23 marzo

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Caro papà, oggi sono 4 anni che te ne sei andato, non ci sei più. Sei mancato a tre miei compleanni, a 4 compleanni di Jem e altrettanti della mamma, a quattro natali. Ma non ce l'ho più con te, non quest'anno almeno. Sono felice sai? Felice come non lo ero da quando te ne sei andato, c'è qualcuno nella mia vita che ogni giorno mi fa desiderare di alzarmi e stare con lui. Sì,papà è un lui, un folle ragazzo italiano che è entrato nella mia vita un freddissimo giorno di novembre e che è rimasto nonostante io mi sia comportato da imbecille, è rimasto. Si chiama Nico e mi rende molto felice papà, non voglio rovinare tutto. Il signor Fell, il mio attuale psicologo, mi ha consigliato di scriverti per cercare di completare l'elaborazione del lutto. Dice che l'influenza di Nico mi sta portando sempre di più verso l'accettazione , ma ho bisogno anche di questo diario, praticamente dovrei scrivere gli avvenimenti della mia vita che normalmente ti racconterei, quindi eccomi qui.
Vediamo che posso dirti, io e Nico stiamo insieme da 3 mesi, la scuola va bene e a maggio dovrebbero arrivare i talent scout per le selezione delle borse di studio per le università. Verranno da quasi tutto il paese, anche dalla California, io vorrei andare a Cleveland, c'è un'ottima facoltà di giornalismo sportivo e mi piacerebbe farlo, oltre tutto la squadra di Cleveland è molto buona. Starei vicino a Nico e a mamma.
Speriamo bene,
a presto papi.

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