Capitolo 5

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La strega uscì dalla tenda, dopo di lei anche Aslan. Era triste, lo vidi dalla sua espressione, ma nessuno lo notò.
“Come so che manterrai la promessa? “disse lei
Aslan ruggì per zittirla, lei si sedette, sconfitta. Poi tutti festeggiarono, anch’io, ma Aslan continuava ad essere triste, così ci andai
“Aslan, di che promessa parlava?”
“Nessuna, bambina mia”
“È stato troppo facile, e tu sei triste”
Mi guardò con dispiacere
“Eh già cara, è così evidente?” forzò un sorriso
“Cosa succede Aslan?” gli dissi ricambiando il sorriso.
Dopo avermi spiegato l’accordo, le lacrime cominciarono a scendere dagli occhi, lui mi disse
“Tranquilla mia cara, andrà tutto bene” poi lo abbracciai.

Si avvicinò la sera, io non riuscivo a dormire, pensavo ad Aslan, a cosa stava per succedere. Ma io non volevo pensarci, non volevo vedere quella terribile cosa. Invece Susan e Lucy si alzarono, perchè lo videro fuori dalla tenda. Io feci finta di dormire, con gli occhi lucidi che bagnavano il cuscino. Poi il sonno prese il sopravvento.
La mattina dopo, Susan e Lucy ancora non c’erano. Infatti a svegliarmi furono le voci di Edmund e Peter che le chiamavano. Io uscì dalla tenda e dissi ai due
“Non ci sono, sono andate da Aslan”
“Da Aslan?” disse Peter
“Si, ha preso il posto di Edmund. Dice che andrà comunque tutto bene. Peter, ora sei tu che devi guidarci in battaglia”
Peter ed Edmund rimasero bloccati appena sentirono quelle parole, Peter in particolare, sembrava non respirasse più in realtà.
Appena i due si ripresero organizzammo il piano per la battaglia. Edmund con gli arcieri, Peter in prima linea...e, ed io?
“Peter e io che faccio?”
Mi guardò, come per chiedermi già scusa
“Tu non verrai Lexie, è troppo...è troppo pericoloso”
“Me l’avevi promesso Peter. Io ci sarò, con o senza il tuo permesso, non sei mio fratello, non hai delle responsabilità su di me e-” venni interrotta subito da lui
“SI INVECE LEXIE!” urlò, io rimasi a bocca aperta. Mai mi urlò così.
“Io ci tengo a te...ho paura, una paura enorme che ti succeda qualcosa. Non farmi questo”
“Peter, mi dispiace, ma non posso stare ferma a guardare”
Lui abbassò lo sguardo, sconfitto e, allo stesso tempo, pieno di imbarazzo.
“Starò con Edumnd” dissi guardando lui e sorridendogli
“Va bene” disse Peter
“Ci sarò io con lei Pet” disse Edmund guardandomi e sorridendomi, mi prese la mano come per rassicurarmi.
“Andiamo a prepararci, forza” disse Peter, guardando prima me ed Edmund e poi il centauro che aspettava nostri ordini.

The Chronicles of LexieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora