Capitolo 4

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L’inverno era finito. C’era un sole che spaccava le pietre e fiori ovunque. Era tutto bellissimo.

Arrivammo all’accampamento dell’esercito di Aslan. Mentre io e i fratelli Pevensie camminavamo, ci guardavano tutti, alcuni ci seguirono. Arrivammo davanti la tenda di Aslan per conferire con lui. Quando il leone uscì, mi venne come istintivo inginocchiarmi, così come agli altri. Poi ci invitò ad alzarci

“Benvenuto Peter, figlio di Adamo, e benvenute Susan, Lexie e Lucy, figlie di Eva. Ma ne manca uno, dov’è il quinto?”

“Per questo siamo venuti signore” disse Peter

“La strega l’ha catturato” dissi io.

Dopo avergli spiegato la situazione, egli ci congedò. Io e le ragazze andammo al fiume e giocammo con l’acqua, eravamo fradicie; così Susan prese l’asciugamano, ma appena lo tolse dall’albero, scoprì due lupi: i lupi della strega. Io presi subito la spada e la sfoderai contro i due, per coprire Susan e Lucy che stavano salendo sull’albero

“Susan il corno! Suona il corno!” urlai io, e così lei fece.

I due lupi si stavano avvicinando a me sempre di più e non potevo salire sull’albero, mi avrebbero attaccata alle spalle.

“Fermi!” urlò Peter dall’altro lato del fiume. Puntò la spada contro uno dei due lupi e io mi concentrai sul capo branco. Quest’ultimo poi, mi saltò addosso.

“Lexie!” urlarono i Pevensie.

Mi tolsero il corpo del lupo di sopra, l’avevo ucciso. I tre mi abbracciarono, spaventati. Poi gli uomini di Aslan seguirono l’altro lupo, che fecero scappare apposta, per trovare l'accampamento della strega, e quindi Edmund.

Io e i Pevensie intanto tornammo all’accampamento per riposare.

Dopo qualche ora, mi svegliai e uscì fuori dalla tenda. All’inizio la luce del sole mi accecò. Poi davanti a me, su un colle, vidi Aslan parlare con…Edmund! L’avevano salvato, era salvo.

“Edmund..” sussurrai una prima volta “Edmund!” urlai la seconda. Lui e Aslan si girarono, Edmund mi sorrise e Aslan lo congedò. Io corsi verso di lui, il quale aprì le braccia. Io mi ci tuffai, lo strinsi forte a me.

“Non puoi capire quanto mi sei mancato e quanta paura ho avuto, abbiamo avuto, di perderti” gli diedi infiniti baci sul viso. Poi mi staccai, lo guardai e gli diedi uno schiaffo sul petto

“Edmund Pevensie, non ti permettere mai più a fare una cosa del genere!” lui rise e io feci lo stesso

“Mi sei mancata da morire anche tu”.

“Edmund!” urlò Lucy da dietro. In poco tempo, i tre fratelli ci raggiunsero e abbracciarono Ed, tranne Peter che gli sorrise solamente, consigliandogli di andare a riposare. Così fece.

Poi nel pomeriggio, ci riunimmo fuori a fare merenda.

“Voi dovete tornare a casa” disse Peter preoccupato

“Speraci Pevensie” dissi io seria

“È troppo pericoloso”

“E lo è anche per te, non ci dividiamo. Come puoi solo chiederlo?”

“Lexie…”

“No Peter, discorso chiuso”

Me ne andai, portando con me la spada per allenarmi. Le ragazze mi seguirono, prendendo arco e pugnale. Ci allenammo: loro col bersaglio e io con la spada combattendo contro un centauro. D’un tratto, vennero a cavallo anche Edmund e Peter, che duellavano con la spada. Mi lanciarono uno sguardo

“Combatti con me?” chiese Esmund

“Se ci tieni a perdere” dissi ridendo, lui sorrise.

Finì come avevo predetto, vinsi io. Poi combattei contro Peter, e nel mentre lui iniziò a parlare

“Lexie, scusami. Ho detto quelle cose perché ho paura di perdervi”

“Io pure ho paura di perderti Peter” dissi attaccando lui con l’arma, parò il colpo, poi continuai a parlare

“Siamo in questa avventura insieme, e la finiremo insieme, promettimelo”

“Te lo prometto” disse lui sorridendo e abbassando la guardia.

Io allora colsi l’occasione e gli feci lo sgambetto, facendolo cadere. Gli puntai la spada al collo

“Ho vinto” lui sorrise.

“Vostre maestà, la strega. È venuta per Edmund” disse il signor Castoro.

Raggiungemmo l’accampamento. Era lì.

Voleva Edmund, per sacrificarlo, visto che in lui scorreva il sangue di un traditore, e solo a lei appartenevano i traditori. Io mi misi davanti a Edmund, lei disse

“Dovrei temerti, figlia di Eva?” disse lei

“Si dovresti” risposi io a tono.

Si avvicinò a me, talmente tanto da stare a pochi centimetri di distanza. Io presi la mano a Edmund e lui me la strinse. Poi Peter si mise tra me e lei

“Non avvicinarti ancora” disse lui.

“Preferirei conferire con te in privato, strega” disse Aslan.

The Chronicles of LexieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora