Ignoranza

46 7 7
                                    

Il punto è questo: io non so niente. Mi circondo di libri per nascondere la mia totale  ignoranza. Sulla vita. Potrei leggerli tutti nel giro di un mese. Sono 107 solo quelli che ora si trovano intorno al mio letto. Potrei leggerli tutti in poco tempo e capirli nelle loro più profonde sfaccettature. Ma sarei ancora totalmente ignorante riguardo la vita. Purtroppo quella non si può imparare dai libri, nemmeno da un milione di film (che tralaltro ho visto). Ricordo tutto di ogni cosa che leggo. Ricordo ogni scena e quasi ogni battuta dei film che vedo. Ma non mi è servito a niente.

Non conosco il calore di un'altra persona.

Non so cosa si provi nel poter contare pienamente su qualcuno, fidarsi ciecamente ed esserne consapevoli.

Non so cosa voglia dire avere un obiettivo da raggiungere, una passione per cui vivere.

Non riconosco la differenza tra un amico e un conoscente.

Sono totalmente ignara delle dinamiche socio-culturali di questo tempo. Non so come debba essere un'amicizia. So solo che non l'ho mai sperimentata.

So che la prima stella della sera si chiama Sirio e che è ancora lì per farmi sognare la mattina.

Conosco la sequenza di Fibonacci e so cos'è il paradosso di Dummett.

So che il tempo non è come ce lo immaginiamo, come lo insegnano a scuola nell'ora di storia. Non è una linea retta e continua dove passato, presente e futuro sono ben definiti. È un ammasso ingarbugliato che rispecchia la complessità dell'universo.

So che dalle strisce pedonali del semaforo, al binario numero 5 della stazione ci vogliono esattamente 53 secondi, a passo sostenuto.

Conosco il significato di sapiosessuale, sternocleidomastoideo e papponatura.

So recitare a memoria la poesia "Livella" di Totò, in napoletano, anche se io sono del nord.

So riprodurre una semplice melodia al pianoforte dopo averla ascoltata. Se è semplice.

Sono a conoscenza del fatto che l'unico motivo per cui gli arabi non hanno conquistato la Francia è un certo Carlo Martello che nessuno sembra ricordare.
So che migliaia di anni prima della nascita di Cristo, sulla costa occidentale dell'India, esistevano due città senza distinzioni sociali e che in quattrocento anni hanno seppellito solo quattro corpi.

Tutte cose inutili per vivere.

C'è la possibilità che la Luna sia un uovo, che le api siano aliene e che la Dark Lady di cui parla Sheakspeare fosse di fatto una straniera di colore.

Ma non importa.

Non conosco il valore effettivo delle azioni e delle parole che gli altri fanno e dicono.

Forse sono rotta.

In difetto di fabbricazione.

Non riesco mai a capire le persone che amo o perché non mi amino allo stesso modo.

Il mio cuore ha un difetto di fabbricazione: la valvola dell'affetto si è rotta, ne lascia uscire troppo alla volta, verso chiunque.

Mi prosciuga.

Quanto a lungo può resistere una macchina danneggiata?

Analisi introspettiva dell'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora