Era una giornata afosa di inizio Luglio. Il sole, alto nel cielo, illuminava i cortili del palazzo imperiale facendolo risplendere e donandogli un'aria mistica, in qualche modo ineffabile.
Un profondo silenzio avvolgeva la struttura. Se non fosse stato per l'aspetto impeccabile e per i servi che passavano di tanto in tanto per i cortili, sarebbe sembrato deserto e abbandonato a se stesso. Un po' come il principino che lo abitava, Han Taehyung, odiato dalla sua stessa famiglia fatta eccezione per la madre, deceduta pochi giorni prima.
Non aveva mai capito l'odio che ognuno nel palazzo riservava nei suoi confronti, cercava sempre di dimostrarsi educato. Probabilmente era il più educato tra i tre figli dell'imperatore, forse a causa della paura di essere punito per la minima sciocchezza. Più cercava di essere educato, gentile e rispettoso della famiglia e del padre, più questo lo castigava per giorni interi.
La tensione tra i due era palpabile anche a corte. Taehyung aveva il piatto con meno cibo, i vestiti meno sfarzosi e la stanza più piccola e spoglia. Sarebbe sembrato un servo, complice anche la sua carnagione più scura rispetto agli altri membri della famiglia, se il suo corpo non avesse portato con orgoglio una voglia a simboleggiare la sua appartenenza alla dinastia Han. Era una voglia di medie dimensioni, sul lato sinistro del petto e poco sopra il cuore. Era un piccolo drago, quasi abbozzato, che aveva impedito al padre di non riconoscerlo alla nascita.
Taehyung, oltre alla madre e ai nonni materni, era l'unico a possederlo tra i tre fratelli.Yoongi, il fratello maggiore, ne fu scosso ma se ne curò ben poco. Aveva una carriera militare davanti e doveva concluderla con onore per poter difendere l'impero che gli sarebbe spettato di diritto in quanto primogenito. Jimin, il più piccolo dei tre, ne era rimasto turbato. Aveva visto la voglia sul petto del fratello di sfuggita quando erano piccoli e aveva sin da subito provato un forte senso di invidia. Perché uno come lui, dall'aspetto di un contadino, deve avere il simbolo della dinastia Han sulla pelle?
Jimin non riusciva proprio a capirlo, Taehyung era la disgrazia di quella famiglia eppure portava con sé una cosa così preziosa ed importante. E proprio a causa di ciò era il primo a trattare male Taehyung, troppo basso e magro per la sua età per potersi difendere. Ovviamente, le punizioni che spettavano a lui le prendeva Taehyung che, disperato, si rifugiava nelle braccia della madre ritenendo insostenibile il dolore al petto.
Erano passati anni dalla loro infanzia e in quel giorno rovente di Luglio ci sarebbe stata l'incoronazione del prossimo imperatore di Cina. Yoongi e Jimin erano ansiosi e speravano di essere scelti, ognuno per motivi diversi. Taehyung non era neanche stato invitato in un primo momento, ma il popolo aveva alzato la propria voce per lamentarsi e al piccolo principe era stato riservato un posto nel grande balcone del palazzo, da cui assistere all'incoronazione di uno dei suoi due fratelli.
''popolo della Cina! '' esclamò a gran voce l'imperatore Ming ''siamo qui oggi per celebrare l'incoronazione del vostro futuro imperatore ''. Un forte urlo di incitamento si innalzò dalla folla che non aspettava altro. Quasi tutti speravano, nonostante sapessero fosse una speranza vana, nell'incoronazione di Taehyung. Era l'unico di quella famiglia ad essersi avvicinato al popolo dopo la madre, Jia Li, e conosceva bene le problematiche con cui le classi più povere erano costrette a convivere.
''Jimin, figlio mio prediletto '' sorride, il padre porgendo la mano al giovane che si guardava intorno spaesato. Era stato cresciuto per quel ruolo, non doveva esserne stupito, eppure le sue labbra piene erano socchiuse in stupore. ''è con grande onore che ti dichiaro imperatore della Cina '' Il nominato si avvicinò incerto alla balconata sorridendo al suo popolo. La voglia di Taehyung, la carriera militare di Yoongi non avevano valore.
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𝐁𝐘 𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐒𝐈𝐃𝐄;; 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐆𝐔𝐊
Hayran Kurgu[𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚] Taehyung, principe della dinastia Han di appena 18 anni, non ha mai fatto nulla di male nella sua breve vita, ma è sempre stato considerato la pecora nera della famiglia. Non ha mai fatto nulla contro la sua famiglia, se non quel...