Capitolo 1

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I miei genitori sono morti in un incidente stradale, quando avevo 8 anni. La loro macchina, non so come, è caduta da un ponte, nel fiume, provocando così la loro morte. Da allora l’acqua mi terrorizza, non vado più a mare.
Ora abito con mio nonno, Digory Kirke, un professore. Viviamo in un posto sperduto, dove le uniche persone che vedo sono mio nonno e la signora Macready. Non ci sono altri bambini qui, e nessuno dei due passa molto tempo con me. E per una bambina di 10 anni, quasi 11, giocare da sola ogni giorno è davvero triste.
Un giorno mio nonno mi raggiunse nella mia cameretta e mi disse
“Tesoro, ho una sorpresa per te”
“Si nonno? Dimmi pure”
“Ho deciso di ospitare altri quattro bambini in casa nostra, sono fratelli, due maschi e due femmine. Hanno più o meno la tua età, potrete giocare insieme”
Wow, non potevo credere alle mie orecchie, andai da mio nonno e lo abbracciai, dicendogli innumerevoli “Grazie”.
“Quando arrivano?”
“La signora Macready li sta andando a prendere in stazione, arriveranno a momenti”
“Che bello! Grazie nonno!”
Lo abbracciai di nuovo.

D’un tratto, dalla mia cameretta, sentì la porta d’ingresso aprirsi e la voce della signora Macready che sembrava dare ordini.
Scesi subito di corsa, ma ero talmente presa dall’entusiasmo che andai a sbattere contro qualcuno. Ragazzo alto, biondo, molto carino.
“Oh, scusa, non ti avevo visto” dissi mortificata.
“Tranquilla, non è successo niente” rimase a fissarmi per qualche secondo sorridendo, poi disse, allungando la mano
“Oh, perdonami, che maleducato. Piacere, io sono Peter Pevensie”
“Io sono Lexie Kirke, la nipote del professore”
“Oh fantastico, e come mai stai qui?”
“Vivo con lui da quando i miei genitori sono morti”
Mi guardò dispiaciuto, sembrava volesse rimangiarsi la domanda.
“Tranquillo, sono passati due anni. Ci sono abituata”
“Mi dispiace, tanto”
Poi mi invitò a raggiungere i suoi fratelli, che erano in soggiorno. C’erano oltre a lui anche Susan, Edmund e Lucy, la più piccolina. Peter era il più grande, aveva 13 anni, Susan 12, Edmund 10 e Lucy 9.
C’era da dire, che i Pevensie avevano il loro fascino. Anche Edmund era molto carino, ma aveva un’aria scontrosa, un po’ con tutti in realtà.
I giorni successivi passarono velocemente, io legai con tutti e quattro, infatti divennero i miei migliori amici; non avevo preferenze, volevo bene a tutti.
Un giorno decidemmo di giocare a nascondino, perché fuori pioveva e ci stavamo annoiando in casa. Contò Peter. Cominciammo a nasconderci ovunque, facendo sali e scendi per la casa. Edmund e Susan trovarono subito il nascondiglio, mentre io e Lucy no. Così le presi la mano e cominciai ad aprire tutte le porte di un lungo corridoio. Solo una era aperta. All’interno di questa stanza, vi era un armadio, grande, a un’anta. Io e Lucy ci guardammo ed entrammo nel guardaroba. Una volta dentro, indietreggiammo sempre di più, fino a quando i miei piedi non affondarono nel terreno. Neve?
“Lucy, c’è la neve!”
“Che bello!”
Iniziammo a lanciarci palle di neve in quel meraviglioso luogo, magico, sembrava finto. C’era un lampione, l’unico lampione, acceso, in pieno giorno. Poi Lucy si scontrò con un signore, si scusò e nello stesso momento in cui lei se ne accorse io chiesi
“Le tue gambe…ma, ma cosa..”
“I-io sono un fauno, sono il signor Tumnus. Ma invece voi, voi siete figlie di Eva?”
“Si, penso, penso di si” dissi, confusa.
“Vorrei offrirvi qualcosa, volete venire nella mia casa, è proprio qui dietro”
Io e Lucy non eravamo molto convinte, ma accettammo. Ci offrì qualcosa di caldo da bere e ci diede delle coperte. Poi però ci confessò una cosa
“Mi, mi dispiace, perdonatemi. Siete tanto dolci e buone. I-io volevo consegnarvi alla regina Bianca. Ma non posso. Andatevene, presto”
Lucy impaurita mi guardò e le dissi
“Andiamo Lu. Grazie signor Tumnus. Andrà tutto bene non è vero?”
“Lo spero mie care. Arrivederci”

Spero che questo primo capitolo vi piaccia❤

The Chronicles of LexieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora