io rimasi dietro Peter, non volevo fingesse di stare bene per tranquillizzarmi “Secondo te che succeede a casa…se si muore qui?” disse a Edmund, io due Fratelli si guardarono per qualche secondo “Tu ci sei sempre stato e io non-AH” Edmund gli mise a posto la spalla “Tienitele per dopo” disse Edmund allontanandosi velocemente, poi Peter si alzò e disse a suo fratello un ultima cosa “Prenditi cura di Lexie, Susan e Lucy” “Peter…” dissi io, con le lacrime agli occhi “L-Lexie, che ci fate ancora qui?” non gli risposi, lo abbracciai e gli diedi un bacio in guancia "Se muori, io ti ammazzo” dissi seriamente. Andai da Edmund, gli diedi un bacio e poi andai verso la Fortezza con Susan. Ci mettemmo sul tetto, con gli arcieri “Vuoi un arco?” mi chiese Susan “N-no, grazie, scenderò in campo se serve” “Lex-” “Susan ti prego, va bene così” non rispose, ma mi guardò triste.
Peter rientrò in campo, senza elmo, così Miraz seguì il suo esempio.

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