Chapter twenty nine: reasons

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"The first time that you kissed me
Boundless by the time I cried
I built your walls around me"
-canzone: Mystery Of Love by Sufjan Stevens
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"TE L'HA CHIESTO?" Chiese Draco mentre sedeva accanto a Ophelia in riva al lago. "Non intendo offenderti, ma pensavo che odiassi le pozioni." Era la prima domenica dell'anno scolastico e la prima settimana di lezioni aveva avuto un discreto successo.

Il nuovo insegnante di pozioni - il professor Lumacorno - aveva invitato Woodlock a una cena a "solo invito". "Oh, sì," lei arricciò il naso "Non so come diavolo sia riuscita a ottenere una O sui gufi," ridacchiò "Ho indovinato su quasi tutte le domande."

"Stai per andare?"

"Sì," sospirò e gli prese la mano "Non voglio però." iniziò a giocherellare con gli anelli d'argento sulle sue dita "Non sono sicura del motivo per cui me l'ha chiesto in primo luogo." Si lasciò sfuggire una risata sommessa.

"Perché tu sei Ophelia Woodlock, ecco perché." La guardò e sorrise.

"Cosa dovrebbe significare?" Gli chiese con un piccolo sorriso.

"Sei come la fot*uta principessa dei Tassorosso," gli rise in faccia Ophelia "Tutti sanno chi sei, e sei troppo gentile per il tuo bene", le sorrise mentre rideva "non importa se tu vai male a pozioni, le altre cose lo annullano. "

"Tu sei matto."

Scosse la testa "Dico solo la verità". lei alzò gli occhi al cielo.

"Mi manca fare lezione di incantesimi con te." Appoggiò la testa sulla sua spalla.

"Perché, così potresti imbrogliarmi di nuovo?"

Lei lo schernì e lo colpì al braccio "Oh taci."

Rimasero seduti in silenzio per un momento prima che Draco controllasse il suo orologio da polso "Dovrei andare. "

Ophelia aggrottò la fronte "Perché?" lei alzò la testa dalla sua spalla e lo guardò.

Draco si morse il labbro inferiore e distolse lo sguardo da lei "Ho delle cose da fare." cominciò ad alzarsi.

Ophelia lo guardò con le sopracciglia aggrottate "Roba?" ha chiesto.

Si voltò per affrontarla "Sì," mormorò, sapendo che lei avrebbe sicuramente chiesto cosa stesse facendo, anche se sapeva che non poteva dirlo. La guardò mentre era ancora seduta per terra.

Emise un sospiro infastidito "Non me lo dirai, vero?" lui scosse la testa. Ophelia alzò gli occhi al cielo e alzò le braccia, facendogli segno di aiutarla ad alzarsi. "È qualcosa di male?" gli chiese mentre lui le sollevava le mani e la sollevava da terra.

"No," la guardò mentre si spolverava i jeans. "Solo qualcosa per la lezione di incantesimi, è un saggio." Le sorrise, sapendo bene che sarebbe stata infastidita dal fatto che lui avesse detto questo.

"Stronzate," rise lei "Solo perché non abbiamo più quella lezione insieme, non significa che puoi usarla come scusa." gli fece un sorriso.

"Guardami." Il suo ghigno si allargò. "Ma sul serio devo andare." la baciò sulla guancia e iniziò ad allontanarsi, pur sempre affrontandola. "Ti parlerò più tardi," disse "Sai, come dopo aver finito questo saggio sugli incantesimi." rise mentre si voltava, anche se si spense mentre lo guardava allontanarsi.

I suoi denti le tirarono il labbro inferiore mentre guardava per terra. Non era un segreto per Ophelia che Draco si fosse comportato in modo strano dall'inizio dell'anno scolastico. Aveva avuto scoppi di rabbia casuali, sembrava sempre distanziato, e se ne andava in momenti casuali perché affermava di avere "cose" da fare.

E Ophelia - essendo la persona che è - non voleva infastidirlo con domande sul "perché" tutto il tempo - da quando era successo sul treno - certo che era curiosa, e ogni tanto lo chiedeva, si limitava a limitarsi a quante volte l'avrebbe fatto. Non voleva che lui pensasse di essere di nuovo "appiccicosa".

Nelle passate notti insonni per la Tassorosso aveva limitato le ragioni di lui per agire in questo modo, a tre opzioni:

-La stava tradendo -questo sembrava improbabile a Ophelia però

- Si stava annoiando di lei

-o aveva solo problemi familiari

Forse era solo paranoica, ma quei pensieri attraversarono la mente di Ophelia come un film.

Prese a calci un sasso e guardò il lago. Si passò le dita nei capelli mentre fece un respiro profondo. La sua mano iniziò a giocherellare con la sua collana. 'Forse sono io il problema' pensò 'Forse non gli piaccio più così tanto' scosse la testa, cercando di liberarsi da quei pensieri.

-

Ophelia sorrise mentre andava a sbattere le spalle contro Draco mentre si avvicinava a lui nel corridoio "Come è andato il tuo saggio di Incantesimi?"

La guardò con una faccia confusa "Co-" iniziò, anche se si rese presto conto di cosa stava parlando "Oh quello, sì, è stato bello".

"Hm, sono sicuro che lo fosse." lo guardò con occhi leggermente socchiusi "Puoi essere onesto?" la sua mano strinse la tracolla della sua borsa "Pensavo che non ci fossero bugie."

"Cosa intendi."

"Smettila con le stro*zate Malfoy," disse "So che ieri non stavi lavorando a un saggio."

"Ophelia," la avvertì "Smettila di fare tante domande, non tutto riguarda te, o ha a che fare con te."

Strinse la mascella "Sì," mormorò. Si schiarì la gola "No, lo so, scusa," abbassò lo sguardo per un momento "Vado a lezione ora." lei divagò mentre camminava davanti a lui.

'Devo smetterla di infastidirlo' si rimproverò mentre passava accanto alle persone nel corridoio molto affollato. Continuava a fissare le sue scarpe, guardandole colpire il pavimento ad ogni passo. Il suo viso era rosso per l'imbarazzo.

yellow - Draco Malfoy ; traduzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora