Sveglia

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Di cosa ha bisogno il mondo?

Questa è la domanda che mi affligge per trovare il mio Chi.

Non so di cosa ha bisogno il mondo da me, o per meglio dire, io non ho niente di cui il mondo ha bisogno davvero.

Come fare? Dopotutto non posso vivere per gli altri.

Tentiamo di forzare la cosa: il mondo ha bisogno di una svegliata, di qualcuno che gli sputi in faccia la realtà e che gliela faccia capire appieno senza mezzi termini.

Ma su cosa svegliare il mondo? Ci sono così tanti argomenti, così tante cose che non vanno, o non vanno nel modo giusto.

Politica? Femminismo? Pericolo ecologico? Pericolo politico? Guerre? Democrazia? Umanità? Omicidio?Fame? Carestia? Stoltezza umana? Suicidio?

C'è una cosa che questi hanno in comune, potete arrivarci. Si tratta dell'estinzione. E sono, purtroppo, i problemi più diffusi nel mondo.

Credo che tutte quelle elencate possano essere racchiuse in una sola, la più spregevole, cieca,sorda e insensibile delle ignominie umane: la stupidità. Una facoltà radicata nel comportamento umano dettata da chissà quale angolo oscuro della nostra mente. Una forma particolare di difetto genetico che solo la razza umana possiede, considerando il fatto che possiede anche la ragione, perché se non la possedesse sarebbe estinta da millenni.

Per gli animali irragionevole è più semplice: seguono l'istinto, sempre. Non hanno problemi di compassione o ragione che fa mettere in dubbio quell'istinto di sopravvivenza che se si chiama così ci sarà un motivo.

Pare che abbiamo perso quell'istinto ma abbiamo tenuto il dubbio. Un dubbio che si infiltra nelle decisioni più semplici e la fa da padrone in quelle più importanti.

La stupidità.

Tutte le cose peggiori sono dettate da questa.

Non parlerò di politica perché non ne sono in grado, la mia sarebbe una visione puramente infantile e ignorante verso un governo che non fa altro che tassare, promettere di ridurre le tasse e tassare di nuovo. Un governo che pur di guadagnare qualcosa in più dà la colpa alla "crisi", che poi potrebbe finire nel momento esatto in quegli stessi politici donassero tutti i soldi che prendono per stare seduti in parlamento a litigare come delle ragazzine ( la prima volta che mi hanno parlato di dibattito politico mi sono immaginata una colta discussione in reciproco rispetto tra esponenti di due pensieri, ma quando ho visto un reale dibattito in parlamento mi sono stupita nel trovare solo un branco di bambini che urlano uno sopra l'altro per dire "ho ragione io"). Quindi no, non parlerò di politica perché cosa ne posso sapere? Ci sono studi approfonditi sul tono e le parole che puoi e non puoi usare durante un litigio con la tua compagna di seduta in parlamento.

Il femminismo è una cosa superata, non tanto perche non ce ne sia bisogno, ci sarà sempre bisogno di ribadire l'eguaglianza tra i sessi fino a quando ci saranno persone che sostengano il contrario.

Purtroppo tutti i problemi elencati in precedenza possono essere risolti con un po' meno stupidità e un po' più di quel famoso istinto di sopravvivenza di cui si sente parlare spesso nei casi di legittima difesa.

Pensate alle guerre: sono fatte dai potenti che vogliono una cosa sola: terra.

A parte il fatto che la terra non ci sarà più se non pensiamo a cosa è davvero importante, ma ne parlerò più avanti. Una scena del film "pirati dei caraibi: oltre i confini del mare" descrive appieno la stupidità della guerra. Nella scena parla il capitano Jack Sparrowl interpretato da Johnny Depp che dice: "Fatemi capire: voi volete andare contro di loro e voi volete attaccare loro solo perché lui vuole uccidere lui? Non mi sembra molto sensato. Io dico lasciamo che si scannino e noi ci rilassiamo, beviamo un po', piazziamo scommesse."

Ma naturalmente nessuno lo ascolta e vanno avanti a scannarsi a vicenda.

In un altro film "Will Hunting: genio ribelle" il monologo recitato in maniera stravolgente da Matt Damon fa capire la vita di un soldato che combatte per la propria patria solo per scoprire che la patria lo ha ingannato.

Gente

SVEGLIATEVI

L A PATRIA NON ESISTE Più

Era comprensibile combattere quando un tempo lo si faceva per ideali, rivoluzioni, fede cieca nel sovrano, ma al giorno d'oggi, nella situazione politica e militare in cui ci troviamo, combattere per la patria significa andare a morire per qualcuno che non sa nemmeno della tua esistenza e che ti considera solo come un'arma.

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