Potere

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Universalmente è inteso come la capacità di influenzare in modo determinante persone o situazioni.

Ma è anche forza, virtù, autorità.

Si potrebbe dire che la vita di una persona sia votata al raggiungimento di un potere.

Se lo ripetete ad alta voce abbastanza a lungo inizierà a farvi paura. Il potere fa paura, è paura.

È una forza astratta, una costruzione sociale, si potrebbe dire, ma appartenente ad ogni specie animale, in lotta per il potere, per un posto nella catena alimentare. Il leone ha in potere la gazzella. Definire concetti astratti e tanto ampi è sempre difficile.

Se ci atteniamo esclusivamente alla sfera familiare il potere è in mano al capo, che lo mantiene attraverso la paura. Solo recentemente i genitori hanno cercato rispetto anzi che paura e la cosa sta sfuggendo loro di mano, ammettiamolo. Potere e rispetto sono una combinazione decisamente rara e anche quando credi di averla trovata, non è così, perché la paura spesso si maschera da rispetto. Il potere comporta responsabilità, perché consente di influenzare gli eventi, le vite.

Le società patriarcali sono nate, secondo alcuni, sei mila anni fa. Da sei mila anni gli uomini hanno il potere di decidere la sorte delle loro famiglie. Ma sembra che vogliano solo i privilegi, ignorando le responsabilità. Nelle società precedenti, anche se solo in contesti di popolazione ridotta, la struttura matriarcale era ancora la norma e, casualmente, i conflitti erano davvero pochi.

In origine, le donne erano adorate come dee, discendenti della dea Terra, la dea Madre. Sapete perché?

Generavano la vita, i figli.

Avevano il potere sugli uomini e la responsabilità di generare e proteggere la prole.

Poi qualcosa è cambiato. Gli uomini hanno fatto due più due e hanno capito che alla donna serviva l'uomo per generare la vita. E si è montato la testa. Una donna non poteva avere più gravidanze contemporaneamente, un uomo sì, con tante donne diverse.

Si credevano più importanti e hanno iniziato a vedere solo le debolezze fisiche delle donne, a tramandare informazioni solo ai figli maschi.

Per millenni uomo e donna hanno combattuto tra loro per detenere il potere sull'altro, ognuno con i propri strumenti. L'uomo la forza e il potere sociale, la donna con la seduzione e l'astuzia.

Non sono certa che abbiano chiuso questa guerra.

Mettendola in termini semplici e generalizzati: la donna ha bisogno dell'uomo per avere prole, l'uomo ha bisogno della donna per lo stesso motivo. L'uomo ha la forza fisica, la donna quella intellettuale. La donna ha il potere di crescere un figlio in tutto e per tutto, ma l'uomo ha l'istinto protettivo più forte.

Non capite? Siamo fatti per completarci.

Ormai ognuno può rimpiazzare il ruolo dell'altro con se stesso, ma la natura ci ha fatti per provvedere alle carenze dell'altro sesso, giungendo ad un perfetto equilibrio tra corpo e mente. La macchina perfetta. Gli opposti si completano.

Badate bene, io sto parlando di pura e semplice biologia, per quanto possa sembrare spirituale, in alcuni passaggi. Parlo si semplice riproduzione, non di amore, né attrazione.

Quella è tutta un'altra storia.

Quindi, il potere...

È relativamente semplice ottenere il potere che si desidera. Basta prenderselo dalle mani di chi ci ha in potere.

L'essere umano possiede un potere maggiore a quello delle altre specie animali, per questo ha predominato. Ma, ancora una volta, temo non abbia riflettuto sulla responsabilità che ne deriva.

Stiamo facendo un casino col nostro potere, ragazzi.

Questa riflessione non ha alcun senso, me ne rendo conto. Più la rileggo, più cose vedo che io stessa potrei contestare. Ma questo dimostra il mio potere. In questo momento vi ho in mio potere. Ho la capacità e la possibilità di intervenire nelle vostre vite e cambiarle con qualche semplice parola scritta bene, con un senso. Mi basta imprimere finto inchiostro su pixel bianchi e avrò il potere di farvi arrabbiare, piangere, ridere, ho il potere di mutare il vostro umore. Grazie ad argomentazioni valide potrei riuscire a cambiare la vostra opinione, quindi a cambiare una parte di voi.

Personalmente, lo trovo spaventoso.

E voi continuate a leggere.

Anche quando sapete che ciò che state leggendo non ha senso, non ha scopo, non ha un punto. Sono solo pensieri virtuali di una giovane mente, annebbiata dalle parole che vorticano senza permesso tra le pareti della mia stanza.

Sto provando a prenderle per dare loro un ordine, un senso. Ma nel momento in cui ne acchiappo una, me ne sfugge un'altra, che mi guarda lassù, nel soffitto, e sembra farmi la linguaccia. Certe cose non sono comprensibili, prenderle va al di là del mio potere.

Anche voi avete un potere immenso su di me, in questo momento. Ma solo se io ve lo permetto.

È questa la cosa bella e contorta del potere: si può scegliere di non permetterlo, si può scegliere di strapparlo dalle mani dei tuoi carnefici. Il potere è una proprietà transitiva, nel senso che transita da una persona all'altra quasi come se abbia vita propria.

Come fosse una rondine, che vola da una testa all'altra, scegliendo i suoi ospiti sulla base di nulla. Ma quando lascia una testa sa di andare nella direzione giusta.

Anche questo non ha senso.

Ora il potere non mi fa più tanta paura, solo un po'.

Sono solo catene di pensieri. Che ancorano una nave di quesiti. 

Ma hanno il potere di farvi pensare, di mettere in funzione processi chimici nel vostro cervello per formulare opinioni.

Lo trovo affascinante.

Analisi introspettiva dell'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora