LUCE POV'S
Forse avevamo esagerato pensai.
Quando la prof. Ricci si accorse grazie alle troppe risate che la sua sedia era ricoperta da grasso e quindi anche tutti i suoi pantaloni ci guardò con tristezza più che rabbia e scappo fuori dalla classe.
Oltretutto quel giorno aveva indossato dei pantaloni bianchi, quindi aveva tutto il fondoschiena dello stesso colore della sedia.
"Luce, pensavo se ne accorgesse prima di sedersi, invece il nostro piano è andato a buon fine.
La stronza ha avuto quello che si merita."
Disse Sara, mentre Clara e Sofia dandosi la mano e mettendo musica dal telefono, salivano sul banco per ballare.
Ma io in quel preciso momento non sentivo felicità o allegria, ma qualcosa che mai avrei pensato di provare, così mi alzai e iniziare a correre in direzione della prof.
La vidi entrate nei bagni delle alunne, così mi avviai per raggiungerla quando mi senti bloccare il braccio.
Era Sara.
"Che cazzo fai? È stata una tua idea. Adesso non ti puoi sentire in colpa.
Oltretutto se viene a scoprire che siamo state noi ci sospendono! Non ti permettere."
Così indispettita la strattonai dicendole:
"Non ti preoccupare, non uscirà mai il tuo nome, e questa volta abbiamo veramente esagerato."
"Fanculo Luce." , girò le spalle e si allontanò .Entrai nei bagni, e la vidi, davanti agli specchi incazzata come non mai.
"Ma quanto è bella quando è incazzata?." Pensai.
Senza neanche girarsi gridò:
" è occupato se non volete essere sospese vi invito ad uscire immediatamente."
Io le risposi:
"Tanto sarò sospesa lo stesso, si faccia aiutare."
Lei si girò verso di me, fulminandomi con lo sguardo.
"Ebbene sì stronza di una ragazzina, tu e le tue amiche sarete sospese. E se non vi date una mossa a studiare, non vi farò ammettere agli esami."
presi coraggio e le dissi:
"Prof. Sono stata io, le altre non c'entrano, non sapevano niente."
"Sei entrata a seconda ora, impossibile che tu abbia fatto tutto da sola."
"Possibilissimo invece. Loro non ne sapevano niente, infatti è grazie a loro se sono qua a scusarmi."
Nel mentre dicevo ciò, lei si avvicinò a me.
Per la prima volta assaporai il suo profumo, un qualcosa di inebriante.
Il tutto fu interrotto da lei che gridando disse:
"Ma come cazzo ti sei permessa? Sei una cazzo di ragazzina impertinente.
Cresci cristo santo, ora andiamo dirette dal preside."
Il tutto mi fece eccitare un casino.
"Ma che cazzo fai Luce, ti sta per sospendere e ti ecciti pure?" Pensai mentre lei Mi prese la mano per portarmi fuori dal bagno, ma proprio nell'istante in cui tocco la maniglia si immobilizzò, e invece di aprirla, chiuse il bagno a chiave.
"Prima di sospenderti, vorrei parlare con te ."
Disse.
Passarono cinque secondi e mi tirò a se.
"Ma che cazzo fa? Io non mi faccio abbracciare dalle sconosciute."
" ti perdono, ma ti porterò lo stesso dal preside, così la prossima volta ci pensi due volte prima di fare una stronzata."
"Ma è lei che mi tratta di merda, mi sgrida anche se non sto facendo niente, mi caccia dalla classe se uso il telefono.."
Interrompendomi disse:
"Perché tu hai un grosso potenziale e non lo usi, ti limiti a fare il minimo indispensabile, quando potresti essere la migliore della classe, potresti prendere l'università e magari un giorno diventare qualcuno.
Invece fai ste cazzate."
Ascoltando le sue parole ebbi uno spasmo spontaneo, la tirai verso di me.
Eravamo a un centimetro di distanza, potevo ascoltare il suo respiro, i battiti del suo cuore, il suo profumo.
Così le dissi:
"Lei non deve credere in me, creda in Francesco, è il primo della classe.
Non in me. Io non sono nessuno.
Sono solo una stupida ragazzina impertinente."
Detto ciò mi allontanai.
Lei mi fissò impassibile negli occhi per circa due minuti.
Tutte e due in silenzio, l'una davanti all'altra.
In quel preciso momento avrei voluto baciarla, sbatterla al muro per poi assaporare ogni centimetro della sua pelle.
Ma i miei pensieri furono interrotti da lei che avvicinandosi al mio orecchio mi disse:
"Smettila di guardarmi o meglio di provocarmi, se non la smetti sono cazzi tuoi.
Ora apro la porta e andiamo dal preside e questa situazione finisce qui."
"Va bene" risposi.
Ma avrei preferito fare tutt'altro invece di rispondere va bene.
"Ora passami la Borsa, che mi devo coprire tutto il sedere."
Gliela passai e andammo dal preside."Due settimane di sospensione? Sei una cogliona Luce"
Disse Daniele ridendo.
"Poi solo a te? Sara?"
"Non sono una spia, mi sono presa le mie responsabilità."
"I tuoi come l'hanno presa?"
"Non bene, sono in "punizione " per tre settimane, menomale che mi mandano al lavoro.
A proposito, questa sera vieni? Ci dovrebbe essere una buona musica"
"Va bene, cercherò di venire, così magari quando finisci di lavorare andiamo a vedere l'alba."
"A sta sera allora!"
Gli diedi un bacio sul naso e andai a casa, oltretutto erano le cinque di pomeriggio e alle sette sarei dovuta stare a lavoro.
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Ce N'Est Pas Mal
RomanceVoi credete nei colpi di fulmine? Io inizialmente no. E quando l'ho capito mi sono chiesta perché sono così diversa dagli altri? Il perché? L'ho capito grazie a Lei.